martedì 28 dicembre 2021

E' NATA IERI, ALL'ANGELO, AMELIA, LA BAMBINA NUMERO 2.000 DI QUEST'ANNO: SARÀ RECORD ASSOLUTO.

Dall'Ospedale di Mestre un segnale in controtendenza: "Un raggio di sole 
in quello che anche Papa Francesco ha chiamato 'inverno demografico'

(28.12.21) E' nata ieri, all'Angelo, Amelia, il duemillesimo bambino partorito nell'Ospedale di Mestre dall'inizio dell'anno. Per il Punto Nascite dell'Angelo sarà quindi un 2021 da record assoluto: mentre in tutta l'Italia crollano le nascite, tanto che anche Papa Francesco ha dedicato al tema la sua attenzione preoccupata, l'Ospedale di Mestre arriverà certamente al 31 dicembre ad un numero di nuovi nati mai toccato. "Già negli anni scorsi - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - l'Ostetricia dell'Angelo ha fatto registrare numeri in assoluta controtendenza, ma la nascita di Amelia, che ci porta a 'quota Duemila' qualche giorno prima della fine dell'anno, certifica che qui si sta facendo un lavoro egregio: è il lavoro coordinato dell'Ostetricia e Ginecologia, della Patologia neonatale e della Pediatria che garantisce sicurezza alle donne in attesa, e che attrae mamme dai territori limitrofi. Il risultato è un fiore all'occhiello di primo livello, di cui dev'essere fiera tutta l'équipe del Dipartimento neonatale, medici, ostetriche e infermiere, insieme a coloro che collaborano anche dal territorio ai percorsi di avvicinamento al parto".  

La nascita di Amelia e la nascita di ben 2.007 bambini dal primo gennaio ad oggi - perché da ieri, dopo Amelia, ne sono già nati altri 6! - sono una notizia che stupisce favorevolmente se confrontata con i dati sulle nascite in Italia appena forniti dall'Istat. Il cui rapporto dice che, in un quadro in cui la natalità è calata in tutto il decennio passato, anche nel 2020 si è registrato un calo netto delle nascite, che sono state 15mila in meno rispetto al 2019, con un -3,6%. E i dati nazionali confermano la tendenza in grave calo anche per l'anno in corso: in tutta l'Italia - e Mestre costituisce quindi davvero una singolare eccezione - tra gennaio e settembre le minori nascite sono state già 12.500, e si attende quindi per il 2020 un bilancio nazionale complessivo ancora più in rosso di quello dello scorso anno: l'Istat parla di un nuovo superamento, ma al ribasso, del record di denatalità. 
A Mestre no: all'Angelo questo sarà un anno record - con una media di più di cinque bambini partoriti al giorno si potrebbe anche arrivare ad avere 2.021 nati in questo 2021! -, anche migliore del 2018, in cui le nascite avevano superato quota 2.000 di alcune unità, e decisamente migliore del 2019 e del 2020 in cui si erano registrate rispettivamente 1.921 e 1.949 nascite.  

La piccola Amelia è venuta al mondo poche ore dopo che Papa Francesco, affrontando all'Angelus il tema della denatalità nel nostro Paese, si era appellato agli italiani. "Parlando della famiglia - aveva detto il Pontefice all'Angelus - mi viene una preoccupazione vera, almeno qui in Italia: l'inverno demografico, sembra che tanti hanno perso l'illusione di andare avanti con figli, tante coppie preferiscono rimanere senza o con un figlio soltanto. E' una tragedia". "Il grido di allarme del Pontefice - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - è confermato dai dati nazionali, molto molto preoccupantiDal nostro Ospedale arriva un segnale piccolo, ma per noi importante: e cioè che anche le strutture sanitarie e gli operatori possono contribuire ad affrontare questo 'inverno demografico': lo fanno mettendosi a disposizione delle coppie e dei genitori con tutto l'entusiasmo, con tutta la disponibilità e con tutta la professionalità possibile, creando per le famiglie le migliori condizioni per decidere di dare alla luce un figlio, aggiungendo un loro personale raggio di sole nell'inverno demografico del Paese".

Amelia, la duemillesima bambina nata nel 2021 all'Ospedale dell'Angelo, è venuta al mondo nel primo pomeriggio di lunedì 27 dicembre, e alla nascita pesava 3.550 grammi. La mamma, Ardita, a cui il Direttore Generale Edgrado Contato ha fatto visita oggi, è di nazionalità kosovara, e risiede a Chirignago con il marito Shabani Mexhep, che lavora nel settore dell'edilizia: la coppia ha già due altre bambine, Runicsa, di cinque anni e Menesa, di tre. 

