venerdì 29 aprile 2022

ECOMESTRUAZIONI, PANNOLINI LAVABILI, FASCE PER PORTARE IL NEONATO E MOLTO ALTRO NEI TUTORIAL DELLE OSTETRICHE DI MIRANO

(29/4/2022) Il 5 maggio, come ogni anno dal 1991, ricorre la Giornata internazionale dell’ostetrica. L’obiettivo delle ostetriche è quello di creare degli spazi di dialogo e confronto per educare, informare ed accompagnare la donna nella promozione e prevenzione della sua salute nelle varie fasi della sua vita.

Il personale ostetrico del Punto nascita di Mirano, in collaborazione con le colleghe del consultorio familiare del territorio di Mirano-Dolo, vi partecipa attivamente per dare valore a questa giornata e riconoscere il loro ruolo assistenziale: il loro lavoro per la salute delle donne ogni giorno, ponendole al centro del loro percorso e costruendo con loro relazioni di fiducia reciproca.


Per celebrare questa giornata, nella settimana dal 2 al 5 maggio è previsto un ciclo di incontri online e in presenza aperti alla cittadinanza e promossi dal reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Mirano:


Lunedì 2 maggio, ore 11: Partorire dopo un taglio cesareo

Martedì 3 maggio ore 12: L'arte di portare i propri cuccioli

Mercoledì 4 maggio ore 10: Allattamento e bonding dall'ospedale al territorio

Mercoledì 4 maggio ore 15 (unico incontro in presenza e a numero chiuso, fino ad esaurimento posti): Perineo e movimento in gravidanza

Giovedì 5 maggio ore 11.30: Il ruolo dell'ostetrica: la gravidanza, il travaglio, il parto ed il puerperio

Giovedì 5 maggio ore 14: Ecomestruazioni e pannolini lavabili


La modalità di iscrizione avviene attraverso l'indirizzo email dell'ambulatorio di gravidanza: gravidanza.mirano@aulss3.veneto.it





 

giovedì 28 aprile 2022

LE FIAMME GIALLE HANNO SEQUESTRATO 60 AUTOMEZZI COMMERCIALI PRONTI PER ESSERE ESPORTATI

MARGHERA (VE) Le Fiamme Gialle del II Gruppo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia hanno   sequestrato 60 automezzi commerciali, destinati all’esportazione  verso il Nord Africa.

Il meccanismo fraudolento sarebbe finalizzato ad eludere l’adeguamento degli automezzi in questione alle più stringenti normative di sicurezza stradale ed ambientali europee, evitando di sostenerne i relativi costi e monetizzando gli stessi attraverso l’esportazione in paesi ove gli stessi possono continuare ad essere utilizzati (cd. dumping ambientale).

Il fenomeno delle esportazioni illegali di veicoli usati si inserisce nel preoccupante contesto di molti Paesi che non richiedono standard di sicurezza stradale ed ambientali, contribuendo in tal modo all’inquinamento atmosferico ed ostacolando gli sforzi per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, come emerge dall’ultimo rapporto pubblicato dal Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP).


Gli approfondimenti sono stati avviati sulla base di attività di osservazione svolta nei pressi del piazzale del Porto commerciale di Marghera, presso cui veniva riscontrata una anomala presenza di un gran numero di automezzi

 
Le attività d’indagine, dirette dalla Procura della Repubblica di Venezia, hanno consentito di acquisire puntuali elementi che consentono di sostenere l’ipotesi della frode: sono stati individuati, in particolare, soggetti di origine prevalentemente straniera che avrebbero richiesto alla citata agenzia di disbrigo pratiche auto il rilascio di certificati attestanti l’avvenuta radiazione per esportazione definitiva, sebbene i veicoli non disponessero dei requisiti necessari.

È stato riscontrato, inoltre, che gli Uffici del P.R.A. avevano emesso degli avvisi di “ricusazione” per le pratiche in questione; il sistema, tuttavia, sarebbe stato “forzato” da parte della titolare dell’agenzia, mediante il ricorso ad una procedura di “emergenza” tale da consentire di stampare i relativi certificati, tutti regolarmente apposti sui libretti di circolazione degli automezzi.



