lunedì 30 novembre 2020

PREVISIONI DI ACQUA ALTA IN LAGUNA PER MERCOLEDÌ MATTINA, NON È ANCORA STATO ORDINATO IL SOLLEVAMENTO DEL MOSE

Nuovo allarme acqua alta per le città situate nella laguna di Venezia. Il Centro Maree infatti indica da mercoledì 2 a domenica 6 dicembre condizioni meteorologiche favorevoli al verificarsi del fenomeno di marea eccezionale: in base alle attuali informazioni, il picco nel capoluogo è fissato mercoledì mattina alle 10.50 con 119 centimetri sul livello medio del mare, rilevati alla Dogana nei pressi della chiesa della Salute.
Alle 10.10 della stessa mattinata di mercoledì, l'ISPRA stima il massimo di 123 centimetri a Chioggia, secondo la centralina di Vigo: una misura che consentirebbe al Baby Mose di proteggere il centro storico, anche se soggetta a variazioni del vento di bora che potrebbero increspare le acque di oltre dieci centimetri.
Circostanza, quest'ultima, che farebbe tracimare le due paratoie agli estremi del canal Vena. Lo stesso Centro Maree comunica che, allo stato odierno, non sono ancora state date istruzioni per il sollevamento del sistema Mose, non ancora collaudato ma già messo in funzione lo scorso ottobre alle bocche di porto di Chioggia, Malamocco e Lido Treporti.
Nel caso - specifica la Capitaneria di Porto di Chioggia - le barriere verranno alzate alle 7.25 di mercoledì mattina, per abbassarsi alle 12.55, con regolamento della navigazione in entrata e uscita dalla laguna verso il mare. A Venezia intanto questa mattina l'area marciana, la più bassa nella città storica, è andata sotto qualche centimetro d'acqua.

AREA EX GASOMETRI, I LAVORI PROCEDONO SPEDITI: DIVENTERÀ L'ENNESIMO ALBERGO DI LUSSO O VINCERÀ IL COMITATO CIVICO?

Dopo la bonifica il cemento. Proseguono senza sosta i lavori nell’area ex Gasometri a San Francesco della Vigna, sopra terreni un tempo di proprietà di Italgas e ora in mano all’immobiliarista austriaco Ivan Holler, già noto in città per la costruzione, con la sua MTK, di 4 ostelli -il quinto è in lavorazione- in via Ca’ Marcello a Mestre. Iniezioni di cemento e pali di fondazione costituiranno la base sopra la quale edificare le nuove strutture all’interno degli “scheletri” dei gasometri.

Quale sarà il progetto definitivo non è dato saperlo: nonostante l’area sia vincolata da una destinazione d’uso di tipo residenziale infatti, l’imprenditore austriaco non ha mai nascosto la volontà di realizzare in questo sito un albergo di lusso. La pratica del cambio di destinazione d’uso, però, non è ancora stata discussa in Comune, complice anche la grande mobilitazione civica del Comitato area ex-Gasometri, che negli scorsi mesi ha organizzato dibattiti e manifestazioni molto partecipate in favore di un progetto che non si inserisse nella dominante monocultura turistica.
Gru, ruspe e betoniere sono all’opera a pieno regime, ma i nodi attorno allo sviluppo strategico dell’area saranno presto all’ordine del giorno e vedranno cittadini, amministrazione comunale e MTK impegnati in un difficile confronto tra due visioni di città: una pronta a scommettere ancora sulla vocazione ricettiva di Venezia, l’altra impegnata a reclamare un futuro differente per un’isola sempre più spopolata e a esclusivo uso turistico.
Nel frattempo le bonifiche sono quasi concluse, i muri verso la laguna nord e San Michele ormai abbattuti, e l’ombra che rischia di allungarsi sulla facciata palladiana della chiesa di San Francesco della Vigna e sull’orto dei frati del vicino convento -quando i gasometri saranno “riempiti” di appartamenti di lusso o camere d’albergo- si fa sempre più vicina.

