Il governo ha stanziato 15 milioni a sostegno di ACTV, e il Partito Democratico invita la Regione a fare la propria parte. I consiglieri Jonatan Montanariello e Francesca Zottis scrivono che «la giunta veneta dimostra una disattenzione per le sorti del trasporto pubblico veneziano che supera i confini della realtà.
Venezia paga per la propria specificità un dazio economico ancora più duro rispetto ad altre città. E questa penalizzazione si riflette pesantemente sul fronte dei servizi di trasporto. Purtroppo questo dato di fatto è stato ignorato dalla giunta Zaia, che non ha pensato nemmeno per un attimo di accogliere gli emendamenti del PD al bilancio, i quali prevedevano stanziamenti aggiuntivi a quelli del governo».
Secondo i due esponenti della minoranza, «il Veneto, a differenza di Regioni come Lombardia ed Emilia-Romagna che investono direttamente nel settore, ha scelto il comodo ruolo di passacarte, limitandosi a trasferire risorse nazionali alle aziende del trasporto pubblico locale e scaricando il barile a Roma. Ma non tira fuori quelle risorse aggiuntive che farebbero da argine alla crisi, e preparerebbero al meglio la ripartenza post-Covid.
Questo ragionamento vale per ACTV ma in generale per tutto il sistema della mobilità pubblica regionale». Adesso, concludono Montanariello e Zottis, «è il momento che Zaia e i suoi escano dalla zona confort e facciamo la loro parte. È un dovere istituzionale tutelare il trasporto pubblico, perché significa difendere i diritti di mobilità dei cittadini, il sistema economico del territorio e migliaia di posti di lavoro. Limitarsi a batter cassa altrove e non battere direttamente alcun colpo rappresenta un danno gravissimo per la collettività».
ACTV è un’azienda decotta, come Alitalia, vive sulle spalle dei contribuenti.
RispondiEliminaPiù della metà degli utenti non paga il biglietto.
Se non ci sono turisti sui vaporetti è inutile che gli stessi girino a vuoto!
E’ come Veritas che pretende la tassa delle immondizie anche da chi non produce rifiuti, come bar e ristoranti.