martedì 30 novembre 2021

IL DG CONTATO: DA QUI A NATALE IMPEGNAMO CONTRO IL COVID OGNI RISORSA DISPONIBILE

Il Direttore Generale della ULSS 3 Serenissima, Edgardo Contato, ha affermato che serve ancora una volta il massimo impegno da parte degli operatori sanitari per l’attuale campagna vaccinale, rinnovando gli sforzi fatti fino ad ora. Nelle prossime settimane l’impegno di chiunque lavori e sia attivo in campo sanitario deve essere rivolto alla campagna contro il virus. 

Si tratta della priorità di cui c’è necessità in questo momento e per il mese entrante, in modo che si arrivi a Natale avendo superato  questa nuova ondata, nello stesso modo in cui sono state affrontate le precedenti.

Lo sforzo deve interessare gli operatori ospedalieri e coloro che lavorano in ambito sanitario coinvolgendo però anche medici di base, pediatri, farmacie e i privati accreditati per “offrire alla popolazione il servizio più efficace e per ricostruire al più presto le condizioni di salute pubblica a cui non possiamo rinunciare"




 

MALAVITA ORGANIZZATA NEL VENETO PER IL PD È EMERGENZA

La notte scorsa un blitz dei Carabinieri del ROS, Raggruppamento Operativo Speciale, ha permesso la cattura di 39 persone a Venezia oltre che a Padova, Treviso e Rovigo. Tra questi c’erano ex componenti della Banda del Brenta che stavano cercando di ricostruire il gruppo a suo tempo capeggiato da Felice Maniero, utilizzando metodi mafiosi in modo da poter riprendere in mano il controllo del territorio. 

L’operazione, seguita ad indagini durate un’arco di una decina d’anni, è stata coordinata dalla Procura Antimafia di Venezia e ha visto coinvolte a vario titolo un’ottantina di persone.

Il tentativo di riorganizzare la banda che ha insanguinato il Veneto a partire dagli anni ‘70 è stato favorito anche da alcune scarcerazioni che hanno riguardato ex appartenenti al gruppo. 

A riguardo si è espresso il gruppo PD in regione Veneto che ha affermato che la criminalità organizzata è forte nella nostra regione e dovrebbe essere considerata una emergenza.

Il Gruppo ha affermato che gli inquirenti avrebbero necessità di supporto a 360° da parte di tutte le istituzioni mentre la Regione ha operato dei tagli sui fondi da destinare alle leggi per promuovere la legalità e contrastare la criminalità organizzata.


 

lunedì 29 novembre 2021

CONCORSO LETTERARIO 2022

Scrivere aiuta a comunicare in modo chiaro il nostro punto di vista e a esternare le nostre emozioni. E’ un modo per rapportarci al prossimo condividendo esperienze e sensazioni. Questa attività aiuta a migliorare la concentrazione, la memoria, lo stato interiore di ciascuno. La scrittura rappresenta altresì una delle abilità linguistiche più significative nel percorso didattico-educativo di ciascuno. Ci aiuta a delineare ed enucleare le problematiche che ci stanno a cuore.  In breve, scrivere fa bene all’anima e rilassa la mente. Scienza e psicologia insegnano che la scrittura è un’attività molto importante e può essere un aiuto enorme nella costruzione delle nostre competenze e della nostra coscienza civica.

Il Premio Letterario Mestre 2022 di Narrativa è alla sua seconda edizione. Tale iniziativa ha lo scopo di valorizzare le competenze di scrittori over 25 e degli studenti a partire dai 14 anni, anche in contesti extrascolastici, di promuovere la scrittura, di mettere in luce nuovi talenti emergenti che altrimenti non potrebbero essere notati dalla platea di lettori.

Per partecipare al concorso adulti e ragazzi devono inviare un racconto di massimo 8000 battute, spazi inclusi, dal tema “Lungo il fiume”. Sono ammessi racconti in lingua italiana, inediti e mai apparsi o pubblicati a qualsiasi titolo o nel web. Il racconto va presentato online sul sito internet www.ilcircoloveneto.eu seguendo le istruzioni ivi riportate. Gli studenti partecipano gratuitamente. I racconti pervenuti verranno raccolti e poi vagliati da un Comitato di lettura. Le opere selezionate saranno valutate da una giuria. Il Comitato di Lettura e la Giuria costituiranno la Commissione Valutatrice.





LA VENTICINQUENNE VENETA RACHELE SPOLAOR CAVALIERE DELLA REPUBBLICA. ZAIA, “RAGAZZA CORAGGIOSA, SIMBOLO DI QUEI GIOVANI CHE SANNO METTERSI IN GIOCO”

