giovedì 31 gennaio 2019

EMERGENZA PERSONALE ALL'ULSS 3 SERENISSIMA, MANCANO 279 FRA MEDICI, INFERMIERI E OPERATORI

L’ULSS 3 Serenissima abbisogna di personale. In una conferenza tenuta ieri dal direttore generale Dal Ben assieme al direttore amministrativo Perina, al capo del personale Corrà, al responsabile degli ospedali Tessarin e alla responsabile degli infermieri Francesca Rossi, l’Unità Locale Socio Sanitaria ha messo in guarda dal rischio di prossimo turn-over fra i professionisti che vanno in pensione e quelli da assumere, anche in virtù delle recenti norme riguardanti la cosiddetta quota 100: alla fine dello scorso anno, la Regione ha autorizzato 432 assunzioni nell’ULSS veneziana, che però riesce a soddisfarne solo 153.
Mancano all’appello 128 medici, 46 infermieri e 53 operatori socio sanitari, da reperire sul mercato privato: l’individuazione del personale si fa sempre più difficile. Il direttore Dal Ben parla di «guerra tra gli ospedali» per accaparrarsi i dottori: tra i reparti più in difficoltà, Anestesia, Rianimazione, Pronto Soccorso. Seguono Pediatria, Psichiatria, Ginecologia, Radiodiagnostica. Quanto al personale infermieristico, è stato chiesto di attingere alle graduatorie di altre ULSS venete e di attivare un nuovo concorso, oltre alle liste di mobilità. Dal Ben si è dichiarato favorevole a togliere il numero chiuso dalla Facoltà di Medicina.

mercoledì 30 gennaio 2019

INSTALLATA STAMANE L'ULTIMA PARATOIA MOBILE PER IL MOSE ALLA BOCCA DI PORTO DEL LIDO

Questa mattina all’alba, alla bocca di porto meridionale del Lido, è stata posata l’ultima paratoia per completare il sistema MoSe di barriere mobili, atto a preservare l’intera laguna dagli effetti delle maree. L’intervento è stato compiuto fra le ore 5 e le 6 e ha esaurito il ciclo delle 78 paratoie posizionate in un anno e mezzo di tempo alle bocche di Sottomarina, di Malamocco e appunto del Lido: ciascuna è lunga oltre 26 metri, larga 20 e spessa 4, e pesa 282 tonnellate. Per la prova generale del funzionamento dell’impianto, che tanti intoppi ha conosciuto e non solo di natura giudiziale, è ora necessario che venga installata l’attrezzatura per far salire e scendere queste barriere di protezione: il sistema sarà collocato in un’isola artificiale.

giovedì 24 gennaio 2019

ANZIANO MUORE IN VAPORETTO, BATTELLO FERMO PER DUE ORE ALL'IMBARCADERO DELLA CA' D'ORO

Un anziano signore è deceduto stamane alle 7.45 mentre si trovava in vaporetto di linea 1 alla fermata della Ca’ d’Oro. I passeggeri hanno avvertito l’equipaggio di un suo malessere, ma all’atto dei riscontri l’uomo era già morto. Il battello è stato fermo fino alle 10 all’imbarcadero, dove sono giunti l’ambulanza, il medico legale e i carabinieri.
Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

domenica 20 gennaio 2019

TRE ORE DI SCIOPERO DEI DIPENDENTI ACTV LUNEDÌ 21 GENNAIO PER PROTESTARE CONTRO I FUTURI TEMPI DI GUIDA E RIPOSO

Sciopero di tre ore, domani -lunedì 21 gennaio- per i dipendenti di ACTV. L'agitazione è stata indetta dai sindacati confederali CGIL, CISL, UIL, dalla UGL e dal sindacato autonomo FAISA CISAL: i lavoratori del servizio navigazione, automobilistico e tranviario che aderiranno allo sciopero incroceranno le braccia dalle ore 10 alle 13, orari di arrivo e ripartenza dei mezzi da e per i depositi aziendali. Pertanto le corse si interromperanno prima dell’inizio dell’orario di sciopero e riprenderanno dopo l’orario indicato, tenendo in considerazione il tempo necessario per raggiungere i capilinea di partenza.
Fra i motivi dell'astensione dal lavoro, la modifica del regolamento europeo n.1073 del 2009 che avrebbe conseguenze all'interno del mercato, imponendo nuovi tempi di guida e di riposo al personale viaggiante, che peggiorerebbero le loro condizioni. Inoltre i sindacati si oppongono all'innalzamento del parametro chilometrico per il rilascio delle autorizzazioni: in Italia il nuovo limite sarebbe di 100/120 km. No anche alla completa liberalizzazione delle operazioni di cabotaggio per i servizi regolari.

