venerdì 31 luglio 2020

SILVIA CAVALLARIN CONSIGLIERA DI FIDUCIA PER I LAVORATORI DI VERITAS: UN INCARICO ANNUALE PER CONCILIAZIONE E MEDIAZIONE

L’avvocato Silvia Cavallarin, 44 anni, di Chioggia, è la nuova consigliera di fiducia interna a Veritas. Dal 2017 svolge lo stesso incarico per la Città Metropolitana di Venezia, dove è anche consigliera di parità. L’incarico conferitole da Veritas è annuale, suo compito è la conciliazione e mediazione, valorizzando le competenze dei dipendenti.
La consigliera di fiducia, inoltre, organizzerà progetti per il benessere lavorativo e seminari nei temi del mobbing, discriminazione, molestie e stalking, anche con uno sportello di ascolto. Le iniziative serviranno per monitorare i livelli di stress occupazionale, tutelare la salute psicofisica dei lavoratori e attivare percorsi per migliorare il clima lavorativo e prevenire il conflitto.
Per i propri dipendenti, Veritas ha messo a punto un pacchetto di iniziative per armonizzare i tempi di vita con quelli del lavoro, che tra l’altro prevede orari personalizzati o flessibili, agevolazioni per il part time, smart working (durante l’emergenza Covid circa 600 persone hanno utilizzato questa formula) e telelavoro. A queste, si aggiungono le possibilità offerte dal welfare aziendale e la banca del tempo solidale.

giovedì 30 luglio 2020

IL DIRETTORE GENERALE DELL'ULSS 3 DAL BEN PREMIATO DAGLI ATLETI PARALIMPICI PER IL SOSTEGNO ALL'INCLUSIONE SOCIALE

Visita con sorpresa, nella tarda mattinata di mercoledì, per il direttore generale dell’ULSS 3 Serenissima Giuseppe dal Ben, agli impianti della Polisportiva Terraglio di Mestre, dov'era stato invitato dal direttivo della società presieduta da Davide Giorgi e dal delegato per la provincia di Venezia del CIP Sauro Corò, con l’intenzione di ringraziarlo, sia personalmente sia quale direttore dell'ULSS, per il percorso fin qui condiviso nell’ambito del suo mandato a sostegno del movimento paralimpico del territorio.
Erano presenti per la Polisportiva Terraglio una delegazione dei Black Lions Venezia, campioni d’Italia in carica di powerchair hockey, capitanati dall’azzurro Ion Jignea, lo scalatore estremo Moreno Pesce, il campione di nuoto Christian Clemente ed un gruppo di dirigenti ed operatori attualmente impegnati nei camp estivi, da quest’anno titolati Educamp CONI per l’alto valore educativo e di promozione dei valori sportivi.
Clou del piccolo evento, la consegna a sorpresa di una targa da parte del gruppo di atleti presenti al dottor Dal Ben. Nel testo della targa, letto dal capitano dei Black Lions Ion Jignea, la motivazione del presente che non ha mancato di emozionare il direttore: «Per aver saputo cogliere nel corso del suo mandato i temi offerti dalle realtà associative del territorio, riguardo lo sport quale fondamentale leva inclusiva e valoriale, contribuendo fattivamente allo sviluppo del progetto 3S – Sport, Sociale, Sanitario - per una innovativa modalità di presa in carico delle persone con disabilità».
Ha commentato il presidente Davide Giorgi: «L'effettiva inclusione sociale, anche e soprattutto attraverso lo strumento dello sport e dell’attività motoria, non può che passare attraverso un’alleanza sempre più stretta tra le istituzioni pubbliche e le associazioni del territorio. Trovare però una sponda così ricettiva a questi stimoli innovativi, spesso non di immediata comprensione o di facile attuazione, non è affatto scontato. E quando ciò accade, come nel caso dell’AULSS 3 grazie all’indirizzo del dottor Dal Ben, i risultati arrivano e gratificano il lavoro e la perseveranza di chi vi è coinvolto, spingendo ad un continuo miglioramento».
Il direttore generale si è intrattenuto con i giovani atleti presenti, chiedendo delle loro imprese sportive e di come l’attività svolta in questo ambito sia diventata motivo di impegno e di soddisfazione. «Realtà come questa, e persone come voi – ha detto Dal Ben ringraziando a sua volta tutti per il lavoro svolto – sono di esempio per tutti. Vi contraddistinguono costanza nell’impegno, fatica sorridente, sana competizione che non diventa mai più importante del reciproco rispetto; e in questo modo ricordate che è proprio così che la vita andrebbe affrontata. Sono certo che state trovando anche in questa fase particolare, che fa seguito alla lunga e grave emergenza del Covid-19, le modalità con cui riprendere e proseguire sia la vostra attività, sia il vostro concreto esempio di integrazione e di socializzazione. E in questo vostro impegno, per quanto le compete e secondo le modalità che le sono consentite, l’ULSS 3 Serenissima continuerà ad esservi vicina».