Nascite all'Ospedale dell'Angelo
Anno 2021: 2.007 (+ i nati dal 28 al 31 dicembre)
Anno 2020: 1.949
Anno 2019: 1.921
Anno 2018: 2.008
Anno 2017: 1.940
Anno 2016: 1.931



Per un confronto tra il risultato di Mestre e quello nazionale, si veda il recente articolo di QuotidianoSanità: 

 


CONCESSIONI A BANDO FINE 2023: OGGI A ROMA DAL MINISTRO GARAVAGLIA UNA FOLTA RAPPRESENTANZA DI CHIOGGIA, SOTTOMARINA E ROSOLINA

Le sigle che riuniscono tutti gli appartenenti alle categorie turistiche di Chioggia si sono ritrovate oggi a Roma. Gebis, Ascot, Cisa appoggiate da Asa e da Ascom con le sigle nazionali Sib Confcommercio e Fiba Confesercenti sono giunte fino alla Capitale in rappresentanza del Veneto per richiedere una giusta norma a salvaguardia dei settori balneare e ricettivo in regime concessorio, senza che siano fatte distinzioni tra le piccole e le grandi imprese e tra sigle dei comparti. Il lavoro delle imprese in questi settori è stato costruito in una vita di dedizione e sacrificio, non può essere cancellato con una sentenza. Le aziende in regime concessorio danno lavoro a migliaia di persone in Veneto e hanno contribuito, nel corso degli anni, a dare un’immagine del turismo Veneto che ora è modello per tutta l’Europa, riconosciuta dai milioni di presenze che il settore del balneare produce. I rappresentanti arrivati a Roma, in dieci in rappresentanza di Chioggia e di Rosolina, in attesa dell’incontro col Ministro Garavaglia, hanno concluso affermando di aver bisogno di certezze per poter continuare il proprio lavoro con la stessa professionalità che li ha contraddistinti fino ad ora. Il Ministro dovrebbe presentare la bozza transitoria della norma che dovrebbe regolare il settore.

lunedì 27 dicembre 2021

INCENDIO A PORTO MARGHERA: SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO

Un grosso incendio si è sviluppato a Porto Marghera nell’area del Petrolchimico, allo stabilimento ex Alcoa ora della Slim Fusina Rolling, Sulla città si sono spostate dense volute di fumo, visibili fino a Malcontenta.

L’incendio sembra si sia sviluppato verso le 11 di questa mattina, dopo che dell’olio vicino alla pressa ha preso fuoco nell’area dei laminatoi.

Allo spegnimento dell’incendio stanno partecipando squadre composte dal personale dello stabilimento e squadre dei vigili del fuoco che verso mezzogiorno hanno preso il controllo delle fiamme

 


sabato 25 dicembre 2021

COVID: AUMENTANO ANCORA I CONTAGI

In Veneto la situazione Covid sta lentamente peggiorando. In 24 ore l’aumento dei contagi è stato di 5402 nuovi positivi. Nella provincia di Venezia non si sono raggiunti i 1000 nuovi contagi, superati nelle province di Padova (1021) di Treviso (1060) e di Verona (1030). Il totale dei decessi per causa Covid è di 24 persone ed è in aumento la presenza di casi Covid nei reparti di terapie intensive, in calo invece la presenza di pazienti nei reparti ordinari. Nella regione sono aumentate di 2404 unità le persone in isolamento domiciliare. Ma, mentre Federica Pellegrini fa da testimonial pro bono alla campagna vaccinale sostenendo l’importanza della somministrazione della terza dose per ostacolare il diffondersi della variante Omicron, si comincia a tenere in considerazione l’ingresso della Regione in zona arancione, con tutti i limiti e le restrizioni del caso.

giovedì 23 dicembre 2021

“Più di cinque milioni di dosi somministrate: i vaccini anti Covid19 sono sicuri, e sono l’arma in più per difendere i nostri bambini”