sabato 19 gennaio 2019

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA CRESCE IN PROVINCIA: BOOM DEL VENETO ORIENTALE, BENE MIRA, MALE VENEZIA E CHIOGGIA

Sono stati diffusi i dati della raccolta differenziata nei Comuni del Veneziano serviti da Veritas. La media è cresciuta rispetto alla precedente rilevazione, passando dal 65.74% del 2017 al 66.52% del 2018: ovvero, due cittadini su tre praticano comportamenti corretti. All'interno di questo quadro, ci sono eccellenze come Fossalta di Piave dove la raccolta differenziata raggiunge i vertici dell'86.62% in rapporto al numero di abitanti, seguita da altre città e paesi del Veneto orientale come Ceggia, San Donà di Piave, Meolo. Al top anche Mira, che si attesta su un buon 80.43%, mentre più indietro stanno le realtà maggiormente popolate: il Comune di Venezia chiude largamente la fila con appena il 56.31%, dovuto anche alla difficoltà logistica di installare i cassonetti nel centro storico vincolato dalla Sovrintendenza. Alibi quasi analoghi vanta Chioggia, che sta quattro punti sotto la media provinciale con il 62.66%; meglio Cavarzere col 71.45% e Cona con il 78.27%. Nel computo vanno annotati anche i differenti sistemi di raccolta: misto, a calotta, porta a porta.

giovedì 17 gennaio 2019

POLVERI SOTTILI: L'HINTERLAND VENEZIANO, LA RIVIERA E CHIOGGIA TORNANO AL LIVELLO ZERO. PADOVA E PIOVE DI SACCO RESTANO IN ROSSO

Torna alla normalità la situazione per quanto riguarda la concentrazione di polveri sottili e PM10 nell’aria, a Chioggia e in provincia di Venezia. Nel bollettino odierno, Arpav specifica che i livelli sono rientrati al di sotto dei limiti di 50 µg per metro cubo, quindi viene ripristinato il livello zero (verde) da domani fino alla nuova comunicazione, prevista per l’inizio della prossima settimana. Exploit per l’hinterland veneziano, Mira e la Riviera del Brenta, che passano direttamente da una concentrazione di livello 2 a quella verde, mentre disco rosso per Padova e Piove di Sacco, che non si schiodano dal livello di allerta già comunicato nei giorni scorsi. A zero invece il Polesine.

lunedì 14 gennaio 2019

MERCOLEDÌ 16 ANDARE AL CINEMA IN VENETO AIUTA LA RICOSTRUZIONE NELLE MONTAGNE BELLUNESI COLPITE DAL MALTEMPO DI OTTOBRE

«C’è un motivo in più per andare al cinema il prossimo mercoledì 16 gennaio, ovvero le sale cinematografiche che aderiscono all’iniziativa promossa da Regione e AGIS destineranno quota parte dell’incasso di quella giornata alle popolazioni del Veneto colpite dal maltempo nei mesi di ottobre e novembre 2018». L’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari, rinnova l’invito ad aderire all’iniziativa di solidarietà, denominata “Veneto in ginocchio”, che vede protagonista lo spettacolo e che, per quanto riguarda il cinema, conta sull’adesione di 27 sale nella regione, tra cui la multisala Politeama di Badia Polesine e, nel Veneziano, il cinema Dante di Mestre, la multisala IMG al centro Candiani, sempre a Mestre la multisala Palazzo, inoltre il cinema Teatro di Mirano e la multisala Verdi a Cavarzere. «Ringrazio l’AGIS e le tante imprese del settore - continua Corazzari - che hanno confermato una volta di più la propria sensibilità e generosità. Con il loro aiuto sarà possibile far confluire nel conto corrente della Regione ulteriori risorse che serviranno a finanziare interventi di sostegno alle aree colpite dagli eventi calamitosi dei mesi scorsi«. Nel frattempo si continua a lavorare al cartellone del teatro e degli spettacoli dal vivo, nel quale sono impegnate note istituzioni culturali e numerose realtà artistiche. Dal canto suo il presidente dell'Unione AGIS Ttriveneta, Franco Oss Moser, dichiara che «òe imprese associate all’AGIS si sono prontamente affiancate all’iniziativa della Regione, confermando la stretta vicinanza dello spettacolo ai bisogni, problemi ed emozioni del territorio».