mercoledì 29 luglio 2020

PORTI, NEL PRIMO SEMESTRE DELL'ANNO VENEZIA PERDE IL 12% E CHIOGGIA 26% A CAUSA DEL COVID. TENGONO I TRAFFICI SIDERURGICI

Drastico calo dei traffici ai porti di Venezia e Chioggia nel primo semestre del 2020, come era logico prevedere. La movimentazione delle merci nello scalo principale avverte una discesa del 12.4% rispetto al primo semestre di un anno fa, e non arrivano più le crociere (-99%).
Tiene botta invece la siderurgia, che praticamente perde solo il carico di una nave rispetto al 2019. Il porto di Chioggia invece vede diminuire del 27% i propri traffici, attestandosi a 471mila tonnellate: la perdita riguarda soprattutto il settore general cargo.

GRAN CALDO, LA REGIONE DICHIARA L'ALLARME CLIMATICO PER DISAGIO FISICO IN TUTTA LA REGIONE OGGI, DOMANI E VENERDÌ

La Regione del Veneto ha dichiarato lo stato di allarme climatico per disagio fisico dovuto alle alte temperature per la giornata di oggi, domani e venerdì nelle zone costiera, pianeggiante e pedemontana (venerdì anche in montagna). Le previsioni dell'ARPAV infatti, espresse ieri, segnalano un sensibile inasprimento del caldo e dell'afa. Per segnalazioni di carattere sociosanitario è attivo il numero verde 800 462 340, mentre per la Protezione Civile è possibile contattare il numero verde 800 990 009.

martedì 28 luglio 2020

DENTRO I SEGRETI E I NUMERI DELLA "CONTROL ROOM" ANTI COVID-19 A MESTRE

In piazzale Giustiniani, a Mestre, opera un nucleo "silente" anti Covid-19, gestito dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, che mappa i veneziani venuti a contatto con qualsiasi persona risultata positiva al Coronavirus. Una control room che al culmine dell’emergenza è diventata il braccio destro dell’unità di crisi, la cabina di regia dell’ULSS 3 Serenissima nel contrasto al virus.
In una sala del dipartimento di Prevenzione, sei professionisti tra medici e sanitari guidati dal direttore Vittorio Selle ogni giorno trattano via telefono una media di 150 persone: sono i “contatti”, cioè quei soggetti che gravitano attorno ai pazienti positivi. Dalla control room li cercano, li tracciano e li tamponano, pronti a intervenire all'insorgenza dei primi sintomi.
Sono 1956 i casi positivi emersi, quasi 5mila i contatti dei positivi raggiunti, di cui attualmente restano in sorveglianza attiva 180 utenti. E poi altri 1608 viaggiatori al rientro in Italia presi in carico a vario titolo, di cui 140 ad oggi sotto sorveglianza attiva. Anche a Dolo sta per nascere una stanza gemella, con altri sei professionisti e quattro operatori di sorveglianza telefonica.
Al culmine dell’emergenza gli operatori della control room sono lievitati a 35: «Anche qui - dice il direttore generale dell'ULSS, Giuseppe dal Ben - stiamo contrastando il Covid-19, e anche qui ci stiamo difendendo mettendo in campo ogni energia e ogni professionalità a disposizione. In questo momento nell'ULSS ci sono 36 casi positivi e 232 persone in isolamento. Stiamo aggredendo i focolai nell’immediato».
E niente, a emergenza sopita, verrà smantellato: «Questa cabina resta - spiega il dottor Selle - e sarà sempre più strutturata. Lavoriamo già con strumentazioni d’avanguardia e presto vorremmo collegarci anche con eventuali iniziative nazionali di monitoraggio tecnologico della cittadinanza. Bisogna abituarsi all’idea che questo virus possa tornare, e che in futuro possano svilupparsi epidemie di altro tipo».
Tra le dotazioni in crescita, l’ultimo arrivo è stato appeso alle pareti: nella sala di comando è appena comparsa una grossa lavagna luminosa con sistema di biosorveglianza georeferenziata. Per favorire una visione d’insieme e tenere sempre sotto controllo eventuali recrudescenze o nuove epidemie, nei pannelli interattivi ora si illuminano i cluster e i casi singoli in tempo reale, appena il tampone viene validato.
Lo stesso controllo è avvenuto con le case di riposo: nella fase acuta la supervisione ha contato una media di 607 telefonate al mese per verificare lo stato di salute degli operatori positivi, che sono da aggiungere a tutte le altre telefonate fatte anche ai 1106 contatti stretti degli operatori risultati infetti. In questi mesi la control room ha anche monitorato giornalmente 1173 ospiti delle case di riposo.