ARRIVA IL GELO, VERITAS SUGGERISCE DI PROTEGGERE I CONTATORI ESTERNI DELL'ACQUA

Nei giorni di freddo intenso, Veritas suggerisce di proteggere i contatori dell’acqua situati, soprattutto a Venezia, all’esterno o in luoghi non riparati. Ogni cliente, in base a quanto previsto dal regolamento per la fornitura di acqua potabile, è responsabile della buona conservazione e manutenzione degli impianti interni. La rottura dei contatori a causa del gelo comporta quindi un addebito per la loro sostituzione. Inoltre, i danni che possono verificarsi sono spesso più ingenti perché gelano anche le tubazioni.
Per evitare dunque che il contatore venga danneggiato dal ghiaccio, Veritas indica di coprirlo con stracci o con materiali isolanti. Se il tubo che dal contatore porta l’acqua fin dentro casa si trova all’aperto, è importante che anche questo tratto venga protetto con stracci o materiale termoisolante. Anche in questa zona, infatti, potrebbe formarsi ghiaccio per poi risalire fino al contatore, danneggiandolo.
In caso di temperatura costantemente e abbondantemente sotto lo zero, quindi soltanto nelle giornate più fredde, è opportuno anche lasciar correre dal rubinetto un filo d’acqua per impedire la formazione di ghiaccio, limitatamente alle ore notturne. Se il contatore fosse danneggiato dal gelo, i cittadini devono immediatamente avvisare il servizio guasti alla rete idrica (numero verde gratuito 800 896960), che interverrà non appena possibile.

domenica 29 novembre 2020

A NATALE COMPRA VENEZIANO CON I PRODOTTI ARTIGIANALI DEI NEGOZI ONLINE: È OPERATIVO IL PORTALE EBOTTEGHE.IT

L’artigianato veneziano fa squadra e si sposta sul web. È stato presentato ufficialmente da Confartigianato Venezia il portale eBotteghe 2.0, il sito di e-commerce rivolto agli artigiani, alle realtà locali veneziane e a chi vuole fare acquisti sicuri e di qualità puntando sul made in Venice: l’idea era nata lo scorso aprile, in pieno lockdown, da una conversazione tra il commerciante di ortofrutta Marco Scarpa e l’informatico Marco Ziliotto, già creatore dell’utilizzatissima applicazione per gli orari dei vaporetti “CheBateo?”.
Un negozio virtuale per offrire una vetrina digitale alle attività artigianali e di commercio di vicinato, messe ancora più in crisi dalle defezioni turistiche dovute alle acque alte straordinarie prima e alla pandemia poi. Un progetto che ora raccoglie più di 20 realtà artigianali dell’isola -altre 10 sono in procinto di entrare nel network- e si offre come reale alternativa anche per gli acquisti di Natale, da compiere comodamente da casa.
La particolarità di eBotteghe.it non sta solo nella selezione dei negozi storici d’eccellenza presenti nel portale, ma anche nella narrazione che li accompagna: a disposizione dei clienti c’è non solo l’oggetto, ma anche un racconto esperienziale delle modalità di creazione e produzione dei manufatti artigianali.
Tra i prodotti acquistabili online su eBotteghe.it si possono trovare oggetti di design, gioielli, stampe, occhiali, maschere, oltre a caffè e cioccolata, e per ognuno si può scegliere se riceverlo direttamente a casa o ritirarlo in negozio. Un’idea veneziana per provare a opporsi alle sempre più drammatiche chiusure delle realtà artigianali locali, che assieme allo spopolamento della città d’acqua vedono il tessuto sociale dell’isola impoverirsi sempre di più.

venerdì 27 novembre 2020

INIZIATI I LAVORI ALL'EX PISCINA RARI NANTES "FERROVIERI", CULLA DEL NUOTO IN CITTÀ NEL XX SECOLO: COSA DIVENTERÀ?

Sono iniziate le bonifiche nell’area dell'ex piscina Rari Nantes "Ferrovieri" sul Canal Grande, dietro il parco ferroviario della stazione di Santa Lucia a Venezia. La giunta comunale aveva stanziato 300mila euro nel giugno del 2018 per la riqualificazione di questi spazi acquei, approvando il progetto definitivo che avrebbe creato le condizioni per successivi interventi di utilizzo dell’area.

