lunedì 31 maggio 2021

SBLOCCATI 538 MILIONI PER L’AVANZAMENTO DEI LAVORI DEL MOSE, MA LA GRANDE OPERA RISCHIA DI NON VENIRE TERMINATA

Sono stati finalmente sbloccati gli attesi 538 milioni di euro per l’avanzamento dei lavori del MOSE, di cui si parla da oltre un anno. Anche se la conferma definitiva arriverà l’8 giugno dal Comitato interministeriale di programmazione economica e Sviluppo Sostenibile, il pre-CIPE di venerdì scorso ha confermato lo stanziamento dei fondi, aggiungendo che 200 milioni del totale serviranno per le opere diffuse di salvaguardia della laguna di Venezia.
Non solo. Per la grande opera è previsto l’arrivo di una pioggia di milioni: altri 100 per l’avviamento delle barriere mobili, 40 per la manutenzione e 300 provenienti dai piani europei. Quasi un miliardo di euro che, però, non sarà sufficiente a garantire il completamento e il funzionamento del MOSE: questi fondi, infatti, non possono essere usati per ripianare le spese del passato, ovvero quel buco di oltre 200 milioni che sta portando il Consorzio Venezia Nuova verso il fallimento.
Se non sarà trovato prima un accordo tra le parti, tra le piccole imprese che hanno garantito le opere e l’innalzamento straordinario delle paratoie senza essere pagate e il CVN, il 10 giugno il commissario liquidatore Massimo Milani porterà i libri contabili del Consorzio in Tribunale.
Un paradosso che rischia di far naufragare l’intero progetto dopo oltre 5 miliardi spesi e una serie di scandali, che sembravano essere stati “lavati” via dalla positiva (seppur provvisoria) entrata in funzione delle paratoie mobili durante la scorsa stagione di acque alte. Della questione si occuperà anche la trasmissione Report questa sera in onda su Rai Tre a partire dalle ore 21.20.

domenica 30 maggio 2021

ACTV, CODA AGLI IMBARCADERI PER LE ISOLE. MARTEDÌ PROCLAMATO UNO SCIOPERO DI 24 ORE

Martedì 1º giugno è stato convocato uno sciopero nazionale di 24 ore per la categoria degli autoferrotranvieri. L'agitazione, promossa dal sindacato SGB, interesserà anche il personale viaggiante di ACTV sia per le linee di vaporetti che automobilistiche: l'azienda garantirà i servizi minimi di navigazione e le fasce orarie di garanzia per gli autobus e i tram. Questi ultimi circoleranno sicuramente tra le ore 6 e le 8.59 del matino, e tra le ore 16.30 e le 19.29. Tutte le modifiche alle corse e agli orari sono pubblicate nel sito actv.it
Intanto anche stamane i trasporti verso le isole della laguna sono andati in sofferenza. Alle Fondamenta Nuove la fila per imbarcarsi nei vaporetti di linea 13 verso Burano risaliva fino ai ponti, dal momento che ACTV non ha istituito ulteriori corse bis, nonostante il ritorno in massa dei turisti. Lo stesso per la linea 11 all'imbarcadero di Vigo a Ca' Roman e Pellestrina. Anche ieri, a Venezia. sono stati spintonati e minacciati alcuni marinai in servizio.
La situazione è inaccettabile per Jonatan Montanariello, consigliere regionale che assieme alla segretaria del PD di Chioggia Barbara Penzo ha intenzione di presentare interrogazioni ai rispettivi consigli per chiedere un miglioramento immediato, magari coinvolgendo lavoratori stagionali.

sabato 29 maggio 2021

CANNAREGIO, STAMANE LA CAMMINATA URBANA PER LA RIAPPROPRIAZIONE DELL’ABITARE PROMOSSA DALL'OSSERVATORIO O.C.I.O.