CINGHIATE IN PIENO GIORNO TRA MAGHREBINI IN VIA CAPPUCCINA A MESTRE, RIPRESE DALLE TELECAMERE DEL NETWORK AZZURRA

Per un caso fortuito, ieri attorno alle ore 14 le telecamere del network Azzurra sono riuscite a intercettare, in via Cappuccina a Mestre non distante dalla stazione ferroviaria, quattro giovani di origine maghrebina che stavano litigando per strada, in pieno giorno e sotto gli occhi di tutti, forse per questioni legate al controllo del territorio.

Ad un certo punto sono comparse quelle che appaiono con ogni probabilità cinture, scagliate da due dei contendenti contro l'altro: per fortuna uno dei quattro, l'individuo che si vede in canotta rossa da basket, è riuscito a fare da paciere o quantomeno a far terminare le cinghiate, prima che a due a due gli uomini si dileguassero in direzioni opposte, imprecando.
Solo un episodio che la dice lunga di quanto l'area tra via Cappuccina, la stazione e via Ca' Marcello siano spesso preda di episodi del genere, nonostante la riqualificazione urbana che ha portato all'apertura di alberghi e ostelli.

lunedì 27 luglio 2020

ECCO I NOVE CANDIDATI DEL PARTITO DEMOCRATICO METROPOLITANO DI VENEZIA IN CORSA PER IL CONSIGLIO REGIONALE

Sono stati presentati ieri mattina al dopolavoro ferroviario di via Sernaglia a Mestre i nove candidati del Partito Democratico metropolitano alla carica di consigliere regionale, in gioco alle elezioni del prossimo 20 e 21 settembre.

la playlist video degli interventi:


Il segretario federale Valerio Favaron ha passato dapprima la parola al candidato sindaco di Venezia, Pier Paolo Baretta, poi ai nove esponenti in lista: l'uscente Francesca Zottis, Stefano Barbieri, Gabriele Bolzoni, Gianna Manente, Jonatan Montanariello, Giovanni Pelizzato, Mariangela Rossini, Alessandra Taverna, Marco Terenzi.

sabato 25 luglio 2020

IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE TROVA INECCEPIBILE IL BILANCIO DELL'AUTORITÀ PORTUALE: UN PUNTO A FAVORE DI MUSOLINO

L'Autorità Portuale di Sistema per l'Adriatico settentrionale, in capo al presidente Pino Musolino, segna un importante argomento a proprio favore nella disputa che ha visto i consiglieri del comitato di gestione Giri e Campitelli, rispettivamente scelto dalla Città Metropolitana di Venezia e dalla Regione Veneto, negare l'approvazione del bilancio consuntivo 2019 per dubbi relativi alla convenzione con un'impresa del gruppo Mantovani. La direzione generale del Ministero per le Infrastrutture, infatti, ha riscontrato ineccepibile il bilancio in questione, non ravvisando alcuna irregolarità.
«Conclusioni lampanti», secondo lo stesso presidente, che non intende commentare oltre fino al termine della vicenda. Il capo di gabinetto del Ministero ha anche suggerito al presidente Musolino di riconvocare l'ennesima riunione del comitato, allo scopo di approvare il documento contabile definitivo. Qualora i delegati della Città Metropolitana e della Regione insistessero con l'ostruzionismo, il governo potrebbe anche commissariare l'ente e affidarne l'incarico allo stesso Musolino, che si troverebbe così a disporre di ulteriori poteri monocratici fino alla scadenza del mandato.

