venerdì 22 gennaio 2021

ALLE PRESE CON POSSIBILI AUMENTI NELLE TARIFFE PER L'ASPORTO DEI RIFIUTI, VERITAS "INCOLPA" I COMITATI DEL NO ALL'INCENERITORE

L’applicazione del nuovo metodo tariffario della TARI -il tributo comunale per l'asporto dei rifiuti- e della Tarip (la tariffa a corrispettivo, calcolata in base alla produzione di rifiuto secco residuo di ogni singola utenza), deciso dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente non sempre si traduce in un automatico aumento della bolletta a carico dei cittadini. Una nota di Veritas, la società partecipata da 44 Comuni dell'area metropolitana di Venezia, spiega la complessità della faccenda: lo sforzo dell'azienda sarà volto a rendere più omogenei possibile gli standard di servizio, producendo quindi economie di scala in grado di annullare o minimizzare gli aumenti causati dalla frammentazione e dal nuovo sistema di calcolo.
I Comuni che vedranno crescere le bollette sono solo 5 su 45, e l’aumento sarà probabilmente bilanciato o addirittura assorbito dalla lotta all’evasione e all’elusione tariffaria: Chioggia non è fra questi, dal momento che il Comune recupera un milione di euro proprio da Veritas (dopo che l'Autorità ha appurato la flessione dei costi nel contratto di servizio), e lo restituirà agli utenti. In moltissimi altri Comuni - continua il comunicato della società multiutility - l’omogeneizzazione dei servizi è stata compiuta negli scorsi anni, con il risultato che i cittadini e le imprese non vedranno nelle bollette alcun effetto causato dal nuovo metodo di calcolo. Tuttavia Veritas non nega l'aumento di 4 milioni annui dei costi, causati (a suo dire) dai ritardi nell'autorizzazione all'inceneritore di Fusina.
L'impianto di termovalorizzazione e recupero energetico del combustibile solido secondario, ostacolato da comitati civici e ambientalisti, ha imposto finora di smaltire altrove le tonnellate di rifiuto non riciclabile prodotto dalla collettività: «Occorre procedere con velocità a recuperare il tempo perduto - conclude la nota dell'impresa - e mettere l'impianto di Fusina in condizioni di operare, visto che è moderno, necessario, controllato e a basso impatto. Altrimenti gli aumenti delle bollette dei rifiuti saranno generali e ben maggiori rispetto al nuovo metodo di calcolo di ARERA». Dal canto loro i comitati, in primis Opzione Zero, respingono le accuse al mittente: «Si tratta di dichiarazioni evidentemente risibili, che denotano un certo nervosismo della dirigenza di Veritas dopo il deposito del ricorso al TAR e dopo l’importante presa di posizione di Italia Nostra.
I veri motivi dell’aumento della TARI - commentano i comitati - sono da ricercarsi nelle scelte industriali sbagliate e senza visione messe in atto in questi anni da Veritas su mandato dei Comuni soci, nella scarsa innovazione dei processi produttivi e probabilmente anche in una gestione poco attenta dei costi generali del servizio».

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