martedì 29 novembre 2022

ESEGUITI DUE ARRESTI DOMICILIARI PER REATI DI BANCAROTTA GLI AMMINISTRATORI DI UNA SOCIETA’ AVEVANO ACCUMULATO DEBITI TRIBUTARI MAI PAGATI PER OLTRE UN MILIONE DI EURO

Nella mattinata del 29 novembre 2022, su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, i finanzieri del Comando Provinciale di Venezia hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale lagunare, nei confronti di due persone, di 65 e 57 anni, residenti in provincia, in ordine al fallimento di una società operante nel settore di vendita di energia e manutenzione caldaie a gas. 

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Venezia su delega della locale Procura della Repubblica, hanno consentito di ricostruire le vicende societarie a partire dal 2014, anno in cui si sarebbe generato il dissesto patrimoniale. 

La gestione societaria avrebbe, infatti, portato alla formazione, negli anni, di debiti mai onorati nei confronti dell’Erario, fino a raggiungere, alla data del fallimento, un importo di circa 1,2 milioni di euro. 

La misura odierna è stata valutata necessaria in quanto i due soggetti avrebbero proseguito la propria attività economica attraverso due ulteriori società trasferendo alle stesse, e senza alcun corrispettivo, il pacchetto clienti e fornitori nonché reimpiegando parte dei dipendenti della società fallita, perpetuando consapevolmente una gestione aziendale che si sarebbe basata sul sistematico inadempimento delle obbligazioni fiscali e previdenziali a favore dei rapporti con clienti e fornitori. 

Sarebbe così stato dissipato di fatto il patrimonio aziendale con lo scopo di favorire alcuni creditori a danno dell’Erario.



mercoledì 2 novembre 2022

CONTROLLI INCESSANTI DELLA GUARDIA COSTIERA PER GARANTIRE LA SICUREZZA

La Guardia Costiera di Venezia, nucleo ispettivo Port State Control, nell’ultimo fine settimana., ha condotto due ispezioni, la prima a bordo di una nave battente bandiera giordana, del tipo portarinfuse, e una seconda di una nave battente bandiera etiope, una oil tanker.

Entrambe sono state detenute a Porto Marghera, a causa della presenza a bordo di numerose mancanze di osservanza delle norme internazionali e nazionali in materia di sicurezza della navigazione ed ambientale.

18 nella prima e 12 nella seconda, in quest'ultima è stato riscontrato il mancato funzionamento di un sistema antincendio di emergenza, indispensabile visto il tipo di carico infiammabile trasportato.
Le due navi sono in fermo nave e non potranno potranno lasciare il porto senza prima aver rimediato ai problemi riscontrati.
L’obiettivo di questa misura è l’evitare che navi potenzialmente pericolose per gli equipaggi, il carico e l’ambiente marino possano navigare liberamente.
Precedentemente altre tre navi erano state sanzionate per un totale di 30mila euro a causa della mancanza della Dichiarazione di Conformità relativa alla disciplina del riciclaggio delle navi, prevista dalla normativa europea. Queste sono inoltre allontanate dai porti dell’Unione Europea fino che che non si metteranno in regola.
Le attività ispettive sono determinate a salvaguardare i traffici marittimi in generale, garantendo una più sicura navigazione, e a valorizzare il lavoro degli armatori che investono sulla sicurezza e l’ammodernamento delle proprie flotte.