giovedì 23 luglio 2020

ISPEZIONI DELLO SPISAL NELLE IMPRESE METROPOLITANE, SOLO L'1% NON ERA IN REGOLA CON LE NORME ANTI COVID

Il Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPISAL), l’ente dell’ULSS 3 Serenissima preposto alla sicurezza negli ambienti di lavoro, verifica costantemente il rispetto delle regole imposte dal contrasto al Coronavirus nei luoghi di lavoro. Il piano SPISAL dell’ULSS 3 monitora i luoghi in cui sono riprese le attività produttive dal 16 marzo: da quando il piano è attivo, sono ben 1871 le aziende verificate quanto alle condizioni in cui si trovano a lavorare i quasi sessantamila dipendenti.
«Guardia alta, in una fase di incertezza: lo SPISAL – sottolinea il direttore generale, Giuseppe dal Ben – sta costantemente verificando, con ispezioni mirate entro aziende sia pubbliche che private, che siano attive tutte le buone pratiche per permettere a chi lavora di farlo in sicurezza. Il bilancio è positivo, e certifica che la collaborazione tra l’ULSS 3 e la produzione può portare a situazioni fin qui virtuose, a garanzia di tutto il territorio e di tutti i cittadini».
Lo SPISAL si è mosso in primo luogo con l’intento di sostenere le imprese nella fondamentale necessità di introdurre nuove modalità negli ambienti di lavoro: «Mentre le attività riprendevano con l'epidemia ancora in corso – sottolinea il direttore generale – era in primo luogo necessario spiegare in quale modo si poteva continuare a lavorare pur in presenza del pericolo del contagio: lo SPISAL ha quindi fornito ad ogni azienda, anche a quelle direttamente sottoposte a verifica, tutte le indicazioni operative quanto alle misure di prevenzione che era necessario attuare».
Le 1871 ispezioni effettuate hanno avuto anche l’intento di verificare l’attuazione di queste misure, e di sanzionare chi non le avesse adottate in pieno. Da questo punto di vista, la situazione - prosegue Dal Ben - «fa onore alle imprese: su 1861, solamente 18 sono state le verifiche che si sono concluse con un rapporto che evidenziava inosservanze delle regole; in 978 casi lo SPISAL ha invece indicato all’azienda ispezionata una o più azioni migliorative nelle misure di contrasto al contagio».
Conclude il direttore dello SPISAL, dottor Teresio Marchì: «Il Servizio, nel corso delle ispezioni, verifica il rispetto delle norme vigenti secondo ogni aspetto. Controlla quanto accade nelle aziende quanto all’igiene delle mani, all’igiene respiratoria, alla distanza tra i lavoratori; verifica che siano presenti opuscoli e segnali di contrasto al contagio; suggerisce e chiede il rispetto delle migliori misure organizzative quanto alla regolamentazione dell’accesso agli spazi comuni, all'igienizzazione degli spogliatoi, alla pianificazione di orari di ingresso e uscita scaglionati, alla sospensione di viaggi di lavoro, alle modalità più idonee di accesso dei fornitori».

mercoledì 22 luglio 2020

METEO: STATO DI ATTENZIONE PER TEMPORALI IN TUTTO IL VENETO, NELL'INTERA GIORNATA DI GIOVEDÌ 23

Il centro funzionale decentrato della Protezione Civile regionale ha dichiarato lo stato di attenzione (allerta gialla) per criticità idrogeologica in tutto il territorio regionale dalle ore 14 di oggi fino alla mezzanotte di domani. Le previsioni indicano infatti, dalle ore centrali, l'aumento dell'instabilità e della probabilità di rovesci e temporali da locali a sparsi, inizialmente sulle zone montane e pedemontane, in successiva parziale estensione al resto della pianura, specie in serata e fino alle prime ore di giovedì. Non si escludono locali fenomeni temporaleschi intensi.