L’appello congiunto dei Primari di Pediatria dell’Ulss 3 Serenissima In questi giorni di rapido aumento dei casi di infezione da Ccovid19 a livello mondiale, si è assistito anche in Italia e nel Veneto ad una decisa e rapida diffusione della malattia in età pediatrica. Vale la pena ricordare che da inizio pandemia circa 850.000 bambini si sono ammalati di Covid19 e che 8750 hanno avuto bisogno di un ricovero ospedaliero (fonte: Collegio Primari di Pediatria del Veneto), e questo è accaduto quando ancora la frequenza dei casi in pediatrica era più ridotta. Con l’esplosione dei casi nell’infanzia, come si è notato negli ultimi due mesi, possiamo aspettarci un ulteriore aumento di bambini che possono aver bisogno di cure ospedaliere anche intensive. Abbiamo notato la comparsa di una nuova sindrome (Sindrome infiammatoria multisistemica da Coronavirus MIS-C), una patologia in cui, come dice il nome stesso, si assiste ad una infiammazione in contemporanea di diversi organi e distretti del bambino che ne mette a serio rischio la salute. Come Primari dei Reparti di Pediatria dell’Ulss 3 Serenissima riteniamo importante sottolineare però che, a differenza dello scorso anno, è disponibile un’arma in più per proteggere i nostri bambini: la vaccinazione. Le principali agenzie mondiali che si occupano di Salute Pubblica hanno ampiamente dimostrato come i vaccini ad mRna siano molto efficaci nel proteggere i bambini dall’infezione da Covid19 senza peraltro presentare effetti collaterali gravi (normalmente febbricola, dolore in sede di iniezione, cefalea… scompaiono entro 48 ore). Questi dati sono confermati da tutte le rilevazioni in tempo reale che avvengono nel monitoraggio delle reazioni avverse pediatriche ed ormai nel mondo sono state già somministrate a più di 5 milioni di dosi ai bambini di età compresa tra i 5 e 12 anni. Vaccinare i propri figli non solo li mette al riparo dallo sviluppare forme gravi ed acute di Covid19, ma li protegge anche dai sintomi protratti nel tempo (più frequentemente tosse e debolezza anche per quattro settimane). La vaccinazione consente inoltre ai bambini di avere una vita sociale il più possibile normale ed evita la lunga quarantena a domicilio dovuta alla malattia, che può mettere in difficoltà l’apprendimento e lo sviluppo psicofisico, oltre a rendere estremamente difficile la gestione familiare, visto l’obbligo di isolamento anche da parte di chi si prende cura del piccolo. Infine, evitare che i nostri bambini si ammalino di Covid19, oltre a proteggereli da una malattia che può presentarsi in forme gravi, allo stesso tempo difende dall’infezione tutti i componenti familiari, tra cui anche le persone fragili o anziane, ancora più a rischio di malattia severa. In accordo con tutti gli altri Primari della Pediatria del Veneto riteniamo quindi, per la sicurezza e la salute dei nostri bambini, di raccomandare ai genitori convintamente e con forza la vaccinazione contro il Covid19. Dott.ssa Paola Cavicchioli (Primario Pediatria di Mestre) Dott. Massimiliano De Bortoli (Primario Pediatria di Dolo-Mirano) Dott. Luca Livio (Primario Pediatria di Venezia) Dott. Andrea Cattarozzi (Primario Pediatria di Chioggia)

giovedì 16 dicembre 2021

PROTEZIONE CIVILE: PASSI AVANTI PER LA REGOLAMENTAZIONE REGIONALE

Una legge che permette di declinare gli aspetti territoriali e che ha dimostrato la validità del sistema ottenendo ottimi risultati come nella gestione dell’emergenza Vaia, la quale ha ricevuto anche il plauso da parte del Presidente della repubblica Mattarella. 

Il Veneto in questo contesto si era già dimostrato precursore, avendo emesso leggi regionali ben 8 anni prima che venissero emanate analoghe leggi nazionali.

Ora si rende necessario innovare alcuni aspetti, alcuni già introdotti con atti amministrativi e  adeguare anche la declinazione territoriale delle competenze.

Inoltre i piani di Protezione Civile ora andrebbero coordinati con gli altri piani comunali, con l’istituzione di nuove unità di crisi, dove si renda necessario, rafforzando la filiera di comando in modo che la Regione garantisca la massima efficienza con Prefetture e Comuni in situazioni di emergenza.

Ciò incentrandosi nell’aspetto della prevenzione ma dando importanza alle esigenze del territorio e al ruolo del volontariato.

Ora che il progetto di legge è stato approvato senza voti contrari si è pronti ad andare in aula per l’approvazione finale da parte del Consiglio Regionale. Bottacin conclude sperando che anche le astensioni riscontrate in Commissione diventino voti favorevoli.

 


mercoledì 15 dicembre 2021

ARRIVA LA "SIRINGA SENZA AGO" : FIFONI DELLA PUNTURA NON AVETE PIÙ SCUSE

È stata utilizzata oggi per la prima volta in una grande Azienda sanitaria del Veneto, nel quadro della campagna vaccinale antiCovid, la "siringa senz'ago" per la somministrazione dei vaccini. "Si tratta di una strumento innovativo - spiega il responsabile della Farmacia Ospedaliera dell'Ulss 3, il dottor Alessandro Chinellato - che utilizzeremo da qui in poi per i pazienti 'aicmofobici', cioè che hanno una paura forte della puntura da ago/siringa, e per coloro che posso essere contagiosi per l'operatore. La utilizziamo già per i pazienti in età compresa tra 16 e 65 anni, e attendiamo le necessarie autorizzazioni per poter utilizzare questa siringa anche nei pazienti pediatrici". 
"La 'siringa senz'ago' - spiega il dottor Chinellato - permette di iniettare il vaccino antiCovid utilizzando una tecnologia che sfrutta la velocitàcon cui il vaccino viene somministrato; e inietta il vaccino alla stessa profondità di quanto fa una siringa standard, attraverso un foro minuscolo, molto più piccolo rispetto a quello, pur piccolo, creato dalle siringhe fin qui utilizzate".