(AVN) – Venezia, 29 novembre 2021 “Un cavaliere giovanissimo, una ragazza coraggiosa, simbolo di quei giovani veneti che sanno assumersi le proprie responsabilità e mettersi in gioco. Rachele, con successo, ha messo in gioco anche la sua vita in un nobile gesto di altruismo e solidarietà che ha salvato una persona. A nome di tutti i Veneti posso dire che siamo veramente fieri di lei”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si congratula per l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica che, oggi, il Capo dello Stato ha conferito “motu proprio” a Rachele Spolaor, venticinquenne di Mestre. La giovane – riportando anche una frattura - l’anno scorso alla stazione di Mestre Ospedale, non ha esitato a soccorrere un malcapitato sui binari mentre stava sopraggiungendo un treno che, nel frattempo, ha attivato il freno. “Troppo spesso si dice che i giovani sono il futuro della nostra società – sottolinea Zaia – privandoli così dell’essere protagonisti del presente. La croce da cavaliere che brilla sul petto di Rachele ci dimostra, invece, che i ragazzi possono essere già grandi protagonisti ed essere un modello per tutti”. “Laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia – conclude il Governatore – la ragazza quel giorno era di rientro dal lavoro. Di fronte alla difficoltà del prossimo non ha girato la testa dall’altra parte o lasciato che ci pensassero altri, magari più giustificati di lei a intervenire. Ha compiuto un gesto bellissimo, dimostrando grande senso civico. Invio a lei le mie più calorose congratulazioni”. Comunicato nr. 2199-2021 (PRESIDENTE ZAIA)

TENSIONI AL PALAEXPO, L'ULSS 3 SERENISSIMA DENUNCIA: "INACCETTABILI EPISODI DI INTIMIDAZIONE. COSTRETTI A RAFFORZARE LA VIGILANZA A TUTELA DEI SERVIZI"

FOTO DI REPERTORIO
(29.11.21) Gravi e non giustificabili in alcun modo: l'Ulss 3 serenissima stigmatizza gli episodi di intimidazione sia fisica che verbale, culminati oggi al PalaExpo in ripetuti momenti di violenza nei confronti degli operatori sanitari impiegati nella vaccinazione, che hanno inoltre gravemente intralciato il lavoro svolto nel Centro vaccinale. La Direzione Generale sottolinea come le operazioni di somministrazione della terza dose si sono svolte nelle scorse settimane con ritmi blandi, nonostante tutta la disponibilità di vaccini e di servizi, e nonostante tutti gli appelli all'adesione responsabile della cittadinanza. Da qualche giorno la pressione si è fatta invece fortissima. All'aumento della richiesta di adesione alla vaccinazione, l'Azienda sanitaria risponde con il continuo potenziamento dei servizi e delle disponibilità: sono decine di migliaia gli slot vaccinali aperti anche in queste ore, e a questa disponibilità per vaccini e tamponi si aggiunge quella dei privati accreditati, delle Farmacie, dei Medici di Base, che torneranno a contribuire in modo consistente alle somministrazioni, come già avvenuto in passato. Mentre continua ad operare al meglio entro il perimetro delle indicazioni ministeriali e regionali e delle normative vigenti, ma anche andando incontro ad ogni ulteriore richiesta che sia possibile accogliere, l'Azienda sanitaria condanna ogni atteggiamento intimidatorio ed ogni pretesa non giustificata. Stigmatizza con forza in particolare gli episodi che hanno visto queste pretese sfociare in atti intimidatori e addirittura violenti, com'è accaduto oggi al PalaExpo di Marghera, quando il bersaglio di queste azioni sono stati quegli operatori sanitari - e ancor più grave quelle operatrici sanitarie - che sono da ben più di un anno e mezzo impegnati in ogni modo al servizio della cittadinanza nel contrasto al contagio. L'Ulss 3 Serenissima è vicina a questi operatori e a queste operatrici, di ogni livello, ringrazia i volontari che li affiancano e che gestiscono con dedizione e spirito di servizio la logistica dei Centri Vaccinali, ribadisce le regole vigenti quanto al libero accesso ai Centri, e nel frattempo potenzia però i propri servizi di vigilanza: non è infatti accettabile che l'inciviltà e l'aggressività di pochi danneggi il lavoro svolto, provocando tensioni continue e continui rallentamenti di cui fanno le spese tutti gli altri utenti. L'Azienda sanitaria ringrazia infine gli organi di informazione, preziosi strumenti di sensibilizzazione fin dall'inizio della pandemia, sempre efficaci nell'illustrare le regole via via vigenti, che devono essere note a tutti coloro che richiedono un servizio: alla base dello sforzo collettivo devono stare l'ordine, il rispetto per gli altri, la consapevolezza e il senso di responsabilità, e non certo l'arroganza e le pretese fuori orario e fuori tempo di chi vede solo le proprie necessità.

sabato 27 novembre 2021

EMODINAMICA MIRANESE SEMPRE ECCELLENTE: OGGI UNA GIORNATA DI INTERVENTI CARDIOVASCOLARI TRASMESSI IN DIRETTA E IN STREAMING