martedì 21 luglio 2020

COVID, CONTAGI SOTTO CONTROLLO NELL'ULSS 3. DODICI SU 18 SONO IMPORTATI, SOLO TRE I RICOVERI A DOLO. TAMPONI PER LE BADANTI

Nell’ULSS 3 Serenissima i casi positivi al Coronavirus, ad oggi, sono 18. Si tratta, in percentuale, di 0.3 persone positive ogni 10mila abitanti. Di questi 18 soggetti positivi, quelli collegati a casi importati sono 12, 6 invece sono i casi che si sviluppati qui; 8 delle persone positive sono italiane e 10 invece sono straniere. Gli isolati attualmente sono 196, i ricoverati 3: tutti in reparto a Dolo e nessuno nei reparti di Terapie Intensiva, svuotate di pazienti positivi al virus dal 31 maggio.
È la fotografia odierna del Covid-19 presentata dal direttore generale dell’ULSS veneziana, Giuseppe dal Ben, nel corso della conferenza stampa avvenuta questa mattina: «Quelli che io chiamo gli "indicatori di cantiere", cioè i positivi, i ricoverati e i pazienti in terapia intensiva, i tre parametri che fanno capire l’andamento dell’epidemia sul campo, danno l’idea reale di come sia la situazione. Al momento è sotto controllo. I casi positivi sono limitati e per la maggior parte sono contatti di altri positivi emersi in altre province. Ma è una situazione che va messa sotto attenzione. Vogliamo intervenire subito sui focolai, per circoscriverli e spegnerli immediatamente».
Dall’inizio dell’epidemia ad ora il totale dei casi all’interno dell’ULSS 3 è arrivato a 1931. I decessi sono stati 253, il 13%, e i guariti 1660, ovvero l’86%. «Ci stiamo preparando per l’autunno - continua Dal Ben - che è ipotizzato come periodo di ritorno importante del virus, con un piano di sanità pubblica. Siamo già pronti con le strutture. Ora siamo in una fase di convivenza con il virus: è presente, circola. Teniamo monitorate le strutture sanitarie e sociosanitarie, con particolare riguardo alle case di riposo (che al momento registrano zero contagi, sia tra gli ospiti che tra gli operatori). Vogliamo poi fare la nostra parte anche con le comunità straniere presenti nel territorio per la gestione ottimale dell’epidemia».
L’ULSS 3 ha così lanciato un progetto che invita le badanti a presentarsi, anche senza appuntamento, al dipartimento di Prevenzione in piazzale Giustiniani a Mestre, per effettuare il tampone. «Vogliamo assicurare a chi è assistito da queste persone la massima sicurezza, con un test ad accesso libero che si può fare da lunedì a venerdì, dalle ore 11 alle 12, e lunedì anche nel pomeriggio, dalle 14 alle 15. Accettiamo qualsiasi tipo di collaboratrice o collaboratore per anziani, soprattutto in questa fase di rientri notevoli dall'Est Europa».

domenica 19 luglio 2020

LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA TRE QUINTALI DI PRODOTTO ITTICO NON TRACCIATO

Nell’ambito dei controlli relativi alla filiera della pesca, la Guardia Costiera del Veneto ha coordinato un’operazione complessa, terminata mercoledì scorso 15 luglio, che ha visto l’impiego di 50 uomini e donne del Corpo, di 5 motovedette e un elicottero della Base Aeromobili di Pescara. In particolare, l’attività è stata mirata al controllo di ristoranti e supermercati della grande distribuzione organizzata, nonché alla verifica del rispetto delle distanze di almeno 3 miglia dalla costa, a cui possono operare i pescherecci a strascico.
Le irregolarità riscontrate hanno portato ad elevare complessivamente sanzioni per 21mila e 500 euro, e al sequestro di circa 3 quintali di prodotto ittico non tracciato. Quest’operazione si inserisce tra le attività di vigilanza della filiera ittica svolte dalla Guardia Costiera a tutela del consumatore, dell’ambiente marino e degli operatori rispettosi delle norme di settore.