Nuovo appuntamento con la C.U.R.A., la Camminata Urbana per la Riappropriazione dell'Abitare promossa da OCIO, l'osservatorio civico indipendente che si dedica alla casa e alla residenza. Dopo Giudecca, Castello e Dorsoduro, questa mattina OCIO ha perlustrato il sestiere di Cannaregio, per raccontare la situazione abitativa in questa porzione di città, guardando da vicino alcune realtà particolari.
Un percorso cominciato simbolicamente in mezzo al verde di parco Savorgnan, divenuto pubblico proprio grazie alle battaglie dei residenti negli anni ’70 e oggi uno dei giardini comunali più estesi con i suoi 9500 mq, per proseguire poi verso le aree di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) del sestiere più popolato, con i suoi 14mila 704 residenti secondo l’Ufficio Statistica del Comune, almeno fino alla fine dell’anno scorso.
A Cannaregio ci sono oltre 300 appartamenti del Comune e 615 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica gestiti dall’ATER, tra Ciovère San Leonardo, Ciovère San Giobbe, Gesuiti, calle delle Conterie, sacca San Girolamo, Madonna de l’Orto. Anche qui però -come nel resto della città insulare- si registra una scarsa manutenzione, con abitazioni degradate e sfitte.
La Camminata Urbana ha raggiunto alcuni luoghi emblematici del patrimonio residenziale pubblico, a cominciare dall’Area Saffa, l’ultimo grande intervento realizzato dal Comune di Venezia attraverso il quale, tra gli anni 1981-85 e 1998-2001 sono stati costruiti quasi 200 alloggi, lì dove fino agli anni '50 del Novecento c'era la fabbrica di fiammiferi della Società Anonima Fabbriche Fiammiferi ed Affini (SAFFA appunto).

Il percorso è terminato, ancora una volta simbolicamente, nell’area dell’ex Umberto I dove, nel 2011, la giunta comunale ha approvato il Piano particolareggiato per la realizzazione di un nuovo quartiere che - si legge nell'atto - «mira al rilancio complessivo di questa parte della città con un mix funzionale, tenendo conto in particolare delle esigenze del cosiddetto ceto medio». A oggi, niente di tutto ciò è stato ancora realizzato.

AGGIORNATO IL FONDO PERDITE OCCULTE, IL 94.6% DEGLI UTENTI DI VERITAS È ISCRITTO

L’assemblea dei sindaci che fanno parte del Consiglio di Bacino della laguna di Venezia ha approvato l’aggiornamento del Fondo perdite idriche occulte. Si tratta di uno strumento a tutela dei cittadini, realizzato da Veritas e dal Consiglio di Bacino stesso, che permette agli aderenti di ricevere il rimborso dei consumi, nel caso si verifichino perdite occulte (quindi invisibili) nell'impianto interno, dopo il contatore. L’aggiornamento -che prevede la riduzione della quota di adesione a carico degli utenti, e l’aumento della percentuale di rimborso dei consumi in caso di perdita occulta- è stato studiato e realizzato in collaborazione con il comitato consultivo degli utenti, composto dai rappresentanti delle associazioni produttive, ambientali e dei consumatori.
Nella maggior parte dei casi, le perdite di acqua non visibili si manifestano solo con la rilevazione dei consumi e la segnalazione dell'anomalia da parte dell'utente. In alcuni casi, i cittadini si accorgono di una perdita occulta solo quando ricevono una bolletta idrica di importo elevato, spesso di migliaia di euro. L’adesione al Fondo è automatica per chi attiva un nuovo contratto, ovviamente con la possibilità di rifiutarla o di revocarla successivamente. Chi invece fosse già titolare di un’utenza idrica e non fosse associato al Fondo ma intendesse farlo, dovrà presentare richiesta.
Verificare la propria adesione è molto semplice: se nella riga "Adesione al fondo perdite" (colonna "Dati contrattuali" nella prima pagina dell’ultima bolletta idrica) c’è scritto SÌ, l’utente è assicurato. Aderire al Fondo costa 50 centesimi al mese per le utenze domestiche, 1.20 euro per quelle non domestiche. Una somma che permette di ottenere il rimborso dei maggiori consumi idrici, causati da perdite a valle del contatore e provocati da fatti accidentali, involontari, prodotti dalla vetustà o dalla corrosione del tratto di derivazione post‐contatore e dell’impianto interno di utilizzazione; e delle perdite non rilevabili esternamente in modo diretto ed evidente, perché si verificano in una parte interrata, sepolta nel muro o nel conglomerato di cemento.
Attualmente, tra i 344mila 675 utenti del servizio idrico integrato di Veritas, ne risultano iscritti al Fondo 326mila e 70 (94.6%). La percentuale più alta si trova nel Miranese e nella Riviera del Brenta (96.93%), seguono Chioggia (96.72%), Venezia (95.84%), la zona di San Donà di Piave e Jesolo (92.78%) e i sette Comuni trevigiani (81.84%), dove però molti utenti non sono allacciati all’acquedotto pubblico ma attingono l’acqua da pozzi privati.