Ora, dopo più di due anni, i lavori sono partiti: in questi giorni si sta procedendo alla demolizione del palancolato in calcestruzzo armato di proprietà del Comune, che delimitava le corsie della piscina dal tratto di canale riservato alle imbarcazioni e al ripristino delle murature della banchina, dal lato della stazione.
Assieme alla "Passoni" nel canale della Giudecca, la piscina "Ferrovieri" è stata il luogo dove i veneziani hanno nuotato, gareggiato e si sono divertiti in acqua per oltre quarant'anni. La struttura risale infatti agli anni Venti dello scorso secolo, ed è rimasta attiva fino ai primi anni ‘70, ben oltre la costruzione della prima piscina coperta veneziana, la "Gandini" a San Giorgio. Un’epoca “eroica” in cui il bagno si faceva in canale, dove nuotatori e natanti condividevano le stesse acque, decisamente meno inquinate di oggi.
Dopo la chiusura, lo spazio acqueo dell’ex piscina è stato abbandonato e l’intera struttura è divenuta presto fatiscente e pericolante. I lavori di riqualificazione permetteranno di sfruttare nuovamente quest’area: anche se in quale modo non è ancora stato definito. Tra le ipotesi più accreditate, nuovi ormeggi per imbarcazioni da lavoro, in continuità con il resto della riva o, vista la zona strategica, un nuovo hub per lancioni turistici.

ZAIA: «I NEGOZI DI MEDIE DIMENSIONI APERTI ANCHE DI SABATO». A CHIOGGIA DUE MEDICI DI BASE DECIDONO DI NON PRATICARE TAMPONI

Il presidente della giunta regionale veneta, Luca Zaia, ha emanato oggi una nuova ordinanza che consente già da domani l'apertura nei giorni prefestivi (quindi il sabato) dei negozi di medie e grandi dimensioni, mantenendo i limiti di compresenza all'interno delle strutture. Rimangono invece chiusi i centri commerciali, così come la domenica e nei giorni festivi. L'ordinanza rimarrà in vigore fino al 3 dicembre, poi la questione verrà probabilmente disciplinata da un nuovo decreto governativo e quindi da una nuova ordinanza. Il presidente Zaia ha specificato di riferirsi a esercizi di misura superiore a 250 metri quadrati di superficie di vendita, in specie negozi di abbigliamento e arredamento, le cui condizioni di vendita niente abbiano a che vedere con i centri e i parchi commerciali.

Intanto stamane il direttore generale dell'ULSS 3 Serenissima, Giuseppe dal Ben, ha tenuto la consueta conferenza stampa nella quale ha sciorinato i dati utili a comprendere la portata attuale del fenomeno Coronavirus nel Veneziano. Se i casi di positività dall'inizio dell'epidemia hanno raggiunto quota 15mila nella zona, sono invece metà (ovvero 7540) le persone attualmente positive nel territorio amministrato dall'ULSS 3; quasi 9500 le persone in isolamento, 503 decessi da febbraio e poco meno di 7mila pazienti negativizzati e quindi guariti. A oggi i ricoverati negli ospedali metropolitani sono 362, dei quali 321 in reparto e 41 in terapia intensiva; il 4.3% dei positivi testati ha avuto bisogno del ricovero in area non critica, lo 0.5% in rianimazione. Lo scorso maggio la cifra si attestava attorno al 47% di coloro che erano risultati positivi.
«C'è stato un momento di speranza - spiega Dal Ben - tra il 21 e il 24 novembre, quando il numero dei casi era diminuito, per poi risalire. Confermo che rispetto alla prima fase del contagio ci sono più ricoveri nei reparti, e meno in terapia intensiva. Per quanto riguarda quest'ultima, gli ospedali dispongono attualmente di 93 posti letto, dei quali 49 occupati da pazienti affetti da Covid, con 20 posti ancora liberi. Siamo perciò relativamente tranquilli, potendo arrivare ad allestire fino a 112 posti per le rianimazioni. In ogni caso i posti letto ci sono per chiunque necessiti di un ricovero, non vi è alcuna sofferenza in questo».
Quanto alla realtà locale di Chioggia, sono 6 le persone ricoverate nei reparti dell'ospedale (segnatamente in Geriatria), e una in terapia intensiva. Al Covid hospital di Dolo invece sono 149 i ricoveri in atto per Covid, 15 dei quali in rianimazione. Abbastanza giovane è l'età media di coloro che sono in stato di isolamento domiciliare, ovvero 49 anni. Focus sulle case di riposo: «Non stanno pesando particolarmente nei ricoveri - ha detto il direttore Dal Ben - almeno rispetto alla prima fase. Anzi, alcune delle residenze che erano state colpite particolarmente nella prima fase oggi hanno meno problemi, e viceversa». Inoltre 50 tra infermieri e operatori sanitari si sono detti disponibile a rafforzare l'organico delle case di riposo in sofferenza.
Infine, per quanto concerne le scuole, sono 110 gli allievi positivi e 59 i docenti. Maggiormente interessate le scuole primarie, a Chioggia sono due le classi coinvolte. Al direttore Dal Ben è stata chiesta anche l'incidenza del numero dei positivi rispetto alla mole di tamponi molecolari processata, ed essa ammonta al 26%, in ribasso rispetto alla settimana precedente. Pare intanto affermarsi il modello "diffuso" per la sistemazione dei pazienti di Covid post ospedale, anziché ricorrere a un unico hotel, e si attende tra il weekend e i primi giorni della prossima settimana l'arrivo di 20mila dosi del vaccino anti-influenzale da distribuire ai medici di base. A proposito di questi ultimi, sono due nel Distretto sanitario di Chioggia a non aver aderito all'invito dell'ULSS a praticare i tamponi.