MINORE POSITIVO AL VIRUS NELLA QUESTURA DI MARGHERA, IL DEPUTATO BAZZARO PRESENTA INTERROGAZIONE ALLA MINISTRA DELL'INTERNO

Ha fatto scalpore, lo scorso giovedì, la notizia di un minore straniero che si era presentato agli uffici della Questura di Marghera nonostante, in seguito, fosse venuto a conoscenza della sua positività al Coronavirus. In tale occasione, il sindacato FSP della Polizia di Stato aveva scritto al Questore lamentando l'esposizione degli agenti anche a questi fattori di rischio.
La vicenda è approdata anche in Parlamento, dove il deputato Alex Bazzaro (Lega) venerdì mattina ha presentato un'interrogazione urgente alla ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, per chiedere «se ritenga di adottare iniziative al fine di far rispettare tutti i protocolli sanitari validi sul territorio nazionale anche nelle Questure, allo scopo di garantire la salute delle forze di polizia che sono impegnate in prima linea nel territorio per la difesa dell'ordine e della sicurezza pubblica, e che già si trovano costrette a lavorare in situazioni di estrema precarietà a causa della mancanza di uomini, mezzi e strumenti adeguati alle esigenze che il loro lavoro richiede».

sabato 18 luglio 2020

ELEZIONI REGIONALI, A MESTRE PRESENTATA LA LISTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE: «CAPPELLETTI PRESIDENTE, GLI ULTIMI DIVENTANO PRIMI»

Per il Movimento 5 Stelle, stamane all'hotel Plaza di Mestre, è il giorno della presentazione di Enrico Cappelletti, candidato a presiedere la giunta veneta nelle prossime elezioni regionali del 20 e 21 settembre. Per sostenerlo sono accorsi il ministro Federico d'Incà, le senatrici Laura Bottici e Orietta Vanin, il deputato Alvise Maniero e la lista di sette candidati al prossimo consiglio regionale.

Nel suo discorso, Cappelletti ha fatto riferimento alla gestione della sanità e del trasporto pubblico locale quali presupposti per un Veneto diverso dagli ultimi 25 anni: «Al momento dell’entrata di Zaia in Regione - ha sostenuto il candidato - i posti letto negli ospedali pubblici erano il 25% in più rispetto a oggi.

Ma l’attuale amministrazione ha preferito concentrarsi sulla realizzazione di grandi opere come la Pedemontana, risultata uno spreco di 11 miliardi che peserà sui cittadini e gli automobilisti per i prossimi quarant'anni. Equivale a 50 ospedali di grandi dimensioni che non verranno mai realizzati».

Tra le papabili consigliere, Elena La Rocca che dall'esperienza in Comune a Venezia ha tratto l'indicazione di impegnarsi per l'arte e lo spettacolo come veicoli di economia, oltre che al rilancio della canapa industriale, mentre l'uscente Erika Baldin chiede la riconferma sulla scorta delle tante battaglie portate avanti in questi cinque anni nei settori ambientale, sanitario e urbanistico.

«Spiace dover constatare - ha aggiunto la consigliera regionale chioggiotta - che già martedì terminerà il breve lavoro della commissione che doveva investigare cos'è successo alle residenze per anziani durante il Covid. Assicuro che se sarò eletta farò riaprire la commissione per fare piena luce».

venerdì 17 luglio 2020

RACCOLTA DIFFERENZIATA, LE CITTÀ DI VERITAS OLTRE IL 73.5%: CONA E MIRA TRA I COMUNI PIÙ VIRTUOSI, MA SI PUÒ ANCORA MIGLIORARE

