martedì 26 gennaio 2021

OLTRE 200 SET CINEMATOGRAFICI A VENEZIA. MATILDE DE ANGELIS E LIEV SCHREIBER SUL PONTE DI RIALTO RACCONTANO HEMINGWAY

Venezia si conferma città del cinema, anche durante la pandemia. Oltre 200 (205 per la precisione) le produzioni arrivate in laguna da tutto il mondo nell'ultimo anno: una parziale boccata di ossigeno per l’economia fortemente in crisi della città.

Se i veneziani sono ormai quasi abituati a dribblare i set diffusi per l’isola, tra un’acrobazia di Tom Cruise per “Mission: Impossible” e un’indagine di Vittoria Puccini nei panni della vicequestore Elena Zonin, non c’è dubbio che l’industria cinematografica possa rappresentare sempre di più un’alternativa alla monocoltura turistica che domina(va) Venezia.
Dagli spot di Sony Playstation 5, Maserati, Sky e Che Banca ai programmi televisivi “La grande bellezza” e “Sapiens”, dalle fiction nostrane come “Non mi lasciare” alle serie tv americane come “A discovery of witches”, Venezia senza visitatori rimane una location ineguagliabile.
Lo conferma la lunga permanenza in laguna di Matilde de Angelis, star emergente di casa nostra, reduce dall’avventura sul set hollywoodiano con Nicole Kidman e Hugh Grant per “Undoing”, e che a breve affiancherà Amadeus sul palco del teatro Ariston per una serata del Festival di Sanremo, e di Liev Schreiber, il fixer della serie “Ray Donovan”.
I due attori sono stati protagonisti proprio ieri, sopra il ponte di Rialto, di una lunga scena relativa a “Di là dal fiume e tra gli alberi”, della regista spagnola Paula Ortiz: un set unico, con il canal Grande quasi sgombro e lo scenario di una Venezia al tramonto pronta a rievocare con le immagini la storia d’amore, narrata da Ernest Hemingway nell’omonimo romanzo, tra l’ufficiale americano Catwell e la veneziana Renata.

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