(27.11.21) Quattro sessioni di interventi cardiovascolari trasmessi in sede di congresso e in diretta streaming: si svolge oggi a Mirano l'ormai consueto appuntamento con una delle eccellenze locali, quella della cardiologia del presidio ospedaliero, che racconta il proprio lavoro, ancora una volta, alla città e al territorio. Quella odierna, nel Teatro comunale, è la XXIII.ma edizione delle Gornate di Cardiologia interventistica miranese: protagonisti sul palco del Teatro, e ancor più nelle sale operatorie collegate in diretta, i cardiologi interventisti dell’Emodinamica guidata dal Primario Salvatore Saccà, che hanno programmato ed eseguito quattro interventi su pazienti con patologie cardiovascolari complesse. Presenti in sala o collegati in streaming i colleghi delle cardiologie e cardiochirurgie degli altri Ospedali dell'Ulss 3 Serenissima e del Veneto; relatori nel ricco programma i massimi esponenti della cardiologia veneta. "Questa Giornata congressuale - ha sottolineato il Primario Saccà - è organizzata in memoria del professor Pietro Pascotto, Direttore della Cardiologia miranese fino al 2010. Le ventitrè edizioni organizzate fin qui certificano il valore della nostra Emodinamica di Mirano, che non da oggi è un'eccellenza nel quadro della specialistica italiana, e che tale si conferma poiché ne hanno preso il testimone specialisti in grado di mantenerne alta la fama. L'Emodinamica miranese continua ad essere un punto di riferimento per il territorio vasto, in tutta l'Ulss 3 Serenissima e ben oltre i confini dell'Azienda sanitaria e del Veneto".
(27.11.21) Quattro sessioni di interventi cardiovascolari trasmessi in sede di congresso e in diretta streaming: si svolge oggi a Mirano l'ormai consueto appuntamento con una delle eccellenze locali, quella della cardiologia del presidio ospedaliero, che racconta il proprio lavoro, ancora una volta, alla città e al territorio. Quella odierna, nel Teatro comunale, è la XXIII.ma edizione delle Gornate di Cardiologia interventistica miranese: protagonisti sul palco del Teatro, e ancor più nelle sale operatorie collegate in diretta, i cardiologi interventisti dell’Emodinamica guidata dal Primario Salvatore Saccà, che hanno programmato ed eseguito quattro interventi su pazienti con patologie cardiovascolari complesse. Presenti in sala o collegati in streaming i colleghi delle cardiologie e cardiochirurgie degli altri Ospedali dell'Ulss 3 Serenissima e del Veneto; relatori nel ricco programma i massimi esponenti della cardiologia veneta. "Questa Giornata congressuale - ha sottolineato il Primario Saccà - è organizzata in memoria del professor Pietro Pascotto, Direttore della Cardiologia miranese fino al 2010. Le ventitrè edizioni organizzate fin qui certificano il valore della nostra Emodinamica di Mirano, che non da oggi è un'eccellenza nel quadro della specialistica italiana, e che tale si conferma poiché ne hanno preso il testimone specialisti in grado di mantenerne alta la fama. L'Emodinamica miranese continua ad essere un punto di riferimento per il territorio vasto, in tutta l'Ulss 3 Serenissima e ben oltre i confini dell'Azienda sanitaria e del Veneto".

venerdì 26 novembre 2021

ASSESSORE LANZARIN, “SERVE UNA VISIONE UNITARIA PER RISPONDERE AI BISOGNI EMERGENTI DI PERSONE ANZIANE, FRAGILI E CAREGIVER”

A conclusione del convegno “Open day Invecchiamento” l’assessore Regionale Lanzarin ha affermato che serve fare uno sforzo per unire il sociale al sanitario e adottare politiche che si avvicinino alle necessità delle persone.

Il convegno, durato due giorni, è stato promosso dalla Regione Veneto in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, rappresentata dal team guidato dal prof. Stefano Campostrini e Pierangelo Spano, direttore dei Servizi Socio-sanitari ULSS7.

I contributi dei gruppi di lavoro e delle sessioni plenarie sono stati raccolti in un documento che potrà essere utile ai livelli tecnici e istituzionali regionali in fase di riforma.

La sfida più grande, continua la Lanzarin, è la flessibilità che, in questo periodo di grandi cambiamenti, può permettere di affrontare le nuove sfide, garantendo servizi personalizzati in contesti separati. Il confronto può aiutare a definire che percorso vuole intraprendere la Regione sul tema dell’invecchiamento della popolazione. 

Serve una visione completa della comunità per affrontare le problematiche del socio sanitario che in futuro avranno necessità di risorse umane ed economiche che andranno meglio organizzate tra loro. 

I servizi vanno ripensati anche in un’ottica di prevenzione  cercando soluzioni innovative per rispondere alle necessità dei cittadini, non solo a livello tecnologico ma anche organizzativo in modo da valorizzare le risorse a disposizione, permettendo loro di lavorare in sinergia.

 


giovedì 25 novembre 2021

LUCA ZAIA: CONTAGI IN AUMENTO SI INVITA ALLA VACCINAZIONE

Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia afferma che il Veneto continua a rimanere in zona bianca nonostante i dati che dimostrano un incremento dei contagi e dell’indice RT. 

Bisogna comunque porsi delle domande in base all’ultimo report che dimostra, oggi, il superamento dei 2000 contagi proiettati purtroppo verso un ulteriore incremento. 

Serve perseverare nel rispetto delle regole, soprattutto l’uso della mascherina in occasioni di assembramento, ma l’invito alla vaccinazione e al sottoporsi alla dose booster per chi ha già completato il ciclo vaccinale è quello che riecheggia maggiormente. 

La spinta a vaccinarsi investe soprattutto chi non ha ancora cominciato il ciclo di vaccinazioni. Costoro vengono invitati a confrontarsi con il proprio medico di base che fornirà tutte le indicazioni del caso



 

TURISMO. ASSESSORE CANER, GETTATE LE BASI PER UN VENETO ACCESSIBILE


Un progetto Interreg Italia Croazia è Tourism4all i cui risultati sono stati presentati  questa mattina all’Isola di San Servolo.