Il gruppo Veritas ha fornito gli ultimi dati relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti nel primo semestre del 2020, all'interno dei 44 Comuni del Veneziano gestiti dalla società multiutility. La media è del 73.57%, con l'82% dei materiali raccolti effettivamente poi riciclati: il resto (15%) è recupero energetico dal css prodotto a Fusina dal trattamento del rifiuto secco residuo, oltre al 3% che va conferito in discarica. La media nazionale per quest'ultimo aspetto si aggira attorno al 50%.
Il Comune più virtuoso si rivela Fossalta di Piave con il 90.73%, seguita da Ceggia con l'89.79%, Cona (87.28%), Mira (86.5%) e San Donà di Piave (86.26%). Sono 13 Comuni a superare l’80%: la stessa Venezia, per il terzo anno consecutivo, è stata dichiarata da ISPRA la prima Città Metropolitana e il primo grande Comune d’Italia per raccolta differenziata.
Buone notizie arrivano anche dai dati sulla tracciabilità delle filiere, che Veritas certifica, attraverso un ente terzo, fin dal 2014. È stato avviato a recupero il 95% della carta e del cartone raccolto in maniera differenziata, il 79% del vetro, il 92% della plastica, il 95% dei metalli, il 67% del secco residuo, mentre il 98% del legno è diventato pannello truciolare per l’industria del mobile. Per quanto riguarda, invece, le frazioni umide, il 35% del verde e ramaglie e l’11% dell’organico sono stati trasformati in compost e da quest’ultimo è stato ricavato biogas per oltre 17mila MWhp di energia.
Tuttavia, nelle raccolte resta ancora molto alta la quantità di scarti e materiali differenziabili: dal migliaio di analisi merceologiche effettuate da Veritas risulta infatti che circa la metà del rifiuto secco è composto da materiale ancora riciclabile che, comunque, i successivi trattamenti meccanici riescono a separare e ad avviare al recupero. Inoltre, il 6% della carta, il 18% di vetro, plastica e lattine, l’8% di plastica e lattine, il 14% della plastica e il 3% del rifiuto organico sono frazioni estranee, quindi scarti ed errori, che non possono essere riciclate. Serve dunque uno sforzo aggiuntivo da parte di tutti per separare meglio i rifiuti, facendo crescere la percentuale di raccolta differenziata e diminuire la quantità di secco residuo.
Tuttavia, nonostante le alte percentuali di differenziata, la recessione che sta colpendo i mercati mondiali e il crollo del prezzo di alcuni materiali (carta e plastica su tutti) non permettono di alleggerire il costo del servizio, quindi le bollette dei rifiuti a carico dei cittadini. Per contenere i costi è quindi più che mai importante (anzi, essenziale) svolgere bene la differenziata, dividendo con cura i materiali ed eliminando gli scarti, in modo da ridurre la quantità di rifiuto secco. Inoltre, è importante evitare di abbandonare in strada o nell’ambiente rifiuti e materiali ingombranti, il cui recupero comporta costi aggiuntivi a carico della collettività e non degli incivili e maleducati autori di questi gesti.

giovedì 16 luglio 2020

ZAIA: «IN VENETO LE REGOLE DI SALUTE PUBBLICA VENGONO AGGIRATE DA PERSONE INFETTE. URGENTE IL LORO FERMO PER LEGGE»

Il presidente della giunta regionale Luca Zaia inasprisce i toni riguardo la "rimonta" del Coronavirus registrata in questi giorni. «Sta succedendo quello che si sperava non accadesse - commenta - ma che avevamo a più riprese paventato potesse essere un grave pericolo: i cittadini stranieri rappresentano il focolaio più grande registrato in Veneto dalla fine del lockdown, con decine di positivi e numeri che possono ancora crescere. In questa situazione già preoccupante, si verificano poi gravissime illegalità, ovvero positivi asintomatici che si rendono irreperibili ai controlli e in alcune occasioni arrivano a rifiutare le cure che vengono loro offerte, o a violare l’isolamento fiduciario. Vanno assolutamente fermati».
Il presidente del Veneto si chiede ad esempio quali test vengano praticati: «Di qualsiasi nazionalità siano, quale che sia il mezzo di trasporto utilizzato, da qualsiasi area provengano - prosegue Zaia - mi chiedo come mai non si provveda immediatamente al controllo e, se necessario, al fermo alla frontiera di queste persone, utilizzando le leggi vigenti o, qualora indispensabile, approvando con assoluta urgenza norme specifiche. Esiste un piano di sanità pubblica che va fatto rispettare ad ogni costo, nell’interesse delle stesse persone infette e dell’intera comunità civile, perché se c’è un modo per far tornare il Covid-19 è proprio quello di permettere ai positivi di girare indisturbati, mentre invece vanno fermati»

MINORE ACCEDE AGLI UFFICI DELLA QUESTURA, MA SCOPRE DI ESSERE POSITIVO: A RISCHIO 30 AGENTI E TUTTI I CONTATTI SUCCESSIVI