In questo modo gli automezzi sono stati da ultimo “introdotti” nel porto commerciale di Marghera, corredati di documentazione solo formalmente in regola, da presentare in Dogana per procedere illegalmente all’esportazione definitiva.





martedì 19 aprile 2022

INAUGURATO QUESTA MATTINA, AL PARCO SAN GIULIANO, IL NUOVO CANILE SANITARIO DELL'ULSS 3 “SERENISSIMA”

Questa mattina, al parco San Giuliano, è stato inaugurato il nuovo canile sanitario, finanziato dalla Regione Veneto e gestito dall'Ulss 3 Serenissima.

All’inaugurazione ha assistito, tra le altre personalità, anche l’assessore comunale all’Ambiente. Si tratta di una struttura che si prende cura di animali randagi, segnalati dai cittadini, che possono essere malati o feriti, tenendoli sotto osservazione per almeno una decina di giorni, secondo il protocollo anti-rabbia, prima di affidarli al canile di competenza territoriale. La salute degli animali che qui troveranno ricovero sarà affidata a un’equipe che coinvolge una decina tra medici e operatori specializzati.

La struttura si trova accanto al canile comunale il quale riaprirà a inizio del mese di maggio. e entrambe costituiranno un polo socio-sanitario per il recupero, la cura e l’adozione, si spera, di animali randagi o abbandonati.

La struttura ha il compito di recuperare animali randagi o vaganti segnalati dai cittadini, di custodirli, visitarli e, in caso di necessità, curarli, sia per ferite o traumi riportati, sia per malattie contratte, tenendoli in ogni caso sotto osservazione per almeno una decina di giorni (come stabilisce il protocollo di prevenzione antirabbia) prima di consegnarli al canile che ha la competenza territoriale nel luogo in cui sono stati trovati.

Un lavoro importante, quindi, sia dal punto di vista sanitario che sociale, affidato un un'equipe di una decina di medici e operatori specializzati, in grado di compiere anche delle piccole operazioni chirurgiche, e che avrà anche il compito di aggiornare l'anagrafe canina, che vede registrati già 81.000 esemplari, e quella felina, che conta 12.000 gatti.

La struttura sorge proprio accanto al canile comunale, che, dopo un paio d'anni di chiusura, grazie all'assegnazione della sua gestione all'Enpa, riaprirà i battenti all'inizio di maggio.

Un polo socio-sanitario insomma completo, per il recupero, la cura, e si spera, infine, l'adozione, in piena sicurezza, di animali randagi o abbandonati.

Un servizio che diventa ogni giorno più importante, se si pensa che, rispetto a una decina di anni fa, il rapporto tra  il numero delle persone e quello degli animali domestici è salito da 10 a 1 a 7 a 1.



sabato 16 aprile 2022

BIMBO AUTISTICO COL SUO GATTO NERO (E POSITIVO) IN FUGA DALLE BOMBE: L'ULSS 3 ASSISTE IL MICIO UCRAINO E LO RESTITUISCE AL PICCOLO PROPRIETARIO

 

(16/4/2022) Artem è il migliore amico di un bimbo ucraino con sindrome autistica.

Hanno entrambi cinque anni. Non si separano mai. Artem è un gatto nero di Kiev.

Ha viaggiato per quattro giorni in fuga dalle bombe in braccio al suo piccolo padrone senza sapere di essere positivo al Covid.

L’ha scoperto a Venezia


All’arrivo alla stazione di Mestre, a fine marzo, il suo padroncino, e la mamma del suo padroncino, hanno fatto un tampone.


La mamma è risultata positiva (asintomatica), il bimbo negativo. Allora è stato proposto alla famiglia di passare il periodo di quarantena all’hub per i profughi di Noale, in una camera di una sezione riservata ai rifugiati positivi.


Il gatto Artem non poteva seguirli subito: come da prassi, a tutela degli animali da compagnia provenienti dall’Ucraina, Artem è stato consegnato alla verifica sul suo stato di salute effettuata dal Servizio veterinario dell’Ulss 3 Serenissima.


Qui, negli ambulatori veterinari, oltre ad accertarsi del suo stato vaccinale, hanno effettuato un prelievo anticorpale per la rabbia e un tampone orofaringeo e rettale per la ricerca del Covid.


Artem è risultato positivo al Coronavirus. La valutazione è stata fatta fra Istituto zooprofilattico delle Venezie e Biologia molecolare dell'ospedale mestrino dell’Angelo.


È scattato così il vincolo sanitario per prestare al micio cura e assistenza negli ambulatori veterinari dell'Ulss 3.