venerdì 28 maggio 2021

L'ULSS 3 VARA IL MANIFESTO ANTIFUMO FIRMATO DAI SANITARI, UNDICI COMUNI EMANANO ORDINANZE SMOKE-FREE

L'ULSS 3 contro il fumo, anche negli spazi aperti. La sanità veneziana si schiera con un "manifesto" in 10 impegni, sottoscritto da decine di Primari, di specialisti, di operatori sanitari, e fatto proprio da autorevoli associazione della comunità scientifica: «Non ci dev'essere più spazio - sottolinea il direttore generale Edgardo Contato - per la sottovalutazione dei danni che il fumo provoca, anche quando si fuma all'aperto, e anche in chi non fuma ma è costretto a subire gli effetti gravi del fumo passivo. Per questo, oggi presentiamo non solo un manifesto che dichiara guerra al fumo anche negli spazi aperti; ma assieme alle amministrazioni del territorio presentiamo molti spazi che vengono dichiarati "smoke-free", in vista della Giornata mondiale senza tabacco, che si celebra il 31 maggio».
Il manifesto dei sanitari contro il fumo, redatto dall'ULSS 3 Serenissima, è stato sottoscritto da undici importanti associazioni della comunità scientifica e della sanità: «Siamo orgogliosi di aver ricevuto - sottolinea Luca Sbrogiò, direttore del dipartimento di Prevenzione - il consenso degli Ordini professionali e delle Società che rappresentano gli specialisti, dalle ostetriche agli pneumologi, e di aver raccolto sotto lo stesso manifesto le firme di più di cinquanta primari e operatori sanitari, tutti schierati contro il fumo e contro il fumo negli spazi aperti. Questa mobilitazione di chi opera nella sanità viene oggi consegnata idealmente nelle mani delle giovani generazioni; per questo, perché ricordare a tutti che il futuro libero dal fumo è per loro ed è affidato a loro, consegnamo il manifesto ad una classe del territorio, una prima media dell'istituto comprensivo Gramsci di Camponogara, che si è già distinta per l'attenzione a questi temi».
L'impegno dell'ULSS 3 Serenissima non si ferma alla pur concreta e coraggiosa enunciazione dei principi: «Abbiamo puntato quest'anno - sottolinea il direttore Contato - alla creazione di nuovi spazi aperti e pubblici liberi da tabacco, per creare ambienti sani mediante norme che tutelano i non fumatori e incentivano a non fumare. Non potevamo raggiungere quest'obiettivo senza il coinvolgimento dei sindaci, che hanno risposto in modo forte: alla chiamata dell'ULSS 3 e dei sanitari sottoscrittori del manifesto, undici Comuni metropolitani hanno già risposto promuovendo nuove aree smoke-free all'aperto, individuate e vincolate tramite ordinanze specifiche». Hanno già deliberato in tal senso le amministrazioni comunali di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Chioggia, Dolo, Fiesso d'Artico, Fossò, Mira, Mirano, Noale, Salzano, Stra.