giovedì 26 novembre 2020

RIAPERTO STAMANE L'IMBARCADERO ACTV DI SANT'ANGELO, DOPO I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE

Torna in funzione da oggi l’approdo ACTV di Sant’Angelo. Sono terminati infatti i lavori di manutenzione straordinaria del pontile, iniziati il 19 ottobre scorso: con il ripristino della fermata, riprende anche il percorso regolare della linea 1 dei vaporetti, che per più di un mese aveva subito importanti modifiche, non senza disagi per la cittadinanza.

I lavori avrebbero dovuto concludersi il 13 novembre, ma l’eventualità di tempi più lunghi per la messa in opera dell’approdo era già stata preventivata dall’azienda di trasporto pubblico locale, con la clausola di sospensione «sino al completamento degli interventi». Oltre al consueto tragitto del vaporetto, viene ripristinato anche l’orario in vigore della linea più utilizzata dai veneziani.
Dopo le polemiche dei residenti della zona, che si sentivano “tagliati fuori” dalla contemporanea sospensione della fermata di Sant’Angelo e dalla limitazione della linea 2 a Rialto, almeno per quanto riguarda il pontile ristrutturato, le possibilità di utilizzare il trasporto pubblico di navigazione per raggiungere l’altra sponda del canal Grande sono tornate effettive. I lavori, resi necessari anche in seguito alle acque alte eccezionali di un anno fa, hanno coinvolto la banchina, le passerelle e l’imbarcadero stesso.
Come già avvenuto per altre strutture fisse delle fermate ACTV, anche a Sant’Angelo le tradizionali bricole in legno, a cui il pontile viene assicurato, sono state sostituite da piloni in acciaio verniciato. Ora, con l’approdo pienamente operativo, seppur nonostante i tagli e le limitazioni delle corse imputabili al nuovo orario ridotto da AVM, la linea 1 riprende a servire tutte le fermate da piazzale Roma al Lido.

mercoledì 25 novembre 2020

A VENEZIA "L'ANGOLO DEL RIUSO" PER LA SOLIDARIETÀ ATTIVA: CHI PRELEVA OGGETTI O ABITI NE CONSEGNA A SUA VOLTA

L’Angolo del Riuso Solidale a Venezia si allarga. Da oggi e per i prossimi mercoledì fino a Natale, dalle ore 9 alle 12, sarà possibile trovare e scambiare vestiti e generi di prima necessità anche in campo Sant’Agostin. «L'Angolo del Riuso - racconta Ennio Zane, promotore dell’iniziativa - esce dalle mura fisiche della tabaccheria, dove tutto è nato, per venire incontro alle persone e farsi conoscere ancora di più».