"Il suo piccolo padrone qui a Noale ha chiesto di Artem ogni giorno - raccontano i volontari della Protezione civile della Città metropolitana di Venezia, che insieme ai sanitari dell'Ulss 3 hanno seguito la famiglia dalla stazione di Mestre all'intero soggiorno a Noale -.


Ma i veterinari dell'azienda sanitaria lo hanno rassicurato, mandandogli le foto e spiegando al piccolo che stavano curando il suo amico e che presto Artem sarebbe tornato da lui".


"È un gatto docile e affettuoso. Il fatto di curarlo, vaccinarlo e metterlo in sicurezza è diventato ancora più urgente per noi, considerato anche l'aspetto terapeutico che l'animale domestico può avere nei confronti di un bambino con un disturbo dello spettro autistico - spiega il direttore dei Servizi veterinari dell'azienda sanitaria Carmine Guadagno.


Attenzione però a non fare allarmismi e correlazioni improprie tra Gatto e Covid 19. Il micio è stato contagiato dalla proprietaria, non viceversa, ha subito il virus in forma lieve e ora sta bene".


Il gatto Artem è rimasto positivo per 14 giorni. Nel frattempo arrivano tre belle novità per la famiglia di Artem: la prima è che è stata trovata loro una casa a San Stino di Livenza, la seconda è che la mamma si è negativizzata anche lei, e la terza è che in quella casa abiteranno in quattro: Artem, il suo padroncino, la mamma del suo padroncino e un fratellino. La mamma ucraina, sottoposta ad alcuni esami, ha scoperto di aver affrontato il viaggio sotto le bombe con un bimbo in grembo, senza saperlo.


"In queste situazioni di urgenza e di disagio, in cui guerra e malattia si sovrappongono, gli operatori della nostra azienda sanitaria cercano di essere presenti e utili ad ogni livello - dice il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato.


Ogni singola persona può essere aiutata anche con interventi sanitari che possono sembrare semplici e invece rivestono un'importanza centrale per le persone fragili coinvolte, come nel caso del bambino di questa storia. Dentro la pandemia e la guerra la cura di un animale da compagnia può diventare così una piccola oasi di salvezza".




giovedì 14 aprile 2022

QUARTA DOSE: L’ULSS 3 SERENISSIMA RIBADISCE L’IMPORTANZA DELLA VACCINAZIONE

(14.04.22) "Siamo di nuovo al lavoro - ha detto nella conferenza stampa odierna Edgardo Contato - per mettere in sicurezza, con un ulteriore intervento di sanità pubblica, i nostri anziani, la popolazione ultraottantenne e la popolazione fragile del nostro territorio".

 Incontrando i giornalisti il Direttore Generale dell'Ulss 3 Serenissima ha presentato così l'avvio della campagna per la quarta dose, il cosiddetto "second booster", che fa seguito al primo "richiamo" effettuato nei mesi scorsi.

Sono circa 45 mila gli over 80 e gli adulti fragili su cui si concentra l'azione dell'Azienda sanitaria veneziana per la quarta dose, e molti di questi sono già "eleggibili" perché dalla terza dose sono già trascorsi i canonici 120 giorni.

L'appello del Direttore Generale è rivolto però anche a tutti coloro che o sono in ritardo con l'adesione alla terza dose, o addirittura non hanno ancora intrapreso il loro percorso vaccinale: "E' dimostrati in tutti i modi, ormai, che il vaccino - ha detto - protegge dalla malattia in forma grave.

Il servizio sanitario ha messo a disposizione ogni via possibile, anche quella costituita da vaccini differenti, per portare tutti a mettersi in sicurezza; e non dovrebbe più esserci nessuno che ancora rischia di ammalarsi gravemente, e di finire in Ospedale e in Terapia Intensiva.

L'appello quindi è per tutti coloro che possono ricevere la quarta dose, ma è altrettanto pressante per tutti coloro che, continuando a diffidare della vaccinazione, continuano a rischiare per se stessi e per gli altri".

Per chi ne ha il diritto, nel sito dell'Ulss 3 Serenissima è possibile da oggi prenotare la quarta dose: l'Azienda sanitaria ha messo a disposizione circa 8/10mila slot per ognuna delle prossime settimane, negli HUB vaccinali del PalaExpo, di Mirano e Dolo, di Chioggia e di Venezia.