AL VIA IL SALONE NAUTICO DI VENEZIA 2021: YACHT DI LUSSO, VELA E IMBARCAZIONI ELETTRICHE NEL CUORE DELL’ARSENALE

Mancano poche ore all’inaugurazione ufficiale del Salone Nautico di Venezia 2021. La manifestazione, che si terrà negli articolati spazi dell’Arsenale, avrà luogo infatti da sabato 29 maggio a domenica 6 giugno, tutti i giorni dalle ore 10 alle 20. Duecentoventi imbarcazioni, 160 espositori, convegni, eventi sportivi e talk show animeranno la seconda edizione di un Salone sul quale la città di Venezia ha scommesso moltissimo.
Mentre non si è ancora spenta l’eco delle polemiche per l’uso da parte del Comune di una parte dei fondi statali del “Patto per Venezia”, stanziati allo scopo di gestire i flussi turistici, proprio per finanziare il Salone Nautico, l’edizione della kermesse 2021 scalda i motori e aumenta gli spazi espositivi.
Tre i nuovi pontili bifacciali di 96 metri l’uno (oltre 1000 metri in tutto), che ospiteranno motoryacht, imbarcazioni ecosostenibili e barche a vela. Ad accompagnare la manifestazione sarà una serie di eventi sportivi collaterali, come la motonautica con la Pavia-Venezia, e di panel ad argomento nautico che avranno luogo alla Torre di Porta Nuova. A Venezia arriveranno (domani alle 18) anche Max Sirena e Gilberto Nobili, due dei componenti del team Luna Rossa Prada Pirelli, con il trofeo vinto ad Auckland.
Mentre gli ultimi preparativi sono ancora in corso e le Frecce Tricolori provano il sorvolo di domani, l’Arsenale diviene nuovamente teatro di "grandi eventi" che, almeno questa volta, ci si augura possano rappresentare per quegli spazi, un tempo motore e centro nevralgico dell’isola, qualcosa di più duraturo di una scintillante ed effimera vetrina.

giovedì 27 maggio 2021

I PRIMI CENTO GIORNI DI EDGARDO CONTATO ALLA DIREZIONE GENERALE DELL'ULSS 3 SERENISSIMA: «INTENSI, MA SODDISFACENTI»

A margine della cerimonia, avvenuta ieri mattina, per la collocazione di due defibrillatori in piazza Italia a Sottomarina e sotto il municipio di Chioggia, il direttore generale dell'ULSS 3 Serenissima davanti al microfono di Azzurra Network ha tracciato una sorta di bilancio dei suoi primi cento giorni alla guida della sanità veneziana.

Nominato il 26 febbraio dal presidente della giunta regionale Zaia, e insediatosi a Mestre il 2 marzo, Contato ha parlato di tre mesi «intensi, in una realtà complessa. Il lavoro svolto per le vaccinazioni, per rimettere in moto la società, ha dato grandi soddisfazioni».

La valutazione del risultato, secondo il direttore generale, «va demandata ai cittadini che si sono vaccinati, in luoghi sicuri ed efficienti. Grazie a chi li ha messi a disposizione. Ora affrontiamo la stagione balneare, sfruttando anche il camper mobile, che a Chioggia è stato un successo. Continuiamo così, per ridare serenità alle persone e respiro alle imprese».
I due defibrillatori salvavita, in teca pubblica, potranno essere utilizzati a fronte di una situazione di emergenza: grande merito per la realtà clodiense va all'associazione Cuore Amico, che ha affiancato l'ULSS e l'amministrazione comunale nell'installazione dei dispositivi. I defibrillatori, utilissimi nel caso di arresto cardiocircolatorio, sono ora a disposizione ed e utilizzabili da chiunque si trovi ad assistere ad un malore, sotto la guida telefonica del 118.

PROCURA EUROPEA A VENEZIA, UFFICI OSPITATI PROVVISORIAMENTE NEL PALAZZO GRANDI STAZIONI DELLA REGIONE

Venezia è tra le nove città italiane scelte per ospitare gli uffici della Procura Europea. Dal 1° giugno sbarcheranno infatti in laguna i magistrati, il personale e gli operatori di polizia giudiziaria dell’organismo incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea.

