venerdì 1 gennaio 2021

IL 2020 DEL 118 NELL'ULSS 3 SERENISSIMA: CENTOMILA MISSIONI, ALTRETTANTE RICHIESTE DI INFORMAZIONI PER L'EPIDEMIA DA COVID-19

Continua a crescere l’attività del 118 dell’ULSS 3 Serenissima. Secondo i dati anticipati dalla centrale operativa di Mestre, questa ha gestito sul territorio provinciale nel 2020 oltre 99mila missioni di soccorso primario, una ogni 5 minuti. Il numero di missioni è stabile rispetto all’anno precedente: «Si è verificata una riduzione delle missioni durante il lockdown della prima ondata epidemica – sottolinea il direttore generale, Giuseppe dal Ben – che è stata poi però compensata dall’incremento verificatosi nell’ultimo trimestre, a seguito della seconda ondata».
Delle quasi centomila missioni di soccorso primario effettuate, 49300 sono relative all’area del Veneziano; poco più di 19mila soccorsi si sono svolti nell’area di Dolo-Mirano, 7586 interventi sono relativi all’area di Chioggia, i restanti si sono svolti nel Veneto Orientale. Sono state classificate in codice rosso il 12% delle missioni, in codice giallo il 35%, in codice verde il 31% ed in codice bianco il 22%. «Rispetto all’anno precedente – sottolinea il direttore Dal Ben – è stato registrato un aumento del 15% delle chiamate alla centrale 118, che sono passate dalle 305mila dello scorso anno alle 352mila del 2020, in media una ogni 90 secondi».
Anche in questo caso, nel lavoro del 118 è evidente l’effetto della pandemia, alla cui gestione anche il settore Emergenza ha contribuito, adattando il proprio lavoro alle esigenze del servizio e della popolazione: la centrale operativa di Mestre ha infatti ricevuto quasi centomila chiamate con richieste di informazioni e di consigli relativi all’epidemia, parte delle quali poi gestite con l’intervento dei medici di medicina generale, di continuità assistenziale o delle unità speciali Covid-19 delle USCA». Oltre alle missioni di soccorso, il 118 ha svolto 20mila missioni di trasporto da ospedale ad ospedale, molte delle quali urgenti, in gran parte legate al trasferimento di pazienti affetti da Covid-19.
Intanto il servizio ringrazia il Rotary Club di Padova per la donazione di un ventilatore di ultima generazione per le ambulanze, del valore di oltre 20mila euro: «L'ambulanza dotata di questa strumentazione si trasforma in una postazione di Terapia Intensiva, potendo trattare anche i pazienti intubati che necessitino di tecniche speciali di ventilazione artificiale», dice il direttore della centrale operativa del 118, Paolo Roso.

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