L’intento era quello di creare un network transfrontaliero in cui inserire destinazioni turistiche accessibili per un concetto di turismo che è cambiato radicalmente negli ultimi tempi.

In Veneto, afferma l’assessore Caner, regione partner del progetto, sono stati investiti 250 mila euro complessivamente in un’area che include Venezia, Padova e Rovigo. 

Otto stabilimenti balneari lungo la costa veneta hanno usufruito del budget messo a disposizione per migliorare la propria accessibilità mentre sono state ideate dieci guide turistiche semplificate con pittogrammi di facile comprensione per aiutare il turista a comprendere le ville della Riviera del Brenta. 

Tra le altre attività portate a termine nel progetto la realizzazione di video multilingue per promuovere il territorio e una minicrociera che ha accompagnato turisti con disabilità intellettive, facendo godere loro dell’esperienza unica.

Le opportunità che offre il turismo accessibile, non solo a livello regionale ma anche nazionale e internazionale, permettono di ripensare all’offerta, nell’ottica di un turismo calibrato su esigenze “speciali”.


Coinvolgendo un maggior numero di destinazioni e creando una rete di operatori turistici nell’area adriatica si può incentivare l’inclusione sociale. Si tratta quindi di un segmento che può rendere l’offerta turistica del Veneto ancora più competitiva.






 

mercoledì 24 novembre 2021

IL DG CONTATO: "INSIEME AI SINDACI E AI TERRITORI PER AFFRONTARE UNA NUOVA IMPEGNATIVA FASE DEL CONTRASTO AL COVID-19

Edgardo Contato, Direttore Generale dell'Ulss 3 Serenissima, incontrando i Sindaci della Conferenza territoriale ha evidenziato le difficoltà strutturali che saranno da affrontare in questa nuova fase della pandemia a cominciare dalla carenza degli operatori sanitari, sia medici che infermieri. Una situazione molto evidente che si protrae da tempo in quanto per formare nuove figure professionali in campo medico servono dai sei ai dieci anni, per un medico, e dai tre ai cinque anni per formare un infermiere.

Per poter agire ed affrontare la recrudescenza della pandemia serve una collaborazione dell’Azienda sanitaria con chi amministra i territori e, quindi, con la Conferenza dei Sindaci ora guidata dall’Assessore Andrea Martellato. 

Il programma per affrontare la situazione epidemiologica che si è creata include  il potenziamento degli HUB vaccinali nei territori di competenza della ULSS 3 che nei prossimi due mesi dovranno somministrare più di 5000 dosi di vaccino al giorno con accesso libero per le prime due dosi per tutti e per gli ultra ottantenni per la dose Booster.

Contato ha inoltre ricordato su quali Strutture Sanitarie si sta concentrando l’attenzione dell’Azienda Sanitaria; che, per l’Ospedale di Comunità di Chioggia, ha visto la richiesta di finanziamenti.








 

martedì 23 novembre 2021

LA ULSS 3 SERENISSIMA INCREMENTA I POSTI COVID

Negli ospedali di competenza della ULSS 3 Serenissima, considerato l’aumento dei contagi e la maggior diffusione dell’epidemia, si è ritenuto necessario aumentare i posti letto disponibili nei vari nosocomi, riservandoli alle necessità Covid. Per quanto riguarda l’Ospedale Civile di Chioggia sono 12 i posti letto che sono stati attivati presso i locali della Day Surgery mentre 2 sono i posti letto in più attivati nel reparto delle terapie intensive. Per quel che riguarda il nosocomio di Dolo, dove durante i periodi più bui della pandemia venivano dirottati i pazienti Covid dagli altri ospedali, sono 24 i posti letto resi disponibili, con l’attivazione di 3 posti in più nel reparto di terapia intensiva. All’ospedale di Dolo da domani, 24 novembre, nell'ala est di medicina saranno 32 i posti letto disponibili per i casi Covid anziché i 17 presenti nella ex-cardiologia. All’ospedale di Venezia i posti letto vengono invece incrementati di 7 unità, passando da 12 a 19, con un incremento ulteriore di 2 posti letto nelle terapie intensive. Da 10 posti letto all’ospedale di Mestre si è passati alla disponibilità di 28 con la possibilità di incrementare di due unità le terapie intensive, anche se al momento non sembra se ne senta la necessità. All’ospedale di Mirano è stato invece aggiunto un solo posto in terapia intensiva con la possibilità di incrementare di un secondo posto in caso di necessità. Oggi un paziente Covid è stato inoltre trasferito da Mestre a Venezia, per poterlo accogliere si è aperta un’ala che sarà dedicata ai pazienti Covid nel reparto medicina che potrà accogliere fino a 11 pazienti e il cui personale è già stato potenziato per far fronte alle necessità.