La "siringa senz'ago" è stata utilizzata per la prima volta nella mattinata di oggi a Chioggia, al PalaExpo di Marghera e al Palasport di Dolo, ed ora è a disposizione dei vari punti vaccinalile persone vaccinate hanno dichiarato di non essersi nemmeno accorte della avvenuta vaccinazione.
Il nuovo dispositivo permette la somministrazione dei vaccini a mRna, cioè Pfizer e Moderna. "Garantisce, com'è stato certificato dai primi utilizzi odierni, praticità di utilizzo e rapidità nella somministrazione - spiega il dottor Chinellato -. Appena un po' più lungo il tempo di 'sfialatura', cioè l'operazione di 'caricamento' con la dose vaccinale; ma ricordiamo che questa particolare 'siringa senz'ago' verrà utilizzata solamente su pazienti selezionati".

"Ancora una volta nel corso dell'epidemia in corso - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - gli operatori sanitari della nostra Ulss 3 sono in campo per mettere al servizio della popolazione i sistemi più moderni e innovativi. E ancora una volta, com'è successo con la diffusione della telemedicina, l'epidemia in corso sembra poterci condurre anche a svolte positive, portandoci a perfezionare le tecniche e l'organizzazione del lavoro. In questo caso si introduce una strumentazione che può aiutare molto chi ha paura dell'iniezione; e in questo tempo in cui le paure ingiustificate rispetto al vaccino sono ancora molte, anche questo è un modo per andare incontro a chi è timoroso o titubante, sgombrando il campo intanto da una delle paure 'evitabili' attraverso il progresso tecnologico".

 




lunedì 13 dicembre 2021

OMICRON, DUE CASI IN PROVINCIA DI VENEZIA

Sequenziata nel laboratorio dell'Angelo, la variante è stata contratta da due coniugi miresi di rientro dal Sudafrica

Nel Laboratorio di citogenetica dell'ospedale dell'Angelo è stata sequenziata la variante Omicron su due tamponi. Appartengono a due coniugi residenti a Mira, rientrati da pochi giorni dal Sudafrica. Prima che fosse accertata la loro positività al Covid, i due viaggiatori sono stati subito sottoposti a quarantena, come previsto da decreto ministeriale nel caso di rientro dal Sudafrica. Non hanno quindi avuto alcun contatto con altre persone una volta tornati dall'estero. L'Ulss 3 ha informato l'Usmaf dei due casi, affinché possa procedere con il tracciamento di rito per quanto riguarda i viaggiatori che hanno condiviso il volo per 11 ore con i due miresi. Ora sono in isolamento al proprio domicilio. Al momento solo uno dei due risulta essere sintomatico.




 

sabato 11 dicembre 2021

PARTE LA CAMPAGNA PER L'ANTICOVID AI BAMBINI TRA I 5 E GLI 11 ANNI: VACCINAZIONI DAL 16 DICEMBRE, SI POTRÀ PRENOTARE DA LUNEDÌ 13

(11.12.21) Negli HUB vaccinali dell'Ulss 3 Serenissima è in arrivo il tempo dei bambini: dalla metà del mese in poi, per la precisione da giovedì 16 dicembre, infatti, anche i piccoli utenti di età compresa tra i 5 e gli 11 anni potranno aderire alla vaccinazione, secondo le indicazioni ministeriali. L'Ulss 3 Serenissima prepara questa nuova fase della campagna vaccinale, che riguarda poco meno di 35 mila bambini, in collaborazione con i Pediatri di Libera Scelta: "I Pediatri di Famiglia - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - sono il riferimento primo per la salute dei loro giovanissimi assistiti. L'offerta del vaccino ai bambini deve passare soprattutto attraverso di loro, nel dialogo con i genitori: per questo da qualche giorno il confronto e la collaborazione che l'Ulss 3 ha sempre aperto con i medici del territorio ha visto intensificarsi proprio il dialogo con gli specialisti dell'area pediatrica. Insieme ai Pediatri, proviamo ad offrire a questi bambini che diventano finalmente eleggibili, il modo migliore per avvicinarsi al vaccino. I Pediatri di Libera Scelta avranno la possibilità di vaccinare nel proprio ambulatorio, ma anche nei centri vaccinali dell'Ulss 3 insieme ai nostri operatori, collaborando in particolare alla fase dell'anamnesi, cioè della valutazione preventiva dello stato di salute dei bambini che ricevono la vaccinazione. Un ruolo importantissimo avranno anche i nostri specialisti Pediatri degli Ospedali e dei Distretti, che collaboreranno da qui in poi alla campagna anti Covid-19". Per parte sua l'Ulss 3 Serenissima si sta preparando ad aprire la possibilità di prenotazione per le famiglie. Il primo giorno di vaccinazione dei bambini - a cui sarà somministrato il vaccino Pfizer - sarà giovedì 16 dicembre. Da lunedì prossimo, 13 dicembre, alle 14.00, si potranno effettuare le prenotazioni, attraverso il Sito dell'Ulss 3 Serenissima e il collegamento con il portale vaccinale regionale. Nei Centri Vaccinali del territorio vengono infatti resi disponibili i primi slot riservati a questa fascia d'età 5-11 anni; e lo stesso avviene negli Ospedali dell'Azienda sanitaria: si apre inizialmente a circa 10mila slot circa, di cui la metà al PalaExpo, 1000 circa all'Ospedale di Venezia, 3500 circa al Palazzetto di Dolo per l'area del Miranese, un migliaio nell'area di Chioggia. Viene quindi preparato il calendario, che aggiunge un nuovo settore al lavoro già impegnativo dei sanitari in questo periodo: le agende devono tenere conto delle prime dosi, ma anche già delle seconde dosi, che saranno effettuate a 21 giorni. L'Azienda sanitaria sta predisponendo il materiale illustrativo e di sensibilizzazione per questa campagna anti Covid per l'età pediatrica, da distribuire presso i Pediatri e alle famiglie. Gli uffici tecnici stanno studiando le modalità di "personalizzazione" dei percorsi dedicati ai bambini presso i Centri Vaccinali.