Nella cittadella della giustizia a piazzale Roma però, il posto non c’è, almeno finché non saranno terminati i nuovi lotti in costruzione all’ex Manifattura Tabacchi. Sarà dunque la Regione Veneto a mettere a disposizione alcuni locali al primo piano del palazzo Grandi Stazioni, adiacente allo scalo ferroviario di Santa Lucia.
Per fare spazio agli uffici del nuovo organismo europeo, il personale della Regione che attualmente occupa quei locali sarà collocato in altri contesti del Palazzo. La soluzione identificata, strategica dal punto di vista logistico, garantirà alla giurisdizione inquirente europea spazi adeguati, sale per riunioni e tutte le indispensabili attrezzature tecnologiche e informatiche.
L’ufficio di Venezia avrà la competenza sui territori del Triveneto, potrà indagare anche sull’uso dei fondi del Recovery Plan nazionale e accoglierà due magistrate, Donata Costa ed Emma Rizzato, che risponderanno soltanto alla procuratrice capo europea, la rumena Laura Codruţa Kövesi.
La Procura Europea è una novità assoluta e avrà il compito non semplice di conciliare i diversi ordinamenti degli Stati membri, ma soprattutto di vigilare sulla corruzione e le frodi IVA transfrontaliere che superano i 10 milioni di euro. Un compito ancora più importante, viste le ingenti somme in arrivo dall’Europa con il piano Next Generation EU.

mercoledì 26 maggio 2021

VENEZIA, INCENDIO IN UN NEGOZIO DI MASCHERE IN STRADA NOVA. PAURA, MA NESSUN DANNO A PERSONE ED EDIFICI

Un incendio si è sviluppato questa mattina intorno alle 10.30 in un negozio di maschere e souvenir nei pressi di Santa Sofia, in Strada Nova. A dare l’allarme sono stati i passanti e i gondolieri del vicino stazio che hanno notato il denso fumo nero uscire dal locale e hanno allertato subito le forze dell’ordine.


Due squadre dei vigili del fuoco sono tempestivamente arrivate sul luogo delimitando l’area e domando le fiamme che nel frattempo avevano consumato parte della merce esposta nel negozio, senza per fortuna causare danni a persone e strutture.


Nessun danno nemmeno ai negozi limitrofi che, come nel caso della nota tessitura Benivento, nelle fasi iniziali dell’incendio hanno anche “prestato” i propri estintori nel tentativo di circoscrivere le fiamme, prima che i pompieri usassero una manichetta collegata al vicino idrante in calle de la Pegola.

A causare l’incendio un probabile guasto di natura elettrica, che dovrà essere confermato dall’analisi della scena del sinistro. Sul luogo fino a tarda mattina, oltre ai vigili del fuoco, anche la polizia municipale e una squadra di elettricisti di E-Distribuzione. Molti i curiosi radunatisi intorno al negozio andato a fuoco, mentre i commessi dello shop cercavano di convogliare la merce distrutta in grandi sacchi della spazzatura e nell’aria aleggiava ancora il sentore di bruciato.

martedì 25 maggio 2021

IMPRENDITORE VENEZIANO DETENUTO IN SUDAN: MOZIONE DI TERRA E ACQUA PER LA LIBERTÀ DI MARCO ZENNARO

Ore di apprensione per la sorte di Marco Zennaro, l'imprenditore di Marghera che da 59 giorni è in stato di fermo a Khartoum, la capitale del Sudan, con l'accusa di truffa ai danni di alcune imprese locali. I familiari denunciano le difficili condizioni della detenzione di Marco e temono per la sua incolumità, anche in seguito al ritrovamento del corpo, affogato nel Nilo, del mediatore locale che aveva seguito l’affare.
Zennaro era volato in Sudan per rispondere alle accuse di aver venduto trasformatori elettrici non conformi. Arrivato in Africa, il 46enne ha scoperto che gli accertamenti relativi ai suoi trasformatori erano stati compiuti da un'azienda rivale, ma il mandato d’arresto nei suoi confronti era già stato emesso. Rilasciato una prima volta dopo aver pagato 400mila euro di cauzione, l’imprenditore veneziano è stato nuovamente arrestato dalla polizia all’aeroporto della capitale sudanese.
Dall’ambasciata italiana in Sudan confermano contatti costanti con Zennaro, e visite dei diplomatici almeno due volte la settimana, mentre ieri la viceministra degli Esteri Marina Sereni ha contattato per via telefonica il sottosegretario sudanese agli Esteri: fonti della Farnesina confidano in una rapida soluzione.
Intanto si mobilita anche Venezia: il consigliere della lista Terra e Acqua, Marco Gasparinetti, ha avanzato l'ipotesi di sottoscrivere una mozione unitaria in seno all'assemblea cittadina, che impegni il sindaco e la giunta a sollecitare il governo nazionale, al fine di ottenere l'immediato rilascio del 46enne. «Se lo abbiamo fatto per i pescatori di Mazara del Vallo - sostiene Gasparinetti - credo che a maggior ragione abbiamo titolo per farlo in favore di un concittadino, la cui azienda ha sede a Marghera». Anche Unioncamere Veneto e Federazione Italiana Rugby hanno diffuso un appello per chiedere la liberazione di Marco Zennaro: l'uomo infatti allenava la formazione under 16 del Venezia Rugby.