PM 10, CONFERMATO IL LIVELLO ARANCIO A CHIOGGIA FINO A GIOVEDÌ. A MESTRE, PADOVA, PIOVE DI SACCO E MIRA È ALLERTA ROSSA

L’Osservatorio regionale della qualità dell’aria di Arpav ha confermato per il Comune di Chioggia il mantenimento del livello 1 “Arancio” fino alla prossima giornata di controllo, giovedì 17 gennaio, in quanto sussiste il superamento del limite di concentrazione in atmosfera di 50 microgrammi per metro cubo del parametro PM10 (polveri sottili). Nello specifico, il livello 1 “Arancio” vieta la circolazione per tutti i giorni della settimana, compresi quindi anche sabato e domenica, dalle 8.30 alle 18.30 di ciclomotori e motocicli Euro 0 a due tempi, di autovetture ad uso proprio alimentate a benzina Euro 0 e 1 e diesel Euro 0, 1, 2, 3, 4 e dei veicoli commerciali alimentati a diesel Euro 1, 2 e 3. L’ambito di applicazione è l’intero territorio comunale, eccetto la strada 309 Romea. È sempre vietato sostare con il motore acceso. Per quanto riguarda l’utilizzo degli impianti termici e delle combustioni, in questi giorni sarà vietato utilizzare impianti termici a biomassa di classe inferiore alle 3 stelle, e sarà vietato effettuare combustioni all’aperto, oltre che spandere liquami zootecnici. Il divieto sarà valido fino al prossimo giorno di controllo previsto per giovedì prossimo. Vanno peggio le cose a Mestre, Mira e altre città dell’immediato hinterland veneziano, oltre che a Piove di Sacco che per tre giorni dovranno sottostare al protocollo previsto per il livello 2 “Rosso”, per aver superato il limite di ben dieci sforamenti: si calcola che sarà fermata un’auto su due, e per un accordo fra enti è previsto il blocco nell’area urbana di Mestre di tutti i veicoli Euro 4 fino a giovedì 17 gennaio.

domenica 13 gennaio 2019

ARRESTATO IN BOLIVIA IL TERRORISTA CESARE BATTISTI. SOLLIEVO A SANTA MARIA DI SALA, DOVE NEL 1979 UCCISE IL MACELLAIO SABBADIN

È stato arrestato nella notte a Santa Cruz in Bolivia Cesare Battisti, il terrorista italiano che negli anni Settanta compì una serie di rapine e omicidi a sfondo politico. Rifugiatosi prima in Francia, poi in Messico e infine in Brasile, il 64enne è stato catturato da un’operazione dell’Interpol, che lo ha individuato una settimana fa nel Paese sudamericano, camuffato da barba e baffi. Battisti verrà estradato alla giustizia italiana tra oggi stesso e domani.
L’uomo era evaso nel 1981 dal carcere di Frosinone, dove stava scontando una condanna a 12 anni per banda armata: il 16 febbraio 1979 fece parte del commando che a Santa Maria di Sala uccise il macellaio Lino Sabbadin durante una rapina, per rappresaglia contro una precedente azione criminosa che aveva visto lo stesso Sabbadin uccidere un altro rapinatore armato. Soddisfatto il figlio Adriano, che quel giorno era giovanissimo e vicino al padre: la sua battaglia lunga più di 35 anni ora trova compimento.

GRANDE FESTA NEL TREVIGIANO PER IROSO, L'ULTIMO MULO ALPINO AD AVER SVOLTO IL SERVIZIO MILITARE, CHE COMPIE BEN 40 ANNI

Pochi sanno che in Italia il servizio militare non è più obbligatorio non solo per gli umani, ma anche per i muli. Con la fine della leva, nessun quadrupede è più adibito al servizio degli alpini, e coloro che sono andati “in pensione” hanno trascorso serenamente gli ultimi anni tra biada e riposo. Solo uno di loro è ancora vivo, si chiama Iroso e ha raggiunto nei giorni scorsi la venerabile età di quarant’anni, pari a circa 120 di una persona: l’animale è custodito dalla benevolenza di Antonio de Luca, che in tutti questi anni lo ha trattato con gli onori che merita.
Iroso aveva prestato opera in forza al 7° Reggimento Belluno, ed era finito all’asta nel 1993: è praticamente cieco e sdentato, gli fa compagnia un’asina, e oggi viene celebrato dagli alpini di Vittorio Veneto (alla presenza del presidente della Regione Luca Zaia) nella cascina in cui trascorrerà i suoi ultimi giorni a Cappella Maggiore -sempre nella Marca- dov’è diventato una superstar che tutti vogliono conoscere.