Sopra un fornitissimo banchetto all’aperto ci si accorge facilmente della solidarietà dei veneziani: «Quello che ci interessa - spiega Anita, che con altre volontarie ha allestito lo spazio in campo - è che chi ha veramente bisogno non abbia timore di chiedere aiuto. Noi siamo qui per loro». Un ulteriore centro di scambio, a disposizione di tutti, pensato anche per superare le barriere dei timori di chi si trova in una situazione di difficoltà, anche momentanea.
Cuore dell’iniziativa è appunto l'offrire: «Abbiamo visto - continua Zane - che incentrare la questione sullo scambio, dove anche chi ha bisogno porta qualcosa da lasciare per qualcun altro, pone le persone su un livello di parità. Non si tratta di chiedere, ma di dare a propria volta».
Il banchetto ospita cappotti, maglioni, scarpe, ma anche generi alimentari a lunga scadenza e oggetti di uso quotidiano, pure per la scuola, e rappresenta un ulteriore passo della rete solidale che si sta costruendo attorno all’Angolo del Riuso. Sono infatti molte le iniziative e le collaborazioni che si stanno sviluppando, anche attraverso la pagina Facebook dell’iniziativa ("Angolo del riuso solidale Venezia") e che raggiungono ormai diverse realtà del Veneziano.

martedì 24 novembre 2020

CEDE UN SOSTEGNO DELL'ARCHITRAVE, CHIUSO AL TRANSITO PEDONALE UN TRATTO DI CALLE DEGLI ORBI NEL SESTIERE DI SAN MARCO

È stata temporaneamente interdetta la circolazione pedonale in calle dei Orbi a Venezia a causa del cedimento di uno dei sostegni dell’architrave situato all’angolo con calle Stampador, nei pressi di campo Santo Stefano.

Ieri pomeriggio, il distacco parziale di un piedritto (sostegno dell'architrave) ha infatti imposto al comandante della polizia locale Marco Agostini di emanare un’ordinanza di chiusura, dalle 16.30 del 23 novembre fino al termine delle operazioni di ripristino, del tratto della calle compreso tra i civici 3085 e 3088/A, e nel tratto di calle Stampador compreso tra il civico 3026 e l’intersezione, appunto, con calle dei Orbi. L’inosservanza del provvedimento prevede una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro.
Da questa mattina intanto sono in corso i sopralluoghi degli addetti ai lavori, per valutare le operazioni di restauro, ripristino e messa in sicurezza della struttura. La viabilità verrà ripristinata non appena sarà garantita la salvaguardia dell’incolumità dei pedoni.

ZAIA PROROGA L'ORDINANZA FINO AL 4 DICEMBRE: NIENTE BUFFET NEI RISTORANTI E BAR, ACCESSO CONTINGENTATO AI NEGOZI

L'attesa ordinanza odierna del presidente della giunta regionale veneta, Luca Zaia, conferma tutti i presupposti della precedente, diramata il 12 novembre scorso, aggiungendo un paio di nuove disposizioni relative alla necessità di evitare affollamenti. Viene quindi prorogato fino al 4 dicembre prossimo il grosso dei provvedimenti, in attesa del nuovo decreto governativo che sarà diramato attorno al 3 del prossimo mese: le novità riguardano i bar e i ristoranti, dove il menu sarà offerto solo tramite supporto digitale, altrimenti cartaceo ma usa e getta. Nessuna forma di buffet sarà autorizzata, e potranno sedere allo stesso tavolo non più di 4 soggetti non conviventi.

La seconda novità è relativa agli esercizi di commercio al dettaglio, dai negozi di prossimità ai supermercati, ai parchi commerciali: vengono introdotti gli indici massimi di compresenza all'interno della struttura, secondo tre categorie. Le imprese che occupano fino a 40 metri quadri di superficie di vendita potranno ospitare soltanto un cliente per volta, quelle tra 40 e 250 mq potranno avere simultaneamente un cliente ogni 20 mq, quelle superiori a 250 mq potranno avere un cliente ogni 30 mq. Durante le code di attesa all'esterno è necessario rispettare la distanza di un metro tra i clienti. Il gestore è responsabile della pratica di queste misure, e dovrà esporre il numero massimo di accessi consentiti, pena la chiusura dell'esercizio.
Per il resto rimane in vigore tutto com'è stato dal 14 novembre a oggi: sport e passeggiate consentite solo in parchi e aree rurali, non nelle strade e piazze dei centri storici o nelle località turistiche, salvo che per i residenti («so che è un sacrificio anche per i commercianti oltre che per i cittadini», ha detto Zaia in conferenza). L'accesso agli esercizi che vendono generi alimentari è riservato a una sola persona per ogni nucleo familiare, salva la necessità di accompagnamento o la presenza di minori di 14 anni. Fortemente raccomandato l'accesso allo shopping nelle prime due ore di esercizio alle persone con età superiore a 65 anni, anche se lo stesso presidente è consapevole che la norma non è stata fin qui rispettata. Sempre per i bar rimane l'obbligo di servire solo al tavolo fra le ore 15 e le 18, sia all'interno che all'esterno, con divieto della consumazione in area pubblica o aperta al pubblico, se non le sedute adiacenti all'esercizio (come per le gelaterie).