lunedì 22 novembre 2021

SPACCIATORE 50ENNE SORPRESO E ARRESTATO DAI CARABINIERI

I Carabinieri della Stazione di Campagna Lupia, durante una serie di controlli del territorio compiuta durante il fine settimana, hanno arrestato un uomo per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e spaccio. L’uomo è stato individuato durante operazioni finalizzate all’individuazione di sostanze illecite mentre cedeva una dose a un acquirente, ed è stato subito identificato e perquisito. Avendogli trovato addosso un’altra dose di cocaina pronta per lo spaccio, i militari si sono recati presso l’abitazione dell’uomo dove sono stati rinvenuti altri 11,40 gr di altra sostanza oltre a materiale utile al confezionamento. Si tratta di un 52enne, che ha già un precedente per motivi legati alla droga, il quale è stato arrestato e tradotto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Chioggia. Oggi, al cospetto del giudice, gli è stato convalidato l’arresto. L’uomo ora si trova in libertà. Colui che ha acquistato la dose, trovato in possesso di metà dose rispetto a quella acquistata, è stato segnalato come assuntore all’autorità amministrativa.

IV CONGRESSO FAI CISL DI VENEZIA IL CHIOGGIOTTO PIERPAOLO PIVA ELETTO SEGRETARIO GENERALE ALL’UNANIMITÀ

Al IV congresso della FAI CISL di Venezia, il chioggiotto Pierpaolo Piva è stato eletto Segretario Generale all’Unanimità. Durante la relazione sono stati trattati tutti i settori di cui la FAI CISL si occupa, dall’agricoltura all’industria alimentare, ai consorzi di bonifica fino alla Pesca, un settore fondamentale per Chioggia. Il sindacato, che conta globalmente 4370 iscritti, è il più rappresentativo per il settore Pesca nel nostro territorio. Un settore ha problemi contingenti del territorio che si vanno a sommare a quelli legati alle norme europee. Piva riveste anche il ruolo di coordinatore nazionale di FAI PESCA. Nel ringraziare per la nomina, Piva, ha condiviso i meriti del sindacato con tutti coloro che ne fanno parte, dal fatto che la Federazione cresca, crescono tutti, ha evidenziato Piva. Serve formazione a livello regionale e territoriale, abbinando contenuti a lavoro di squadra, un lavoro che se porta a risultati, conquistati spesso con fatica, deve essere valorizzato, in modo che gli iscritti ne siano coinvolti. E dopo ogni risultato ottenuto si deve volgere l’attenzione al progetto successivo. Piva, ha portato poi l’attenzione su quello che questa pandemia ci ha insegnato, molto poco, ha affermato, lasciando ognuno di noi ad aver cura del proprio senza mettere in conto il bene comune e la ricerca della felicità, scopo principe dell’essere umano. Sono seguiti poi gli interventi dei delegati e nel pomeriggio la votazione.

sabato 20 novembre 2021

COVID, LIETO FINE NELLA VICENDA DEL "CLUSTER" DEL PULLMAN GRECO: IN PARTENZA, NEGATIVIZZATI, GLI ULTIMI DUE TURISTI PRESI IN CARICO

Covid, lieto fine nella vicenda del "cluster" del pullman greco: in partenza, negativizzati, gli ultimi due turisti presi in carico (20.11.21) Sono in partenza per tornare al proprio Paese, in queste ore, gli ultimi due dei 26 turisti greci, contagiatisi durante il loro tour in pullman, e per questo coinvolti nel "cluster" gestito dall'Ulss 3 Serenissima. Si chiude così nel migliore dei modi una vicenda iniziata sabato 30 ottobre, quando il pullman turistico è arrivato nel Veneziano, con a bordo 26 persone, 24 delle quali sono risultate positive. Alla conferma della positività, presso il drive through anti Covid di Mestre, il personale sanitario ha preso in carico l'intera comitiva, isolando presso le strutture debitamente attrezzate. La vicenda è significativa per una città come Venezia che proprio in quei giorni ha ricominciato a vivere una forte pressione turistica: "Con l'intervento immediato che abbiamo messo in atto in quella serata - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - i servizi della nostra Ulss 3 Serenissima hanno dimostrato di sapersi muovere con immediatezza ed efficacia. La conclusione della vicenda, che avrebbe potuto avere ben altri esiti, conferma l'efficienza dei nostri operatori anche sul fronte dell'assistenza: abbiamo infatti ospitato fino al 'lieto fine' persone che vivevano una situazione complessa e inattesa, lontane da casa, in alcuni casi bisognose di terapie specifiche, oltre che di assistenza nel periodo di isolamento. Un grazie sincero va al Consolato di Grecia, con cui abbiamo condiviso ogni sforzo per garantire a queste persone la più piena e corretta ospitalità". Già nelle prime ore della vicenda, lo stesso Consolato aveva espresso la sua gratitudine: "Posso solo ringraziare per una tempestività sorprendente, in un caso delicato come questo - aveva detto il Console onorario Bruno Bernardi -. Grazie per il trattamento, per la sistemazione, per il monitoraggio continuo e, voglio aggiungere, per l'attenzione amichevole nei confronti di persone che, per colpa del Covid, stanno subendo uno stress psicologico in un Paese straniero". I 26 turisti greci presi in carico erano per la prevalenza positivi asintomatici, ad eccezione di quattro di loro, lievemente sintomatici, subito sottoposti ad ecografia polmonare, e poi assistiti monitorati durante tutto il periodo di permanenza in isolamento. Dei 26 soggetti accolti e isolati, 8 erano stati sistemati al Covid hotel del territorio dell'Ulss 3 Serenissima, 16 nell'Ospedale di Comunità di Noale e 2 erano stati ospitati nel reparto di Pneumologia dell'Ospedale di Dolo. In un secondo momento, per una decina di ospiti era stato messo a disposizione, nella forma di Covid Hotel, un'area del Padiglione Fassina a Noale Il pullman turistico era giunto nel Veneziano al termine di un lungo tour europeo: dalla Grecia il mezzo è arrivato via nave ad Ancona per poi spostarsi a Milano e da lì in diverse località svizzere; la comitiva aveva proseguito poi fino al Belgio, per poi fare ritorno di nuovo Milano e infine rotta verso Venezia. Tranne due persone, tutti i membri della comitiva risultavano vaccinati; il contagio - hanno spiegato i sanitari dell'Ulss 3 Serenissima - non ha potuto essere evitato neanche dal vaccino, per le condizioni di prolungata vicinanza, in ambiente chiuso, con un'attenzione allentata rispetto all'utilizzo delle protezioni. La vaccinazione che avevano ricevuto, però, ha sicuramente protetto queste persone, così esposte al virus, prevenendo le manifestazioni gravi della patologia, tanto che la maggior parte di loro ha avuto un decorso completamente asintomatico.