VACCINAZIONI ANTI COVID, 22MILA LE SOMMINISTRAZIONI EFFETTUATE DAI MEDICI DI BASE NELLA SANITÀ VENEZIANA

Oltre 22mila vaccinazioni effettuate dai medici di base nel territorio dell'ULSS 3 Serenissima. Sono il segno della collaborazione efficace instauratasi nei loro ambulatori e nelle case. «Un successo - commenta il direttore generale Edgardo Contato - destinato a portare frutti ulteriori ora che, con la disponibilità del vaccino mRNA, il Moderna, potranno utilizzarlo anche con gli assistiti al di sotto dei 60 anni». L'operato dei medici di medicina generale ha contribuito al successo complessivo della campagna: nel territorio dell'ULSS 3 Serenissima, mentre gli over 80 vaccinati sono praticamente la totalità, si registrano percentuali altissime anche nelle altre fasce. Tra vaccinati e prenotati, gli over 70 sono quasi all'85%, gli over 60 al 78%, gli over 50 hanno superato il 68%.
Grande soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti dei medici di famiglia, che hanno svolto un lavoro complesso, andando ad intercettare nel modo migliore la richiesta di vaccinazione degli assistiti: i sistemi informatici costruiti ed utilizzati d'intesa con l'ULSS hanno permesso in primo luogo di evitare la ricerca faticosa delle persone non ancora vaccinate, poiché i medici hanno sempre avuto a disposizione una mappa aggiornata; in secondo luogo la possibilità di condividere le agende nel sistema di prenotazione dell'ULSS 3 Serenissima ha fatto sì che fossero direttamente gli utenti a cercare l'appuntamento, individuandolo con facilità tra quelli disponibili dal proprio medico di famiglia. «Abbiamo avuto - spiega il dottor Lamberto Pressato - la chiara sensazione di offrire agli assistiti una grande opportunità di salute, accolta con libertà e soddisfazione». Questa collaborazione segna un passo verso la sanità territoriale del futuro.

lunedì 24 maggio 2021

CAOS VAPORETTI, LETTERA DEI SINDACATI AL PREFETTO: «PROTEGGI CONDUCENTI E MARINAI DALLE AGGRESSIONI»

I sindacati CGIL, CISL e UIL hanno scritto al prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, esprimendo preoccupazione per gli episodi accaduti nei giorni scorsi tra la città storica e le isole della laguna, dove alcuni conducenti e marinai del servizio di trasporto pubblico locale organizzato da ACTV sono stati aggrediti da utenti sfiniti dal ridotto numero delle corse e dai "respingimenti" agli imbarcaderi.
Lo scorso weekend, complice anche il meteo favorevole, Venezia ha ricevuto il ritorno dei turisti, interessati alla Biennale Architettura: «Stiamo assistendo ad aggressioni verbali, e non solo - si legge nel testo - verso i lavoratori, che non hanno scelta in relazione al tentativo di far rispettare le disposizioni legislative e aziendali che regolano il servizio. Le chiediamo di intervenire nei luoghi nevralgici dei flussi di passeggeri, e nei momenti di picco della giornata, nella maniera che riterrà opportuna per evitare che la situazione peggiori ulteriormente.
È inoltre auspicato un intervento per far sì che l'amministrazione comunale di Venezia rinforzi i servizi». Lo stesso prefetto Zappalorto e la Regione Veneto hanno chiesto al governo una deroga alla capienza dimezzata, almeno per quanto riguarda i mezzi acquei: ma dal Ministero dei Trasporti ancora nessuna risposta. Eppure Venezia si avvia a ospitare il salone nautico e il G20 dei ministri dell'Economia.