COVID, SOSPESI I SOPRALLUOGHI DI VERITAS ALL'INTERNO DELLE ABITAZIONI PER IL CONTROLLO DEI CONTATORI

Veritas ha sospeso tutti i servizi del personale, relativi al servizio idrico integrato, per i quali sia necessario entrare all’interno delle abitazioni. In particolare, sono sospesi i sopralluoghi, anche a pagamento, necessari per verificare la qualità dell’acqua post contatore e la funzionalità dei contatori stessi.
Continueranno, invece, a essere assicurati i servizi che prevedano un intervento diretto nei contatori posti all’esterno delle abitazioni. Il provvedimento è stato adottato per ridurre il rischio contagio da Covid-19, abbattendo il numero dei contatti e lo stazionamento delle persone nei luoghi chiusi, tutelando così la salute di cittadini e dipendenti. Nella società multiutility sono circa 50 i lavoratori contagiati.

CONSIGLIO COMUNALE, MURO CONTRO MURO PER LE GRANDI NAVI. LE OPPOSIZIONI NON VOTANO LA RISOLUZIONE DELLA MAGGIORANZA

Lo spettacolo ha la meglio sul confronto. Termina con un muro contro muro la seduta del consiglio comunale di ieri, dedicata al futuro del Porto di Venezia e alle questioni a esso correlate, dalla gestione del Mose alla nuova Autorità per la laguna: non si è ripetuta l’unitarietà d’intenti raggiunta nello scorso consiglio per il rifinanziamento della Legge Speciale, così l’ipotesi di un fronte veneziano compatto per il confronto con Roma sembra essere già acqua passata.
Troppo distanti le posizioni in alcuni temi dirimenti, tra una maggioranza concentrata sull’opzione grandi navi a Marghera e lo scavo del canale Vittorio Emanuele per far arrivare quelle più piccole in Marittima, e un’opposizione in cerca di un accordo trasversale per la sostenibilità di un progetto portuale ed economico più ampio per la città di Venezia, senza nuovi scavi in laguna.
Il sindaco Luigi Brugnaro blinda la mozione della maggioranza, puntando proprio sul punto più divisivo all’ordine del giorno, ovvero l’attività crocieristica a Venezia: «State buttando la vostra dignità - attacca il sindaco - e poi c’è qualche fanatico che continua a dire che le navi devono andare in mare». Dai banchi, virtuali, della maggioranza arrivano appelli all’urgenza di una soluzione per salvaguardare i lavoratori del porto, ormai fermi da mesi. Ma per Andrea Martini di Tutta la Città Insieme la soluzione “veloce” non è quella di Marghera: «Tra autorizzazioni e lavori richiede almeno 8 anni».
Inevitabile lo scontro: «In questi anni sono stati portati avanti, anche dal sindaco, progetti irrealizzabili e incompatibili con l’ecosistema lagunare - dichiara Monica Sambo, capogruppo Pd in Consiglio - dal canale Caotorta all’isola delle Tresse. Siamo nel 2020 e oggi tutelare allo stesso tempo ambiente e lavoro è possibile».
Per Gianfranco Bettin di Venezia Verde e Progressista e per Marco Gasparinetti di Terra e Acqua, un accordo si sarebbe potuto trovare almeno riguardo temi fondamentali come i lavori per la conca di navigazione, la prosecuzione dei marginamenti a Marghera e la richiesta di maggior peso riservato a Comune e Regione nella neonata Autorità per la laguna. Ma la linea dura del sindaco ha stoppato ogni tentativo di avanzare la formula condivisa, stralciando le parti più controverse della mozione della maggioranza.
Ancora una volta dunque le grandi navi hanno fagocitato l’intera discussione, confermando non solo l’urgenza di una soluzione al tema, ma anche l’appeal mediatico della questione. Non è mancata infatti l’invettiva conclusiva del sindaco verso le opposizioni «schiave di Roma», segno non solo di un sempre più difficile dialogo in consiglio, ma anche di una diffusa tendenza verso interventi “teatrali” che, a favore di telecamera, sembrano produrre contenuti ad hoc da promuovere con sapienza nei social network degli interessati.