Un minore di nazionalità kosovara è stato riscontrato positivo al Coronavirus nella terraferma veneziana. Le analisi hanno dato esito positivo ieri mattina, a cinque giorni di distanza da quando il ragazzo si era presentato all'ufficio immigrazione della Questura di Marghera, dove è entrato potenzialmente in contatto con circa venti o trenta agenti: ai poliziotti la positività del giovane è stata comunicata solo dopo che quest'ultimo aveva avvertito un malessere ed è stato condotto all'ospedale.
La situazione è stata notificata dal sindacato FSP della Polizia di Stato in una lettera aperta al Questore, Maurizio Masciopinto, nella quale la segreteria provinciale della sigla sindacale racconta i fatti per come si sono svolti. Il giovane non parlava italiano, nessuno era in grado di comprenderlo, e nel mentre ha avuto contatti con il personale di vigilanza, con due interpreti di altre lingue, con il personale dell'ufficio stranieri, in sala d'attesa dove sostavano molte altre persone. Quindi all'ufficio anticrimine e minori, alla Polizia Scientifica per la fotosegnalazione, infine in una volante che ha accompagnato il ragazzo negli uffici comunali e in un centro di accoglienza.
«Con quante persone, anche nei giorni successivi, costui è entrato in contatto prima di risultare ufficialmente positivo?», si chiede il segretario Mauro Armelao nel testo. Che continua così: «È stato fatto di tutto per prevenire e porre il personale e i cittadini in sicurezza? Se per entrare in qualsiasi ufficio viene misurata la febbre a tutti, negli uffici più esposti e affollati della Questura ben che vada si raccomanda la mascherina».
Il sindacato non usa mezzi termini per definire «criminale» lo ststo di cose, e polemizza con il Questore Masciopinto: «A noi non interessa - prosegue FSP - la festicciola di ringraziamento snobbata dal personale non coinvolto nelle foto e nei video mirabolanti, interessa invece (e dovrebbe interessare prima di tutto a lei, Questore) che tutti gli operatori di polizia siano tutelati nella salute, che non imperi la disattenzione, che non si giochi a Risiko con le donne e gli uomini della Polizia di Stato, applicando anzi quanto le norme impongono. Come si sentirebbe, dottor Masciopinto, se per caso fosse uno degli agenti entrati in contatto con questo giovane positivo? Dovremmo essere i primi a dare sicurezza, e invece siamo talmente sprovveduti che praticamente diventiamo responsabili. È una vergogna, ma non finisce qui».

mercoledì 15 luglio 2020

VERITAS, CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CONFERMATO. IL FATTURATO AMMONTA A 369 MILIONI

L’assemblea ordinaria dei soci di Veritas ha rinnovato il mandato al consiglio di amministrazion, che rimane dunque composto dal presidente Vladimiro Agostini e dai consiglieri Marco Bordignon, Sara da Lio, Gianni dalla Mora, Francesca de Nardi, Pier Giorgio Ometto, Roberto Panciera, Samuela Zennaro. L’unico nuovo ingresso è quello di Michele Marangon, che sostituisce l’uscente Ivano Cavallin, destinato ad altro incarico dall’amministrazione comunale di San Donà di Piave.
Il consiglio di amministrazione di Veritas dura in carica tre anni e assume le decisioni più rilevanti per i servizi pubblici locali di cui è affidataria, attraverso il comitato di controllo analogo, costituito da tutti i sindaci e gli assessori delegati dei 51 Comuni soci (i 44 della Città Metropolitana di Venezia e 7 della provincia di Treviso).
Il territorio gestito si estende per 2650 km quadrati, serve 930mila abitanti e conta 50 milioni di presenze turistiche. Veritas, una delle maggiori società multiutility d'Italia, cura il ciclo dei rifiuti e l'igiene urbana, il servizio idrico integrato e alcuni servizi pubblici locali, tra cui la gestione di 30 cimiteri nei Comuni (anche in quello di Venezia) e degli impianti di cremazione.
Al 31 dicembre 2019, il fatturato dell'impresa ammontava a 369 milioni, con 2800 dipendenti. La raccolta dei rifiuti è di 458mila tonnellate, la differenziata 319mila tonnellate pari al 70.8%. L'acquedotto civile ha fatturato 76 milioni di metri cubi d'acqua, trattando 95 milioni di metri cubi di acque reflue. La rete idrica si estende per 5343 km, quella fognaria per 2791 km.