lunedì 6 dicembre 2021

"UCCISI COME COLPITI DA UN PROIETTILE" : ORIGINARI DI GELA, I DUE CONIUGI MORTI PER UN SORPASSO AZZARDATO

https://www.quotidianodigela.it/una-jeep-contro-la-loro-auto-la-morte-dei-coniugi-gelesi-44enne-arrestato/
Sabato sul tardo pomeriggio, verso le 18:15, la vettura condotta da Alessandro Curzi, transitando sulla SS 309 Romea in direzione Venezia, ha invaso la corsia opposta, nel tentativo, per il Curzi, di evitare di doversi accodare alle vetture ferme a causa di un incidente stradale, compiendo un sorpasso azzardato. Come racconta il Gazzettino di Venezia nell’edizione odierna la Jeep Compass del Curzi, procedendo a velocità sostenuta, ha travolto un’Alfa sopraggiungente dal lato opposto in cui viaggiavano due coniugi i quali non hanno avuto scampo dall'impatto frontale. Nella sua corsa la Jeep ha rischiato di travolgere anche le forze dell’ordine e i mezzi di soccorso che erano intervenuti nell’incidente a causa del quale il traffico era rallentato e che stavano provvedendo, con la gru dei i Vigili del Fuoco, alla rimozione del mezzo uscito di strada. Questa è rimasta totalmente chiusa al traffico per circa tre ore provocando disagio a tutti coloro che si sono trovati nel percorso.
L’incidente è accaduto all’altezza di Rosara di Codevigo; come dice il Quotidiano di Gela on line l’investitore, 43 enne vive a Spinea, dove ora si trova agli arresti domiciliari, accusato di omicidio stradale plurimo. I due coniugi rimasti uccisi erano originari di Gela. Per motivi di lavoro l’uomo viveva a Marghera, dove la moglie l'aveva raggiunto da qualche giorno per passare un po’ di tempo insieme. Non ci sarà mai abbastanza sicurezza per le strade fino a quando chi guida non presterà maggior attenzione nel rispetto delle basilari norme del Codice della Strada. C’è chi ha detto che la Jeep stava viaggiando come un proiettile, e come un proiettile ha colpito, ammazzando due persone. ne parla il quotidiano di Gela.

sabato 4 dicembre 2021

DUPLICE MORTALE IN ROMEA ALL’ALTEZZA DI ROSARA

DUPLICE MORTALE IN ROMEA ALL’ALTEZZA DI ROSARA Un gravissimo incidente è avvenuto attorno alle 19 sulla Romea all’altezza di Rosara. Secondo alcune ricostruzioni era in corso un recupero di un’auto in difficoltà ferma nella corsia che va verso Venezia (lato lagunare) con tanto di lampeggianti e di un’auto dei carabinieri sul posto. Un’auto proveniente da sud ha sorpassato i mezzi impegnati nel recupero andando a scontrarsi frontalmente con un’altra auto proveniente da Venezia. Per le due persone dell’auto proveniente da Venezia non c’è stato nulla da fare, mentre le condizioni della persona che ha effettuato il sorpasso non sarebbero gravi. La sopra indicata dinamica è da ritenersi approssimativa e da verificare.

IERI RECORD DI VACCINI: 7.500 VACCINATI, UNA MACCHINA MAI FERMA

(04.12.21) Un'altra giornata record sul fronte della campagna vaccinale: nell'Ulss 3 Serenissima ieri sono stati registrati 7469 vaccini, circa cinquecento in più rispetto al record fatto registrare due giorni fa, e mille in più rispetto all'obiettivo che l'Azienda sanitaria si è dato, cioè quello di somministrare ogni giorno 6400 vaccini.