lunedì 23 novembre 2020

A VENEZIA IMMOBILI MESSI A DISPOSIZIONE DI GIOVANI VOLENTEROSI: A PATTO CHE NON APRANO SALE GIOCHI, ARMERIE O COMPRO ORO

Un bando per contrastare la desertificazione del tessuto commerciale e artigianale di Venezia. Il Comune renderà disponibili 6 immobili di sua proprietà, in comodato gratuito per 5 anni a giovani partite IVA tra i 18 e i 30 anni, che vogliano aprire un’attività nella città d'acqua. L’obiettivo è contrastare l’impoverimento delle realtà commerciali di prossimità nella laguna, iniziato ben prima delle acque alte straordinarie del 2019 e delle ondate pandemiche che stanno funestando il 2020. Gli spazi concessi, di diversa dimensione e ubicazione, non potranno essere correlati al turismo, né diventare sale giochi, compro oro, take away o agenzie d’affari.
Le superfici dei locali messi a disposizione dal Comune vanno dai generosi 143 metri quadrati dell’edificio in calle Bettoni alla Giudecca a spazi più ristretti, come gli 11 mq in calle della Mandola al civico 3718/V e i 22 mq a San Stae 1994. Ma l'offerta, che vorrebbe dare un segnale in controtendenza rispetto alla gestione degli ultimi anni della ben nota crisi dei negozi di vicinato, rischia di cominciare già azzoppata: il bando è stato pubblicato nel sito del Comune il 22 ottobre, ma nell’albo pretorio solo il 19 novembre, mentre le visite degli interessati ai locali andavano prenotate entro il 10 novembre.

Un problema per i potenziali assegnatari che, comunque, dovranno far pervenire la propria offerta entro e non oltre il termine perentorio delle ore 12 del 21 dicembre prossimo, senza peraltro aver potuto valutare le condizioni degli immobili. Un inghippo burocratico che -salvo adeguamenti da parte degli uffici preposti- rischia di vedere andare deserto anche il bando, così come già ormai arido è il tessuto commerciale veneziano in cui le nuove attività andrebbero a inserirsi.

sabato 21 novembre 2020

LA LIBRERIA TOLETTA RIPRENDE LA CONSEGNA DI VOLUMI A DOMICILIO: STAMANE "VENEZIA È UN PESCE" DI TIZIANO SCARPA ASSIEME ALL'AUTORE

I libri arrivano direttamente a casa, e a consegnarli c’è l’autore. È l’iniziativa organizzata dal libraio della Toletta, Giovanni Pelizzato e dallo scrittore Tiziano Scarpa in occasione della nuova edizione, rivista e aggiornata, del suo best seller "Venezia è un pesce". Nel giorno della Festa della Salute, 25 fortunati lettori della città d’acqua si sono visti o si vedranno recapitare a casa il volume prenotato, debitamente autografato, proprio dalle mani dello scrittore veneziano.

Ricominciano con questo originale evento le consegne a domicilio della libreria Toletta, che tanto successo avevano avuto durante il lockdown della passata primavera: «La nostra è una città grande - commenta Giovanni Pelizzato - e vogliamo aiutare attraverso le consegne a domicilio quanti non hanno la possibilità di venire in libreria o preferiscono restare a casa, partendo proprio da "Venezia è un pesce" di Tiziano Scarpa.
Un altro modo per connettere le librerie di prossimità al tessuto sociale dell’isola e offrire un servizio in più ai cittadini: «L’importanza della lettura - prosegue Pelizzato - è stata dichiarata in maniera esplicita dal governo nell’ultimo decreto, quando ha deciso che anche nelle zone rosse le librerie possono rimanere aperte: il libro è un genere di prima necessità».
Come testimonia il successo dell’iniziativa, erano molti i veneziani ad attendere un’edizione rivista e arricchita del libro di culto, a vent’anni dalla prima uscita nelle librerie: «"Venezia è un pesce" è un libro che grazie ai lettori e alle lettrici ha avuto tanto affetto - dichiara Tiziano Scarpa - e ora è più che raddoppiato, un libro praticamente nuovo». Ma anche la città che Scarpa racconta è cambiata: «Abbiamo capito, con le acque altissime, il turismo sregolato, le grandi navi, che Venezia c’è, ma potrebbe anche non esserci. Non diamo Venezia per scontata, mai».