mercoledì 17 novembre 2021

TRE MILIONI E MEZZO DI MUNIZIONI CONTRO IL COVID: FARMACIA DELL’ANGELO DEPOSITO REGIONALE DI VACCINI

Un milione iniettati, mezzo milione in freezer e tre milioni e mezzo transitati nelle celle frigorifere dell’Ulss 3. La farmacia dell’ospedale mestrino dell’Angelo è diventata un deposito regionale di vaccini contro il Covid dal valore inestimabile.


Un milione di dosi che sono passate di qua, sono già state somministrate alla popolazione della sola Ulss 3 da inizio campagna vaccinale, mentre mezzo milione di vaccini anti Covid si trovano in questo preciso momento nei congelatori dell’azienda sanitaria. Ma le fiale transitate nella farmacia hub dell’ospedale dell’Angelo nel corso di questa pandemia sono molte di più: sfiorano il totale di tre milioni e mezzo di vaccini tra Pfizer, Moderna, J&J e Astrazeneca, che sono prima entrati e poi usciti dalle celle frigorifere dell’ospedale mestrino per raggiungere i centri vaccinali di tutto il Veneto. Senza contare le nuove forniture: entro la prima settimana di dicembre gonfieranno il deposito di 320 mila dosi Moderna e 63 mila dosi Pfizer, che si andranno ad aggiungere alle tre milioni e mezzo di dosi ospitate qui da inizio campagna.

Non solo, per ognuna di queste tre milioni e mezzo di dosi, la farmacia dell’Angelo fornisce tre milioni e mezzo di aghi, tre milioni e mezzo di siringhe e altrettanti dispositivi medici adatti alla somministrazione dei vaccini. Un monitoraggio fatto in questi mesi dai farmacisti dell’Ulss 3 ha permesso anche di sviluppare una tecnica ad hoc di prelievo delle dosi vaccinali, stressando al massimo il contenuto delle fiale. Una precisione che consente di estrarre spesso la settima dose dalle fiale Pfizer e la dodicesima dalle fiale Moderna, senza sprecarne una goccia, utilizzando una siringa di precisione “priva di corpo morto”.

Tutti i vaccini a vettore virale e i vaccini mRna Moderna inoculati ai cittadini veneti, con tanto di dispositivi per la loro somministrazione, sono quindi passati di qua. Si tratta di 987 mila Astrazeneca, 194.095 Johnson e 1.279.600 Moderna. L’altro vaccino mRna, il Pfizer, è invece conservato qui per le sole Ulss 3 Serenissima e Ulss 4 Veneto orientale, per un totale di 1.018.056 dosi Pfizer. 


Tre milioni e mezzo di vaccini equivalgono a un valore economico di decine di milioni di euro. “Oro vaccinale di cui non si è sprecata una sola goccia, anche grazie allo scrupoloso rispetto della filiera del freddo - spiega il direttore della farmacia dell’ospedale dell’Angelo Alessandro Chinellato -. I colleghi farmacisti si preparano ad ogni arrivo del corriere e impiegano mezza giornata per controllare il rispetto della filiera del freddo e per smistare i vaccini all’interno delle celle freezer. Nei casi remoti, in cui anche per un solo lotto dovessero essere riscontrate anomalie nel rispetto della catena del freddo avvenuta durante il trasporto, i vaccini vengono messi in quarantena in attesa di valutazione della casa madre”.


Del milione di dosi già somministrate nell’azienda sanitaria, 126.372 sono Astrazeneca, 11.227 sono J&J, 147.096 sono Moderna e 691.631 mila sono Pfizer.

Del mezzo milione di dosi conservate in questo momento nel congelatore, circa 180 mila sono quelle utilizzabili dall’Ulss 3 Serenissima. In più sono in arrivo, entro la prima settimana di dicembre per la sola Ulss 3, altre 86 mila dosi (40 mila Moderna e 46 mila Pfizer).


