martedì 19 gennaio 2021

L'ATER RIVEDE I CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI POPOLARI: VIA I SUPER RICCHI, MA NON SE HANNO PIÙ DI 65 ANNI

La casa è un diritto, ma quella pubblica, se si possiede un patrimonio finanziario che si avvicina al milione di euro, no. Eppure c’è chi, tra eredità, trattamenti di fine rapporto e lasciti, è quasi milionario, ma continuerà ad approfittare di un alloggio pubblico perché ha più di 65 anni. Tutto regolare, in effetti, almeno dal punto di vista giuridico.
Lo prevede la legge regionale 39 del 2017, che ha cambiato i parametri di accesso alle abitazioni popolari, sostituendo il reddito con l’ISEE (che include anche le proprietà, vetture, imbarcazioni, immobili e risparmi), salvaguardando però chi ha più di 65 anni dal restituire la casa pubblica, anche se provvisto di un ingente patrimonio. Ma ora sono un centinaio, nel territorio metropolitano di Venezia, gli irregolari che a breve riceveranno dall'ATER l’avviso di sfratto se non giustificheranno la propria posizione.
Partirà infatti a giugno la verifica ufficiale dei requisiti, anche se da quanto emerge dai controlli svolti negli ultimi mesi nell’area della Città Metropolitana di Venezia, negli alloggi dell'ATER risultano circa 70 gli assegnatari che superano i 35mila euro di ISEE/ERP, 13 quelli con un patrimonio finanziario che supera i 200mila euro: di questi, 6 stazionano oltre i 330mila euro, mentre uno supera addirittura il mezzo milione. «L’alloggio pubblico - commenta il presidente facente funzione di ATER Venezia, Fabio Nordio - non può essere considerato un diritto acquisito, magari trasmissibile in maniera ereditaria da chi non si trova più nelle condizioni di difficoltà economica».
Situazione analoga tra le case del Comune di Venezia, dove sono circa 30 gli avvisi pronti a scattare: 8 inquilini possiedono più di 200mila euro di patrimonio finanziario, 5 stanno oltre i 300mila, mentre 3 si avvicinano al mezzo milione e uno, addirittura, può contare su 900mila euro in banca. Una questione etica, prima di tutto, della quale si sta occupando anche la Guardia di Finanza per accertare le irregolarità emerse dalla definizione dei nuovi parametri. Ma a Venezia, dove lo spopolamento e il problema casa e residenza sono più attuali che mai, succede anche questo.

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