L'INDULGENZA PLENARIA DEL PATRIARCA: ALL'ESTERNO DELLA BASILICA DELLA SALUTE CHIEDE PER VENEZIA LA SALVEZZA DAL VIRUS

Con la speciale indulgenza plenaria, concessa da Papa Francesco, il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia ha concluso, a mezzogiorno di oggi, la celebrazione della messa solenne alla Basilica della Salute, in occasione della ricorrenza festiva.

Dal sagrato, rivolto a mani aperte verso gli astanti all'esterno, Moraglia ha sublimato un'edizione particolare, contingentata nei numeri e con percorsi fissati per l'afflusso e il deflusso dalla chiesa, senza ponte votivo sopra il canal Grande: ma in extremis è stato consentito il commercio di candele e ceri da dedicare alla Madonna, naturalmente rispettando ogni regola provvisoria.
Centinaia, comunque, i veneziani che non hanno voluto mancare all'appuntamento con la fede e la tradizione; altrettanti coloro che sono previsti visitare la chiesa nel pomeriggio, senza contare le numerose celebrazioni sparse lungo tutta la città storica e le sedi patriarcali.

MEDICI EFFETTIVI E PENSIONATI CERCASI: FINO A LUNEDÌ UN BANDO DELLA PROTEZIONE CIVILE PER METTERLI A DISPOSIZIONE DELLE REGIONI

La Protezione Civile e le Regioni stanno reclutando, attraverso una campagna anche mediatica a livello nazionale, 200 medici effettivi o giunti alla pensione, allo scopo di allestire una riserva in caso di ulteriori necessità dovute all'acuirsi dell'emergenza sanitaria in atto. Entro le ore 20 di lunedì 23 novembre, infatti, è possibile per i dottori che non stanno esercitando e per quelli ormai in quiescenza aderire alla chiamata, attraverso la compilazione di un form all'indirizzo medicipercovid.protezionecivile.it. Per tutti è prevista una indennità giornaliera e il rimborso del vitto, dell'alloggo e del viaggio verso la struttura di destinazione.

venerdì 20 novembre 2020

SPAZI PUBBLICI PER LE ASSOCIAZIONI, PUBBLICATA LA GRADUATORIA: ASSEGNATE 79 SEDI TRA LAGUNA, ISOLE E TERRAFERMA

Il Comune di Venezia ha pubblicato la graduatoria per l’assegnazione di 79 sedi riservate alle associazioni culturali e assistenziali della città. Sono 230 le realtà del territorio ad aver partecipato al bando pubblico per la concessione degli spazi, 183 delle quali si sono viste riconoscere un luogo dove insediare la propria attività.

Le strutture che ospiteranno le associazioni sono 35 nella città d’acqua, 9 al Lido e Pellestrina e altre 35 in terraferma, alle quali si dovrebbero aggiungere, non appena scadranno le convenzioni in essere, altri spazi comunali. Tra i nuovi edifici messi a disposizione dal Comune ci sono anche l’ex liceo Severi a Malamocco, una porzione dell’immobile alla Giudecca al civico 936 e l’ex scuola XXV Aprile a Sacca Fisola.
Tra le novità del bando anche l’istituzione della figura del “responsabile di condominio” che, nelle strutture le quali prevedono utilizzi da parte di più associazioni, dovrà garantire la pulizia degli spazi comuni e la loro ordinaria manutenzione, verificare che non sussistano sprechi dal punto di vista delle utenze e assicurare il rispetto delle norme di civile convivenza.
Questo impegno sarà ricompensato dall’amministrazione con un bonus premiale pari al 70% del canone e i consumi dovuti. Ora gli uffici predisporranno i provvedimenti concessori, che verranno sottoscritti con le associazioni aggiudicatarie, le quali verranno contattate nei prossimi giorni.