"Si tratta di un risultato notevolissimo - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato -. E' un segno ulteriore della carica di entusiasmo e di disponibilità dei nostri operatori in prima linea, certificato dai report della Regione Veneto, nei quali la nostra Ulss 3 Serenissima continua ad inanellare performance da pole-position, che sono importanti non per il confronto con i risultati altrui, ma perché costituiscono concreti passi a garanzia della salute di migliaia di persone e della comunità nel suo complesso. Ogni vaccino somministrato è una persona che esce dal rischio di contrarre il Covid in forma grave, ed è un mattoncino in più nel muro che tutti assieme costruiamo contro un virus che non vuole davvero abbassare le sue armi"

I quasi 7500 vaccini somministrati sono il frutto di un lavoro molto più complesso di quanto si possa immaginare: "Avevamo in programmazione per la giornata di ieri - spiega il Direttore Contato - circa 5500 vaccinazioni prenotate, e questo è stato il punto di partenza. Ma durante la giornata siamo riusciti ad aggiungere, grazie alle progressive aperture di nuovi slot, altre 300 prenotazioni dell'ultimo minuto. Al Lido e Pellestrina le 150 vaccinazioni programmate sono diventate quasi il doppio; un centinaio di vaccinazioni in più rispetto al previsto sono state somministrate sia all'Ospedale di Venezia che in quello di Mestre che in quello di Dolo; i Medici di Medicina Generale e le Farmacie hanno dato il loro contributo"... e infine anche ieri si sono aggiunte circa 600 persone che si sono recate ai centri vaccinali dell'Ulss 3 Serenissima in libero accesso, cioè decidendo in giornata di aderire alla vaccinazione, e recandosi ai Centri vaccinali senza prenotazione alcuna.

"Abbiamo già sottolineato - conclude il Direttore Generale Contato - come sia importante quest'ultimo dato, di persone che scelgono finalmente la vaccinazione: se da una parte creano disagi ai Centri vaccinali, dall'altra sono il segno di una nuova speranza di allargare la platea dei cittadini vaccinati. Ma oggi credo che si debba spendere una parola per le persone dell'Ulss 3 Serenissima che curano la programmazione dell'attività. Dietro a coloro che vaccinano, ci sono tecnici informatici, operatori della logistica, volontari della sicurezza, e tutti contribuiscono alle diverse iniziative che permettono alla nostra Azienda sanitaria di conseguire questi risultati rilevanti. Un lavoro davvero notevole è svolto dall'équipe dell'Unità di Crisi, fortissimamente impegnata nella gestione delle agende: ringrazio ogni giorno personalmente questi operatrici che mettono a disposizione via via gli slot per gli utenti, e credo che oggi sia giusto farlo anche pubblicamente".

 


venerdì 3 dicembre 2021

PER MILLE VOLTE DALLA MATRICOLA AL CAMICE: BONSO VA IN PENSIONE

Per mille volte dalla matricola al camice. Dopo vent'anni e un migliaio di studenti seguiti, la dottoressa Ornella Bonso va in pensione. Lascia la guida di del Corso di laurea in infermieristica. “In questo ventennio l’idea dei giovani sulla professione infermieristica è cambiata: non è più un ripiego del percorso di medicina, è una prima scelta fedele”. Bonso è la storica coordinatrice del Corso di laurea gestito a Mestre, accanto al Dipartimento di prevenzione di piazzale Giustiniani, dall’Università di Padova e dall’Ulss 3 Serenissima.

“I ragazzi di oggi sono consapevoli del loro percorso da infermieri. Questo è diventato una prima scelta dopo il diploma, il più delle volte (a differenza di un tempo) liceale. Lo dimostra anche l’età delle nuove matricole, perché sono quasi tutti diciannovenni freschi di diploma. Senza dimenticare che il corso di laurea è già abilitante, quindi gli studenti, impegnandosi, si sentono padroni di una professione in tempi certi”.

Per vent’anni il suo è stato un ruolo cruciale. Non ha solo gestito la sede e le sue attività, da buona “preside”, ma è stata anche il collante tra teoria e pratica, tra banchi e tirocinio clinico. È stata osservatorio privilegiato di umori, paure e aspirazioni dei suoi studenti, come la volta, tra le tante, del primo compito a domicilio, a casa di un’anziana, affidato a un’allieva del corso: “La studentessa mi raccontava di essere rimasta negativamente colpita dalla badante della paziente, che spruzzava compulsivamente il deodorante nella stanza dell’anziana. Era come se con quel gesto la badante stesse rifiutando la persona di cui si stava prendendo cura. Questo andava contro la vocazione all’assistenza che la studentessa invece sentiva dentro di sé. Ed è proprio questa la sensibilità e la dedizione che troviamo spesso nei nostri studenti. Se non accetti che un anziano ti possa chiedere per quattro volte la stessa cosa, non puoi fare questo lavoro”.

Molti neo laureati degli ultimi due anni hanno prestato servizio nei reparti Covid, “con tutti i limiti e i pregi che solo uno sguardo giovane può dare - ricorda Bonso -. Hanno visto morire tante persone davanti ai loro occhi. Questa pandemia è stata e continua ad essere un banco di prova tanto importante quanto difficile”.