“Vaccini in grado da soli di coprire tutta la platea eleggibile della terza dose - dice il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. Quindi non mi stancherò mai di fare questo appello a chi ha già compiuto il sessantesimo anno d’età e ha fatto la seconda dose da almeno 6 mesi: fate il richiamo. Siamo all’alba della quarta ondata, se volete proteggere voi stessi e gli altri dalla furia del Coronavirus, fate la terza dose di vaccino contro il Covid”.

E questo è diventato nel corso dei mesi il deposito d'armi proprio contro la furia del Coronavirus, il centro nevralgico di conservazione e smistamento vaccinale in regione. Dieci farmacisti e poi altri trenta tra tecnici, infermieri e magazzinieri. Sette maxi congelatori, di cui due “ultra” a - 70 gradi per il Pfizer  e quattro hi tec a - 20 gradi per tutti gli altri. Più una batteria di celle frigorifere che riempie le pareti della farmacia ospedaliera. 

La crescita costante di arrivi di vaccini ha richiesto un ampliamento della dotazione: tra poche settimane arriva la mega cella a - 20 gradi che verrà dedicata al Moderna.


Una vera e propria armeria della salute che non combatte solo il Coronavirus. La farmacia dell’Angelo, farmacia ospedaliera hub del Veneto, è anche Centro regionale per gli antidoti ai veleni. Questo vuol dire che conserva per tutto il Veneto i farmaci salvavita nel caso di calamità, avvelenamenti delle acque e guerre nucleari


In questo luogo sono contenuti tutti i farmaci presenti nel prontuario terapeutico ospedaliero e un’organizzazione complessa di trasporto leggero con i carrelli per le urgenze nei reparti.  Da qui, vengono forniti i medicinali non solo ai reparti, ma anche alle case di riposo, alle strutture convenzionate e ai singoli cittadini, attraverso lo sportello di distribuzione diretta, per quanto riguarda pazienti in carico per terapie particolari, ospedaliere o molto costose.


All’interno della farmacia ospedaliera opera l’Unità farmaci antiblastici (antitumorali). Grazie a questo team composto da un farmacista dedicato, tecnici ed infermieri, vengono preparati i farmaci di questa tipologia per i reparti.

Altro luogo cardine della farmacia è il Laboratorio di galenica, che prepara invece farmaci non commerciali con posologie particolari richieste dai medici per un singolo paziente o per categorie particolari di pazienti.


Un progetto di Ulss 3 e Università di Padova, che da l’opportunità a laureandi e specializzandi di concentrarsi sul monitoraggio dei medicinali all’interno della farmacia ospedaliera mestrina, sta consentendo lo studio e il monitoraggio sempre più stretto del consumo dei farmaci: questo permette di migliorare l'appropriatezza d’uso sia per quanto riguarda la distribuzione diretta ai pazienti che per quella ai singoli reparti.

 


martedì 16 novembre 2021

PER LE DONNE VACCINATE CONTRO IL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV) PRIMA DEI 15 ANNI, CHIAMATA PER LO SCREENING DELLA CERVICE UTERINA A 30 ANNI

Il vaccino contro l'HPV (Virus del Papilloma Umano) e lo screening si sono rivelati strumenti efficaci nella prevenzione dei tumori alla cervice uterina.
Il vaccino contro il Papilloma Virus Umano è stato introdotto nella nostra Regione nel 2008, e a sottoporsi erano state invitate le ragazze nate nel 1996 che in quell’anno compivano 12 anni. La ricerca scientifica ha dimostrato che chi si è vaccinato prima dei 15 anni ha un rischio bassissimo di sviluppare lesioni pretumorali al collo dell’utero prima dei 30 anni. 
Lo screening cervicale è stato introdotto in Veneto nel 1996 e fino ad oggi prevedeva la prima chiamata a 25 anni.
Ora, alla luce delle nuove informazioni, secondo le indicazioni contenute nel Piano Nazionale della Prevenzione 2025, a livello regionale, coloro che si sono vaccinate prima dei 15 anni sono invitate allo screening per la cervice uterina a 30 anni. 
Saranno studiati percorsi di screening differenziati per le donne 25enni, verificando lo stato vaccinale per HPV, mediante le anagrafi vaccinali. 
Per avere un’importante protezione dal tumore è importante partecipare allo screening, rispondendo all'invito di fare il test HPV.



PREVENZIONE DEL COVID-19, UN FOCOLAIO IN UNA SCUOLA ELEMENTARE DI MIRA

Un focolaio di casi Covid-19 si registra in questi giorni in un Istituto scolastico di Mira, una scuola primaria. Probabilmente a partire dalla positività iniziale di un insegnante, che aveva già portato alla messa in quarantena di una classe dell'Istituto, si sono registrati 10 casi di positività tra gli alunni di questa prima classe testata. Nei giorni successivi, gli accertamenti hanno individuato una serie ulteriore di positività in altre tre delle cinque classi dell'Istituto, rispettivamente 10 casi di positività in una seconda classe testata, 2 casi di positività in un terza classe sottoposta a tampone, e 2 casi di positività (una delle quali in attesa di conferma dal test molecolare) nella quarta classe testata; una quinta classe risulta attualmente libera da casi di positività. Monitorando l'evolvere della situazione, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ha messo in atto, progressivamente e secondo le indicazioni ministeriali, tutte le azioni di contenimento e di prevenzione: sono quindi 25 i casi di positività fin qui rilevati, mentre sono attualmente 64 i contatti scolastici in quarantena. Gli alunni coinvolti sono per la maggior parte asintomatici; i pochi paucisintomatici presentano sintomatologia blanda (algia addominale, vomito, raffreddore).