Negli stessi HUB vaccinali gli aventi diritto alla quarta dose possono già presentarsi ad accesso diretto, mentre un sostegno anche a questa particolare campagna vaccinale viene dato dei Medici di Medicina Generale, a cui tutti gli aventi diritto possono rivolgersi.

La conferenza stampa odierna è stata anche l'occasione in cui l'Ulss 3 Serenissima ha fatto il punto sugli accessi e sulle prestazioni fornite nei Pronto Soccorso degli Ospedali. "Nel 2020, nel primo anno della pandemia, gli accessi sono drasticamente calati - ha sottolineato la dottoressa Mara Rosada, Primario del PS dell'Angelo - e siamo passati da circa 250mila presenze a circa 170mila.

Ma nel 2021 i numeri sono tornati a salire, avvicinandosi a quota 190mila, anche se restano ancora più bassi rispetto all'era pre Covid".

Resta preponderante il numero di coloro che non hanno motivi gravi per rivolgersi alla struttura: il 53% degli utenti entra ed esce con Codice Bianco, il 18% con Codice Verde. "E nonostante il fatto che ci troviamo spesso ad assistere persone che non hanno una reale urgenza - ha sottolineato la dottoressa Rosada - anche a queste persone i nostri sanitari garantiscono una presa in carico completa e contenuta nei tempi: il 70% dei Codici Bianchi e Verdi concludono il loro iter completo in Pronto Soccorso in meno di 4 ore, un altro 25% degli accessi viene preso in carico, assistito e dimesso in meno di 6 ore. E' solo una parte residuale, il 7% degli utenti, che si trattiene in Pronto Soccorso per più di 8 ore; ma va ricordato il fatto che una volta accolto un paziente, il nostro servizio non lo dimette se non siamo certi di averlo rimesso in sicurezza".

In proposito il Direttore Generale Edgardo Contato ha voluto ringraziare gli operatori dei Pronto Soccorso: "Qui si è riversata negli ultimi anni - ha detto - una pressione enorme, sia in epoca pre Covid, sia durante la pandemia, quando gli accessi sono diminuiti ma il lavoro dei sanitari si è complicato drammaticamente per le necessarie misure di contenimento del contagio.

in queste settimane i nostri Pronto Soccorso accolgono e assistono mediamente 550 persone ogni giorno, di cui 220 solo a Mestre, fornendo in totale più di 2mila prestazioni giornaliere medie.

Se pensiamo che è uno degli ambiti in cui è difficilissimo trovare personale da assumere in ruolo, nonostante tutta la disponibilità messa in campo dalla santità regionale, a chi è in prima linea devono andare tutto il sostegno e tutto l'incoraggiamento possibile".

L'Ulss 3 Serenissima è pronta ad avviare almeno tre percorsi per migliorare ulteriormente la performance dei suoi Pronto Soccorso e ridurre i tempi di attesal'utilizzo dei medici laureati e in formazione, che si affiancano al personale "di ruolo" per la gestione dei codici bianchi; una prima presa in carico, successiva al triage, dei codici bianchi più leggeri da parte dell'infermiere specializzato, che "istruisce", sotto il controllo del personale medico, i primi accertamenti e le prime procedure che è possibile avviare, quali ad esempio l'acquisizione dei parametri vitali ed eventuali primi accertamenti radiologici; infine, la Direzione degli Ospedali introduce una serie di "alert" che segnalano al personale quando i tempi in Pronto Soccorso si allungano oltre determinati limiti, perché si verifichi subito la congruità delle attese.

Il Direttore Contato ha voluto concludere la conferenza stampa ringraziando i giornalisti presenti e le redazioni per il contributo dato all'attività dell'Azienda sanitaria, e ha espresso a tutti il suo augurio per le Festività pasquali.




martedì 12 aprile 2022

DERMOPIGMENTAZIONE DEL CAPEZZOLO: LA BREAST UNIT DELL'ULSS 3 AVVIA ALL'ANGELO UN NUOVO SERVIZIO CON AVAPO E TRIFOGLIO ROSA

 

09.04.22) Si avvia all'Ospedale dell'Angelo, presentato con un breve incontro tra gli enti che lo hanno reso possibile, il nuovo servizio di dermopigmentazione di areola e capezzolo per le donne operate al seno.

