martedì 26 gennaio 2021

DISDETTI ACCORDI INTEGRATIVI PER IL PERSONALE DI AVM/ACTV, MONTANARIELLO E ZOTTIS: «DECISIONE GRAVISSIMA»

I consiglieri regionali Jonatan Montanariello e Francesca Zottis stigmatizzano la decisione di AVM Holding di disdire tutti gli accordi integrativi di secondo livello per i lavoratori dipendenti. «È gravissima, perché mette tutti i lavoratori del gruppo (che comprende ACTV e Vela) in pesanti difficoltà economiche, in questo tempo segnato già da pesanti disagi sociali.
Non si capisce - continuano i due esponenti dell'opposizione - perché la dirigenza che gestisce una realtà di cruciale importanza nel panorama del trasporto pubblico locale veneto operi una scelta che non trova precedenti a livello regionale. La crisi del turismo a Venezia e gli eventi calamitosi legati all'acqua alta, benché di portata drammatica, non giustificano questa svolta. Soprattutto perché in questi mesi non sono mancati gli aiuti economici di fonte nazionale ed europei. Vanno dunque valutate fino in fondo, facendo piena chiarezza, le logiche che hanno portato a questo esito allarmante».
Montanariello e Zottis chiedono la convocazione urgente di un tavolo di confronto regionale, per approfondire la situazione e per intervenire concretamente al fine di scongiurare un taglio sciagurato. Le responsabilità della Regione Veneto nel non garantire stanziamenti propri a favore del trasporto pubblico locale (che da lungo tempo denunciamo) vanno ora e definitivamente sanate con un finanziamento straordinario, in grado di garantire ai lavoratori un livello salariale adeguato. La vicenda di queste ore dimostra che il trasporto pubblico va garantito a priori, al netto del turismo».

4 commenti:

  1. MA CHE CAVOLO VOGLIONO I DIPENDENTI ACTV?
    Dovrebbero vedere anche loro che i bus viaggiano semivuoti, che i vaporetti non hanno più turisti da un pezzo, che parecchi dipendenti sono stati messi in cassa integrazione.
    E questi, oltre ad usufruire di un a paga fissa, al contrario di chi nel privato deve chiudere (vedi alberghi, ristoranti, bar, botteghe) pretendono anche una parte integrativa per il loro salario.
    Non si rendono conto che il bilancio di actv è di un rosso impressionante, ma si sa, quando a decidere erano sempre i sindacati, ora gli stessi hanno una controparte con le tasche vuote. Ingordi fino all’ultimo …..e gli altri si arrangino.

    RispondiElimina
  2. MA CHE CAVOLO VOGLIONO I DIPENDENTI ACTV?
    Dovrebbero vedere anche loro che i bus viaggiano semivuoti, che i vaporetti non hanno più turisti da un pezzo, che parecchi dipendenti sono stati messi in cassa integrazione.
    E questi, oltre ad usufruire di un a paga fissa, al contrario di chi nel privato deve chiudere (vedi alberghi, ristoranti, bar, botteghe) pretendono anche una parte integrativa per il loro salario.
    Non si rendono conto che il bilancio di actv è di un rosso impressionante, ma si sa, quando a decidere erano sempre i sindacati, ora gli stessi hanno una controparte con le tasche vuote. Ingordi fino all’ultimo …..e gli altri si arrangino.

    RispondiElimina
  3. Scommetto che comincerai a lagnarti quando non ci saranno più bus o vaporetti alla domenica o durante i festivi e tu dovrai andare a lavoro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La paga integrativa c’è quando si raggiungono determinati risultati che portano più incassi per l’azienda. Mettitelo in testa e fai girare i pochi neuroni che ti restano.

      Elimina