giovedì 11 novembre 2021

MONTANARIELLO: RICHIAMO PER LA COINCIDENZA DELLE 5.10 TRA ARRIVA VENETO E VAPORETTO

Il consigliere Regionale Montanariello, vicepresidente della commissione trasporti, infrastrutture e territorio del Veneto, comunica che negli ultimi tempi gli sono giunte molte segnalazioni da parte di pendolari i quali lamentano la mancanza di una coincidenza utile tra le corse di Arriva Veneto e il vaporetto per giungere a Venezia. 

si tratta di anticipare la partenza del bus dal capolinea, un’unica corsa, quella delle 5:10, che parte dal deposito di Borgo San Giovanni di circa una decina di minuti al massimo, in modo da permettere ai pendolari di giungere in tempo all’imbarcadero per prendere la coincidenza coi vaporetti, e giungere al lavoro in orario per dare il cambio ai colleghi che hanno fatto il turno di notte. Una modifica gli orari delle corse è stata fatta anche da AVM per andare incontro alle esigenze dei pendolari, si spera che si arrivi a una soluzione anche per le corse di Arriva Veneto



 


mercoledì 10 novembre 2021

LA PESCA VENETA E LE SFIDE DEL RILANCIO POST-COVID E DELL’INNOVAZIONE: AVVIATO IL FISHLAB A CA’ FOSCARI

VENEZIA – Da tre decenni il consumo di pesce cresce con costanza: secondo dati FAO, nel 2020 la quota pro-capite a livello mondiale è stata di 20,5 kg, destinati a diventare 21 entro la fine del decennio: un aumento del 122% dal 1990, sulla spinta della crescita dimensionale del settore e dell’avvicendarsi di nuovi stili alimentari.

Nonostante le difficoltà economiche dell’ultimo anno, il 25% delle famiglie italiane ha acquistato prodotti della pesca e dell’acquacoltura almeno una volta a settimana. Molti italiani ritengono di poter aumentare ulteriormente i propri consumi di pesce a fronte di rassicurazioni sulla qualità e sulla genuinità.

Tra necessità di rilancio dei consumi e rinnovamento di modelli gestionali, la filiera ittica veneta si muove per rinsaldare il suo contributo all’economia regionale, rispondere alla crisi da Covid-19 e per porre le basi di una rinnovata crescita che sappia essere anche sostenibile.

Tremila ottocento imprese del settore ittico veneto, il 15% del totale nazionale, danno lavoro a oltre settemila occupati diretti: un calo del 7% nel 2019 rispetto al 2018, ma un incremento del 10% rispetto al 2014, un valore della produzione che si aggira intorno ai 195 milioni di euro.

Il comparto veneto si sta muovendo per dare risposte credibili e formulare strategie adeguate alle questioni più urgenti che toccano il futuro della pesca: dalla valorizzazione della qualità del pescato veneto alla promozione della sostenibilità; dall’informazione al consumatore alla innovazione strategica e tecnologica; dal passaggio generazionale al rinnovamento della cultura tradizionale della pesca del litorale regionale.

In risposta a questa mobilitazione, l’Agrifood Management and Innovation Lab dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Fondazione Ca’ Foscari, Legacoop Veneto e Isfid Prisma hanno avviato il percorso di Alta Formazione in Gestione Strategica delle Risorse Ittiche – Fishlab finanziato da Regione Veneto nell’ambito del Fondo Europeo per la Politica Marittima, la Pesca e l’Acquacoltura.

Il programma mira a formare operatori di cooperative, consorzi e operatori del settore in Veneto attraverso l’alternarsi di sessioni d’aula tenute da docenti dell’ateneo veneziano e un laboratorio di innovazione in cui gli operatori della pesca co-progetteranno con esperti e designer dell’ateneo nuove strategie, modelli di business e iniziative di marketing e comunicazione per contribuire al rilancio del comparto e alla sua capacità di generare valore e occupazione.

Tramite l’utilizzo di metodi innovativi come il design thinking e il lean management, docenti, designer e cooperative ittiche svilupperanno strategie efficaci per la competitività degli operatori, formuleranno suggerimenti utili per le istituzioni regionali ed europee, rivisiteranno e rinnoveranno l’immagine del settore sul mercato.

«Il percorso di alta formazione progettato con Ispid e Legacoop testimonia della volontà dell’Agrifood Lab di portare i risultati della propria ricerca agli operatori delle filiere del food e dell’impegno a farlo tramite iniziative di formazione innovative e capaci di accompagnare gli operatori nei processi di innovazione», sostiene Christine Mauracher, direttrice dell’Agrifood Management and Innovation Lab e responsabile scientifica del percorso.

I risultati del percorso e i progetti di innovazione per il comparto saranno presentati a conclusione del percorso di Alta Formazione nel mese di ottobre 2022.