 


giovedì 2 dicembre 2021

GLI OSPEDALI DELL’ULSS 3 SERENISSIMA FANNO IL PIENO DI “BOLLINI ROSA”

Tre i "Bollini Rosa" assegnati all’Angelo, al Civile, e all’Ospedale di Chioggia,
promossi con il massimo dei voti. Due "Bollini Rosa" all’Ospedale di Mirano e a quello di Dolo


(02.12.21) Gli Ospedali di Venezia, Mestre Chioggia sul gradino più alto del podio; quelli di Mirano e Dolo in piazzamento d’onore: è ottimo il risultato delle cinque strutture dell’Ulss 3 Serenissima nella classifica degli ospedali italiani più attenti alla donna.
"Valutati insieme alle altre strutture ospedaliere del Paese dopo anni di difficoltà mai conosciute prima - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - gli Ospedali della Ulss 3 Serenissima hanno ricevuto oggi 'Bollini Rosa' attribuiti dalla Fondazione Onda. E hanno ricevuto una pagella più che lusinghiera da questo Osservatorio nazionale che dal 2007 valuta e certifica gli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne".
Gli Ospedali dell’Ulss 3 conseguono complessivamente ben 13 “Bollini Rosa”, confermando il risultato ottenuto nel biennio precedente: premiati con il massimo dei voti l’Ospedale di Mestre, quello di Venezia, e quello di Chioggia, che si riconfermano nel ristretto gruppo dei 107 nosocomi italiani sui circa 1200 operanti in Italia - che si fregeranno nel prossimo biennio dei tre "Bollini Rosa"; hanno ricevuto il riconoscimento di due "Bollini Rosa" ciascuno gli Ospedali di Dolo e di Mirano, insieme ad altre 172 strutture.

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un’apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi  speciali, iniziative e progetti particolari, ecc..). Tra i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.

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“La decima edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 363 ospedali italiani e il patrocinio di 27 enti e società scientifiche – ha dichiarato Francesca Merzagora, Presidente Onda - rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 354 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate
".

A partire dal 10 gennaio 2022, sul sito www.bollinirosa.it, sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.
 



DA 3.000 A 6.400 VACCINAZIONI AL GIORNO: A QUALCUNO È TORNATA LA RAGIONE?

Nel territorio della ULSS 3 Serenissima ieri c’è stato un importante progresso per quanto riguarda il numero di somministrazioni della prima dose di vaccino.

 Nelle intenzioni della gestione della campagna vaccinale si era alzata l’asticella, volendo passare dalle 3000/3500 dosi di vaccino al giorno a circa 6400. Per poter fare questo balzo la ULSS aveva potenziato le risorse umane oltre che la disponibilità delle dosi e un migliore tessuto organizzativo. 


Le 6400 dosi sono state abbondantemente superate e, nella giornata di ieri, sono state circa 7000 le dosi somministrate, 2700 delle quali solo al Palaexpo di Mestre. Per tutti gli HUB si è trattato di uno sforzo ulteriore rispetto a quello messo in campo quotidianamente. 

Molte le prime dosi di vaccino, 600 in più rispetto a quelle preventivate.

L’afflusso maggiore di utenza ha inevitabilmente provocato qualche ritardo e quindi qualche disagio ma accettabile se la contropartita è avere altre seicento persone che hanno deciso di tutelarsi. 

La programmazione della campagna vaccinale per i prossimi mesi, da ora a febbraio, vede l’attivazione di più di mezzo milione di slot disponibili che andranno indirizzati preferibilmente verso le scuole , le case di riposo , le persone più vulnerabili e verso coloro che decideranno di vaccinarsi.

 