IN BICICLETTA PER DIRE NO AL GRATTACIELO SETTEN IN VIALE SAN MARCO. IERI PRESIDIO DEI COMITATI DAVANTI AL MUNICIPIO DI MESTRE

Sono accorsi a centinaia ieri mattina, tutti in sella alla propria bicicletta, per dire no al progetto di costruzione del grattacielo Setten in viale San Marco a Mestre. Una pedalata partita proprio dallo spiazzo verde di fronte all’ex cinema San Marco, che il 4 maggio aveva ospitato una nutrita assemblea pubblica per chiarire la posizione dei residenti della zona in merito al piano di “riqualificazione” dell’ex campo di calcio del Real San Marco, sulla cui approvazione il Comune di Venezia sembra voler procedere speditamente.

Il corteo su due ruote di ieri ha circumnavigato, nel rispetto delle norme anti Covid-19, l’area sopra la quale dovrebbe sorgere l’edificio alto 70 metri, con annesso centro commerciale, per poi dirigersi verso il Municipio di Mestre in via Palazzo. «Più verde e meno cemento» chiedono cittadini, associazioni e il comitato di quartiere Viale San Marco, ma soprattutto chiedono che riguardo la riqualificazione dell’area ci sia un percorso partecipato con i residenti, non un progetto «calato dall’alto» e «fuori scala» per la zona.
L’iniziativa domenicale, complice la bella giornata primaverile, ha visto la partecipazione di bambini, famiglie e cittadini di tutte le età, abitanti non solo di viale San Marco, ma residenti nell’intero Comune. Già 1200 le firme raccolte dal Comitato (ne sarebbero bastate 300 per validare la petizione) contro il progetto di costruzione del grattacielo, che la prossima settimana verranno depositate in Comune e vincoleranno il sindaco e l’apposita commissione consiliare a una risposta in merito entro 30 giorni. A breve 20 volontari inizieranno un sondaggio porta a porta tra i residenti di viale San Marco, in nome di quella democrazia partecipativa prevista dal regolamento comunale e che - secondo gli organizzatori - il Comune di Venezia sistematicamente non applica.

domenica 23 maggio 2021

MANIFESTAZIONE A MESTRE CONTRO L'AUMENTO DELLE MORTI NEI LUOGHI DI LAVORO: SINDACATI E POLITICA, «PIÙ FORZA ALLO SPISAL DELL'ULSS»

Ha avuto luogo giovedì mattina, in via Palazzo davanti al Municipio di Mestre, un presidio sindacale della funzione pubblica di CGIL, CISL e UIL, per protestare contro le continue morti nei luoghi di lavoro. L'iniziativa è stata organizzata anche nelle altre province venete e in tutta Italia, unita dal filo della videoconferenza. I primi tre mesi del 2021 hanno visto moltiplicarsi gli infortuni mortali durante lo svolgimento della propria professione: dalle 357 denunce del marzo 2020, queste sono passate a 769 un anno dopo nel Veneziano.

Tutti gli oratori, dai leader sindacali all'assessore Simone Venturini, alla capogruppo del PD Monica Sambo, hanno volto l'attenzione verso il buon funzionamento dello SPISAL all'interno dell'ULSS 3 Serenissima, quale condizione affinché le misure preventive vengano osservate scrupolosamente da aziende e lavoratori. Occorre quindi investire risorse per potenziare lo SPISAL e gli ispettorati del lavoro, comminando in modo tempestivo le giuste sanzioni a chi mostra di non adeguarsi alle regole.

