martedì 5 gennaio 2021

MOSE, PETIZIONE DI WIGWAM PER AVERE "AMBASCIATORI" NELL'AUTORITÀ PER LA LAGUNA: «SI PUÒ ALZARE ANCHE SOLO IN PARTE»

Una petizione per chiedere l'ingresso di "ambasciatori" esperti e competenti nella costituenda Autorità per la Laguna, che tra gli altri compiti avrà quello di sovrintendere al MOSE. La sta avanzando il circuito Wigwam con l'ingegner Giovanni Cecconi, che ha diretto la control room del sistema di barriere mobili per il Consorzio Venezia Nuova: hostata da Change.org, la petizione ha già raccolto quasi diecimila firme e mette anche in palio, come dice scherzosamente (ma non troppo) il suo promotore, anche crociere in laguna per conoscere la realtà dei fatti riguardo lo strumento che, pur in ritardo rispetto alle previsioni, sta cominciando a salvare Venezia e Chioggia dalle acque alte.

L'ingegner Cecconi è fautore della "componibilità" dell'opera, consustanziale al suo stesso progetto: «Si possono chiudere solo alcune bocche - spiega in collegamento video con Azzurra Network - ad esempio cominciando dal Lido, alzando anche Malamocco se il vento infuria, e tenendo per ultima Chioggia nel caso il Baby Mose di canal Vena non sia sufficiente. Così verrebbe salvaguardata l'attività di pesca, evitando fenomeni come quelli accaduti alla fine del 2020. Ma del resto si impara facendo, attraverso prove progressive. L'acqua del mare fa bene al ricambio della laguna, mentre la soluzione olandese adottata al porto di Rotterdam impiega quattro ore per la chiusura totale e non consente in ogni caso l'ingresso e l'uscita di navi e barche».
Secondo il direttore del Venice Resilience Lab, «dev'essere possibile riaprire o chiudere le paratoie anche col preavviso di solo un'ora, lo stop non può durare mezze giornate se non è necessario. Il sollevamento di fine anno, per sette volte consecutive, è stato deciso per non far arrivare ulteriore acqua salata al nartece della Basilica di San Marco, dove sono in allestimento le lastre che potrebbero ovviare al problema. Importante, attraverso la petizione, è avere trasparenza quanto alla gestione della laguna, accelerare l'avvio dell'Autorità, dotarla del personale capace di spiegare come funziona il Mose e perché i piani per la sua piena funzionalità -con le conche di navigazione- sono in ritardo. Servono tecnici che conoscono la realtà delle cose, e "facilitatori" per aiutare chi deve decidere con responsabilità».

1 commento:

  1. Ripristinare il Magistrato alle Acque che un personaggio senza cognizione alcuna e forse in buona fede ha recentemente soppresso. Agostino

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