"Dopo l'intervento di mastectomia radicale - spiega il Primario della Breast Unit, il dottor Guido Papaccio - si avvia per le pazienti il percorso della ricostruzione del seno, fondamentale nel recupero psicologico e sociale di una donna che ha dovuto lottare contro il tumore.

Per le pazienti selezionate, la dermopigmentazione medica di areola e capezzolo conclude non solo questo percorso ricostruttivo, ma tutto l'iter diagnostico-terapeutico, ed ha quindi un importantissimo impatto psicologico".  

La dermopigmentazione di areola e capezzolo viene offerta alle pazienti, nella sede dell'Ospedale dell'Angelo, dall'Ulss 3 Serenissima insieme alle due associazioni Fondazione AVAPO Onlus e Trifoglio Rosa Mestre APS.

La tecnica esclusiva prevede la ricostruzione del complesso areola capezzolo attraverso un tatuaggio tridimensionale che è in grado di produrre un eccellente risultato estetico con il minimo della invasività e in ambiente ambulatoriale. La prestazione viene offerta alle pazienti a titolo gratuito.

Durante la presentazione del servizio, Stefania Bullo, Presidente della Fondazione AVAPO, ha inteso inserirlo all'interno dell'attività più vasta:

"La nostra Fondazione, costituitasi nel 2012 per volontà dell’Assemblea dei Soci di Associazione AVAPO Mestre, organizza da tempo - ha sottolineato - varie attività a sostegno del malato oncologico, in materia psico-oncologica e nel campo nutrizionale.

Il progetto 'Insieme sulla stessa barca', all’interno del quale è inserita la dermopigmentazione medica del CAC, intende farsi carico della persona che si ammala in modo olistico, sottolineando l’importanza di considerare, accanto alle attività di tipo prettamente sanitario, una gamma di bisogni ben più ampia che prenda in considerazione aspetti emotivi, relazionali legati alla vita di coppia e sociali fortemente alterati dalle cure resesi necessarie per contrastare la malattia oncologica, ma di grande rilevanza nel condizionare il percorso di guarigione e la ripresa della vita nella sua quotidianità".

"Si tratta di un nuovo importante traguardo per l’Associazione Trifoglio Rosa APS - ha sottolineato la Presidente, Cristiana Csermely - che, in collaborazione con Fondazione AVAPO Onlus, sta già conducendo un progetto di aiuto a favore delle donne colpite da patologia oncologica al seno, che consiste nell’offrire sostegno psicologico, assistenziale e previdenziale a coloro che ne fanno richiesta.

In questo contesto hanno già usufruito di questo spazio circa 80 pazienti. Dal mese di ottobre scorso, è stata infatti istituita presso la sede di Fondazione AVAPO l’apertura bisettimanale di uno sportello gestito da volontarie dell’Associazione Trifoglio Rosa, a cui accedere per richiedere informazioni ed effettuare un primo momento di incontro volto ad accogliere specifiche richieste di aiuto".

Per ogni ulteriore informazione, lo sportello rosa di Fondazione AVAPO e Trifoglio Rosa Mestre APS è a disposizione all'indirizzo trifogliorosa@fondazioneavapo.it e al numero 351.6893866.

In occasione della presentazione del servizio presso l'Ospedale dell'Angelo, il Priorato Generale d’Italia dell’Ordine Sovrano Militare del Tempio di Jerusalem 1804 - il maggior gruppo templare europeo - ha inteso conferire agli enti promotori, Ulss 3 Serenissima, Fondazione AVAPO e Trifoglio Rosa Mestre APS, l’onorificenza della Medaglia di San Giovanni al Merito.

Si tratta di un attestazione "di benemerenza e stima per la sempre pronta generosità, l’amore per il prossimo e l’aiuto sempre dimostrato delle situazioni di fragilità, di malattia e di pandemia, dimostrando grandi dote umane e diventando un esempio da seguire ed ammirare".


Tumore al seno, mastectomia radicale e attività della Breast Unit aziendale
In Italia una donna su dieci (circa 47.000 nuovi casi anno in Italia) incontra il tumore alla mammella nel corso della sua vita. Circa il 35% di queste donne subiranno un intervento chirurgico di mastectomia e ricostruzione immediata.