L'emergenza sanitaria in atto l'ultimo anno - sottolineano le organizzazioni sindacali - ha ulteriormente peggiorato la situazione: i giovani sono i più colpiti perché esposti alla precarietà e a una maggiore ricattabilità, spesso mancando di formazione e di una cultura della sicurezza. Inoltre l'aumento dell'età pensionabile rende più rischiosa la condizione di chi non è più in grado di sostenere certi ritmi o compiti faticosi negli ambienti di lavoro, con la conseguenza di una diminuzione dell'attenzione. Bisogna quindi, concludono CGIL, CISL e UIL, intervenire nei processi produttivi per migliorarli a vantaggio del lavoratore.

sabato 22 maggio 2021

LA FONDAZIONE DI VENEZIA VENDE LA SUA SEDE IN RIO NOVO: NON DIVENTERÀ UN ALBERGO (ALMENO QUESTA)

Dopo la Casa dei Tre Oci alla Giudecca, ceduta al Berggruen Institute, un altro immobile della Fondazione di Venezia si avvia a essere venduto. Si tratta della sede istituzionale della Fondazione in rio Novo, nei pressi di piazzale Roma, un palazzo di 3400 metri quadri disposti su 5 piani, collocato in posizione strategica. L’immobile sarà venduto al miglior offerente, con la clausola implicita nel bando che la sede non sarà venduta per essere trasformata in albergo.
All’origine della cessione, la nuova politica di alienazioni perseguita dal presidente della Fondazione Michele Bugliesi, allo scopo di migliorare la situazione patrimoniale dell’istituzione veneziana. In effetti, il "tesoretto" racchiuso in questo edificio -recentemente ristrutturato e facilmente raggiungibile anche dalla terraferma- è stimato valere ben oltre 10 milioni di euro, una cifra che forse si avvicina più a venti.
Il procedimento pare avanzare a marcia serrata, essendo il bando già pubblicato e l’avviso di interesse per raccogliere offerte d’acquisto presenta una scadenza piuttosto ravvicinata, il prossimo 21 giugno. Tempi stretti, i quali lasciano intuire che potrebbero già esserci offerte sul piatto.
Ad esempio, proprio l’Università di Ca’ Foscari (di cui Bugliesi è stato rettore fino a pochi mesi fa) ha appena lanciato una propria manifestazione di interesse per individuare una nuova sede a Venezia, da ricercarsi nelle zone in cui si trova il palazzo in vendita, affacciato sullo stesso canale che costeggia la sede principale dell’Università veneziana. Nel frattempo il quartier generale della Fondazione di Venezia non lascerà la città d’acqua, ma cercherà una sistemazione più piccola e funzionale sempre in laguna.

venerdì 21 maggio 2021

DOMANI APRIRÀ LA BIENNALE ARCHITETTURA, NEL TEMA: “COME VIVREMO INSIEME?”. SARÀ VISITABILE FINO AL 21 NOVEMBRE

La Biennale c’è. Sulle manifestazioni della Fondazione veneziana pesano responsabilità, oneri e onori di motore del rilancio culturale e turistico della città, simbolo degli eventi che preludono alla “riapertura” di Venezia. Un’investitura che La Biennale Architettura, dopo lo slittamento pandemico di un anno, ha accettato di buon grado confermando con decisione la mostra “How will we live together?”, curata dall’architetto libanese Hashim Sarkis, preside della scuola di Architettura del MIT di Boston.
Quella che verrà ufficialmente inaugurata domani sarà un’esposizione forse ridotta nel numero delle partecipazioni nazionali, attenta al rispetto delle misure anti Covid-19, contingentata negli accessi, ma certamente non minore. «Apriamo i Giardini e l’Arsenale - dichiara il presidente della Biennale Roberto Cicutto - con una consapevolezza ancora maggiore di quanto il lavoro della Biennale sia specchio del mondo contemporaneo, che viene qui interpretato e talvolta anticipato dalle scelte dei curatori e di quanti vi partecipano con le proprie opere».
Quantomai profetico il tema a cui la mostra è dedicata: “Come vivremo insieme?”: una riflessione che assume significati ancora più profondi in un mondo post-pandemico, e che il direttore Sarkis riassume nelle particolari attenzioni dedicate da questa edizione ai cambiamenti climatici, alle diseguaglianze sociali, alle migrazioni di massa e alle nuove piattaforme di riconciliazione economica e sociale. La 17. Mostra Internazionale di Architettura avrà luogo dal 22 maggio al 21 novembre, ospitando opere di 112 partecipanti provenienti da 46 Paesi, con 61 partecipazioni nazionali e 17 eventi collaterali organizzati in diverse sedi della città.