lunedì 7 gennaio 2019

OGGI (ORE 17) PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA CONTRO IL DECRETO SICUREZZA E L'ADESIONE DI BRUGNARO

Il gruppo “3 ottobre Venezia, rete provinciale per città aperte” parteciperà al presidio organizzato oggi -martedì 8 gennaio- dalle ore 17 davanti alla Prefettura di campo San Maurizio a Venezia, contro il decreto sicurezza di Salvini, contro la lettera firmata dal sindaco Brugnaro, contro la chiusura dei porti, per ribadire che Venezia è una città aperta e solidale e che il senso di umanità non può essere abrogato per legge: soccorrere esseri umani che rischiano la vita è un dovere al di sopra di qualsiasi legge. La Rete 3 ottobre appoggia l’appello sull’illegittimità di quanto sta accadendo nel Mediterraneo dove “il diritto di sbarco in un porto sicuro viene posto in discussione in ogni singolo episodio di salvataggio”. Per i sottoscrittori, infatti, "criminale è chi rifiuta di soccorrere chiudendo i porti e condannando a morte certa decine e decine di persone nello spregio delle leggi internazionali sui diritti umani". Allo stesso modo la Rete 3 ottobre esprime ferma opposizione nei confronti del sindaco Luigi Brugnaro, in quanto primo firmatario di una lettera indirizzata al presidente dell’ANCI in cui si condannano “alcuni sindaci che hanno invitato alla disapplicazione del decreto sicurezza perché ritenuto criminogeno e disumano": il gruppo 3 ottobre al contrario appoggia i sindaci disobbedienti che hanno scelto di non applicare l’articolo 13 del decreto di sicurezza, il quale impedisce di concedere la residenza ai richiedenti asilo in possesso di un regolare permesso di soggiorno. "Questa disposizione - si legge nella nota - mette fortemente a rischio l'effettivo e pieno accesso ai servizi, in particolare quelli relativi a sanità e istruzione, sia per una probabile erronea pretesa dell’iscrizione all’anagrafe da parte degli enti pubblici, sia per una fruizione dei servizi incostituzionalmente limitata al solo luogo del domicilio". Alla Rete 3 ottobre aderiscono le associazioni Kaira Dorò, La Casa di Amadou, Il Villaggio, SOS Diritti, VTM MAGIS Mestre, Aps. Liquidambar, Mani Tese, Refugees Welcome Italia, Emergency Venezia Mestre, Libera la Parola Marghera, le sezioni ANPI Erminio Ferretto di Mestre e Sette Martiri Venezia, il gruppo Amnesty International di Mestre, l'associazione dei Giuristi Democratici di Venezia "Emanuele Battain”, Rosso Veneziano, Oltreiconfini, la cooperativa Caracol, il centro sociale Rivolta, la Rete scuole Venezia Mestre, Pax Christi Venezia Mestre, Oltre il Mare, il coro Voci dal Mondo, il coro Soul Liberation cultural gospel, Maf Mafal Diaw, la fondazione Guido Gini Mirano - Villaggio Solidale, ComuniCare, ParoleInMovimento, il laboratorio occupato Morion, l'associazione Ponte, il gruppo In-formazione, il gruppo Bella Ciao - Cittadini non indifferenti di Quarto d'Altino, Assopace Palestina di Venezia, la fondazione Elena Trevisanato, Mediterranea Venezia, Cobas Comune di Venezia e numerosi cittadini e cittadine.

sabato 5 gennaio 2019

I SESSANT'ANNI DELLO ZECCHINO D'ORO IN UN MUSICAL OGGI AL TEATRO TONIOLO DI MESTRE

Al teatro Toniolo di Mestre arriva il musical dello Zecchino d'Oro. Oggi pomeriggio dalle ore 16 la manifestazione bolognese celebra il suo 60° anno di attività tramite le canzoni che lo hanno reso celebre, che danno vita a un fantasy in grado di appassionare i più piccoli e far tornare i ricordi a genitori e nonni: una sera, nella cameretta di Alice, si ode uno strano e singolare tintinnio. È precipitato lo zecchino d'oro con il quale l'Omino della luna manda, durante la notte, i sogni a tutti i bambini del mondo. La pièce e a cura di Pino Costalunga e del regista Raffaele Latagliata, sul palco Gennaro Cataldo, Stefano Colli, Danny Bignotti, Maddalena Luppi, Giada Maragno, Rebecca Pecoriello. La produzione, naturalmente, è dell'Antoniano di Bologna.