Nel 2021 sono stati 1001 i ricoveri di donne operate al seno dalla Breast Unit dell'Ulss 3 Serenissima, che ha quindi fatto registrare numeri superiori a quelli dell'anno precedente, e superiori anche a quelli che venivano realizzati nell'epoca pre-Covid19.

Questi risultati evidenziano un'attività diffusa, attraverso i diversi ospedali, su tutto il territorio, grazie al modello di équipe itinerante, che affronta quindi una casistica varia, e notevole per quantità.

Secondo i criteri di qualità indicati dal Gruppo Italiano Screening Mammografico, il GISMavengono soddisfatte, con percentuale superiore all'80%, le indicazioni riguardanti l’esecuzione delle cosiddette mastectomie con conservazione di cute e capezzolo e della ricostruzione immediata; anche il numero delle complicanze si attesta positivamente sotto la soglia del 3,5%, quindi in un livello ottimale.

La Breast Unit dell'Ulss 3 Serenissima vanta anche un altro risultato di eccellenza: ben 200 delle 250 donne sottoposte a mastectomia, cioè all'asportazione di tutto il seno, sono state contemporaneamente sottoposte all'intervento ricostruttivo.

A permettere questo risultato è l’evoluzione della collaborazione all’interno della Breast Unit tra l'unità di Chirurgia senologica e la Chirurgia plastica.

Ogni singolo caso viene discusso collegialmente: sia l’intervento chirurgico demolitivo e ricostruttivo, sia eventuali terapie successive, vengono ritagliati sulla singola paziente nel necessario obiettivo di una personalizzazione della terapia.

Tutte le più avanzate tecniche di ricostruzione mammaria sono praticate dalla Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima, che è l’unico centro autorizzato a livello regionale alla ricostruzione con derma da banca dei tessuti, e condivide la maggior casistica operatoria, assieme all’Istituto dei Tumori di Milano, alla Chirurgia Senologica della Romagna e all’Ospedale Molinette di Torino.

Grazie alla sinergia tra Breast Unit e Chirurgia Plastica, nell'Ulss 3 si interviene anche con la ricostruzione della mammella con tecniche di microchirurgia ricostruttiva, con prelievo di tessuti dall’addome, e mediante liposuzione e iniezione del tessuto adiposo.




martedì 5 aprile 2022

IL PATRIARCA CELEBRA DAVANTI AI SANITARI DELL'ULSS 3 "LA PASQUA GARANTISCE UN TEMPO RINNOVATO, FATTO PER L'UOMO"


(5/4/2022)
 Il popolo ebreo in difficoltà nel deserto, come racconta il Libro dei Numeri. Da questa immagine il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia ha aperto l'omelia pronunciata all'Ospedale dell'Angelo. 

Celebrando per i sanitari, invitato dall'Ulss 3 Serenissima, ha ricordato così, in questa santa messa prepasquale, le difficoltà attraversate dagli uomini e dalle donne delle nostre città, che assistono con sconcerto a tempi di malattia e di guerra. 

"L'uomo con il suo animo - ha detto il Patriarca - costituisce certamente un mistero: vive il dramma della salute perduta, com'è accaduto in questi anni di pandemia, ma poi attraversa, anche con le sue contorsioni interiori, il dramma più complessivo che è il male, di cui oggi abbiamo una tragica rappresentazione".

Con la sua parola, monsignor Moraglia ha voluto consolare e incoraggiare gli operatori sanitari dell'Ulss 3 Serenissima, in un momento di fatica comune e di diffuso sconcerto.

Lo ha introdotto il Direttore Generale Edgardo Contato, che ha voluto la celebrazione odierna: "Per tutti noi, e non solo per chi ha fede - ha detto rivolto al Patriarca - questo vuol essere un momento di sosta, di riflessione, quasi di cura. Ci aiuti, Eccellenza, a fare memoria di quanto abbiamo vissuto e a vedere, nella Settimana Santa che arriva, la speranza di un tempo rinnovato rispetto agli anni faticosi e grigi che stiamo vivendo".

L'intera celebrazione sarà diffusa tra poche ore in tutte le stanze dei degenti ed è stata trasmessa in diretta sul canale Youtube ufficiale dell'azienda sanitaria.

Alla celebrazione erano invitati gli operatori sanitari degli Ospedali di Mestre, di Venezia, di Dolo e di Mirano; nei prossimi giorni una celebrazione prepasquale è prevista a Chioggia  per gli operatori dell'Ospedale locale.