venerdì 4 gennaio 2019

I LAVORI DEL MOSE SARANNO PORTATI A TERMINE DA SOLE IMPRESE LOCALI, I COMMISSARI DEL CVN STANZIANO 300 MILIONI

I commissari del Consorzio Venezia Nuova hanno affidato i lavori per la prosecuzione del MoSe a un nucleo di imprese edilizie lagunari, e stanziato 300 milioni per portare a termine le più che ventennali operazioni. L’incarico coinvolge i consorzi Kostruttiva, Costruttori Veneti San Marco e CARMV, già presenti al fianco di imprese come Mantovani e Condotte: circa una ventina i soggetti che ne fanno parte, tra cui le aziende chioggiotte Lavori Marittimi Dragaggi, Clodiense Opere Marittime e Nuova Coedmar. La scelta caduta su di esse, per ottemperare al bisogno di legalità e di relazione col territorio, è stata avallata anche dal presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone. Tra i nuovi limiti imposti dai commissari Fiengo e Ossola anche il fatto di non agire tramite sub appalti, ma di assumere in proprio gli oneri della manifattura.

mercoledì 2 gennaio 2019

LA REGIONE FINANZIA CON UN MILIONE I 94 CONSULTORI PUBBLICI PER COPPIE, DONNE E MINORI

La Regione Veneto conferma anche per il 2019 lo stanziamento di un milione per sostenere l’attività dei consultori pubblici del territorio. «Attivi dal 1977 – sottolinea l’assessora regionale alle politiche sociali, Manuela Lanzarin – i consultori sono il primo sportello di ascolto, aiuto e consulenza per le famiglie in difficoltà, le coppie, le donne, in particolare quelle vittime di violenza, nonchè adolescenti e minori. Le équipe multiprofessionali e multidisciplinari dei consultori sono un presidio indispensabile dei servizi sociali nei territori per aiutare gli adulti nei loro compiti genitoriali, sostenere le coppie nelle difficoltà relazionali come separazioni e divorzi, offrire servizi di mediazione in particolare quando ci sono figli minori». La rete dei consultori familiari pubblici della Regione Veneto è composta da 51 équipe multiprofessionali e multidisciplinari, articolate in 94 sedi, di cui 22 principali e 72 periferiche. Nel corso del 2017 hanno erogato almeno una prestazione a 87mila utenti, dei quali 20mila stranieri, pari al 22,7%. Collocati in prevalenza nelle sedi dei distretti sociosanitari del Veneto, i consultori operano in costante raccordo con i medici di medicina generale, i servizi per l’età evolutiva, quelli per le dipendenze, gli ospedali, le scuole, l’autorità giudiziaria, le comunità e gli enti del terzo settore. Le risorse regionali privilegiano tre linee di sviluppo degli interventi dei consultori familiari pubblici: il sostegno alla genitorialità, in particolare nelle situazioni che vedono convolte le autorità giudiziarie; l’educazione all’effettività e alle sessualità, soprattutto nelle scuole; il potenziamento degli interventi di prevenzione e sostegno verso le donne vittime di violenza.

martedì 1 gennaio 2019

AZZURRA A MESTRE ED AURORA A MIRANO SONO LE PRIME NATE DEL 2019 NEGLI OSPEDALI DELLA ULSS 3

Due bambine sono le prime nate del 2019 negli ospedali della ULSS 3 Serenissima. La prima in assoluto è stata Azzurra, venuta al mondo a Mestre alle 0.51 del 1° gennaio: la piccola è di Camponogara, ed è la prima figlia di Susanna ed Enrico. Il suo peso alla nascita è di 3560 grammi. Dopo poco più di un’ora, alle 2.12, l’ospedale di Mirano registra il suo primo lieto evento dell’anno con il fiocco rosa per Aurora, nata da una coppia moldava residente a Mira: 2785 grammi il suo peso alla nascita.
Ancora in attesa gli ospedali di Venezia, Dolo e Chioggia, dove l’ultima a nascere nel 2018 è stata la piccola Sara, all’1.12 della notte fra il 30 e il 31 dicembre. L’ospedale della laguna sud anche nell’anno appena concluso ha potuto mantenere il punto nascita con 525 parti, a fronte dei 589 di Dolo, dei 911 di Mirano e dei 2013 di Mestre, per un totale di 4038 bambini nati nelle strutture della ULSS 3 Serenissima, dove questa mattina -come da tradizione- ha girato per tutti i reparti il direttore generale Giuseppe dal Ben.