CENTO NUOVI INFERMIERI E FISIOTERAPISTI: TUTTI CON UN CONTRATTO DI LAVORO IN MANO

Ci sono figure professionali di cui si sente maggiormente la necessità, contestuali al periodo storico, a un dato momento di sviluppo o alla apertura di nuovi segmenti di occupazionalità. In questo momento tra le figure professionali più richieste ci sono gli infermieri e i fisioterapisti. Nuovi professionisti che spesso non riescono a completare il ciclo di studi, a discutere la laurea che si ritrovano già con offerte di lavoro in mano. Talmente necessari in questo momento che il direttore dell’ULSS 3 Serenissima, Edgardo Contato, ha detto ai nuovi cento proclamati tra infermieri e fisioterapisti di aver atteso la loro laurea più dei loro stessi genitori. In questo momento la sanità ha necessità
“Ho atteso la vostra laurea più dei vostri genitori”. Cento proclamazioni a Venezia tra infermieri e fisioterapisti e il sospiro di sollievo del dg dell’Ulss 3 Edgardo Contato. Tutti, da subito, con una o più proposte di lavoro in mano. La maggior parte di loro ha già firmato. “Vi abbiamo corteggiato, coccolato, ma soprattutto formato duramente per anni. Abbiamo bisogno di voi, sempre. Oggi più che mai. Competenza, freschezza, gioventù: siete il nuovo volto della sanità, che in questo momento sta soffrendo moltissimo. Essere arrivati al vostro traguardo in tempi come questi vuol dire aver sacrificato, aver sofferto, aver gioito, aver vissuto un periodo intenso. E io sono fiero della vostra fatica, anche in termini egoistici, per la boccata d’ossigeno che date alla nostra sanità locale. Io il Covid e la morte, da medico, li ho visti in faccia. Li ho vissuto dall’inizio, anche quando mascherine e respiratori erano introvabili. Ora abbiamo ventilatori, saturimetri, dispositivi di protezione, macchinari d’alta tecnologia di ogni tipo: ci mancate voi. Continuiamo a lavorare assieme all’università per dare assieme a voi nuova forza ad un sistema sanitario che ha dimostrato una capacità di reazione straordinaria”. Di infermieri neolaureati formati dall’azienda sanitaria assieme all’Università di Padova ne sono piovuti ottanta tutti insieme in questi ultimi giorni. Dopo di loro, una ventina di fisioterapisti. I nuovi infermieri hanno discusso la loro tesi al padiglione Rama dell’ospedale mestrino dell’Angelo e nessuno di loro se n’è andato con meno di 110 su 110, davanti agli occhi soddisfatti di Contato e di Francesca Rossi, direttrice delle professioni sanitarie dell’Ulss 3. Altissimi anche i voti dei nuovi fisioterapisti. Il 94% degli studenti iscritti al terzo anno di infermieristica ha portato a compimento il percorso di studi nei tempi previsti, laureandosi in questa prima sessione d’esame. “Quanto è bello osservare cento persone concludere un percorso universitario e affacciarsi subito a quello professionale - dice Rossi -. Una professione come la mia, quella infermieristica, è divenuta agli occhi di tutti ancora più insostituibile con l’arrivo del Coronavirus. In questo momento è più richiesta che mai. Mi auguro che molti di loro decidano di rimanere negli stessi luoghi, quelli dell’Ulss 3, dove sono stati a lungo formati. Qui hanno acquisito competenze, nozioni, esperienze, che abbiamo trasmesso a partire dai banchi, fino all’arrivo del camice”.
La sede di Mestre del Corso di laurea in infermieristica, vivaio degli 80 nuovi infermieri, afferisce alla Scuola di medicina e chirurgia dell'Università di Padova, in sinergia e convenzione con l'Ulss 3 Serenissima. Nel corso delle proclamazioni, è avvenuto anche il passaggio di testimone tra la storica coordinatrice del Corso di laurea Ornella Bonso e la nuova responsabile Chiara Rizzo. “I risultati degli studenti sono dovuti certo al loro impegno personale ma anche alla complessa gestione di tutte le attività didattiche proposte agli studenti durante il triennio: le docenze, il tutorato, le esperienze di tirocinio - dice Rizzo -. Un grazie particolare va quindi rivolto ai docenti, agli infermieri, ai tutor, ai coordinatori, al personale afferente ai contesti aziendali ospedalieri, territoriali, che preparano e accolgono gli studenti per il tirocinio”. La ventina di neo fisioterapisti si è invece formata nella sede veneziana del Corso di Laurea in fisioterapia, che si trova all’ospedale Civile di Venezia ed è anche questa gestita dall'azienda sanitaria veneziana assieme all’Università di Padova. “Questa è stata un'ottima sessione, con belle tesi (alcune anche innovative e di eccellente livello scientifico) e vari voti molti alti - spiega il coordinatore Michele Lotter -. Siamo molto soddisfatti per il risultato complessivo di questo evento, che è un'ulteriore conferma della presenza e della qualità dell'impegno nell'ambito della formazione dei professionisti sanitari da parte della nostra Ulss”.

mercoledì 1 dicembre 2021

MONTANARIELLO (PD): “TPL, DOBBIAMO GARANTIRE I COLLEGAMENTI PER IL PENDOLARISMO SANITARIO. INUTILE PARLARE DI INTEGRAZIONE FERRO-GOMMA, BIGLIETTO UNICO E POI NON FARE NIENTE”

Il Consigliere Regionale PD Montanariello, vicepresidente alla Commissione Trasporti,  a margine della discussione sul DERF, Documento di Economia e Finanza Regionale, aveva presentato un emendamento perché fossero garantiti i servizi minimi di collegamento tra i territori e gli ospedali HUB.

Montanariello ha ritirato poi l'emendamento.

Spiegandone polemicamente le motivazioni ha affermato che, secondo l’assessore De Berti i collegamenti tra i territori e gli HUB sono già garantiti da progetti in cui si parla di integrazione di trasporti ferro/gomma, di coincidenze e di biglietto unico. Secondo l’assessore l’accessibilità agli ospedali è un servizio fondamentale per la cittadinanza.

Secondo il Consigliere la situazione reale è diversa. Da Chioggia non è possibile utilizzare un servizio ferro/gomma fino all’Angelo in quanto il treno che parte da Chioggia arriva a Rovigo e non è collegato in alcun modo a Venezia. Se un Ospedale diventa un punto di riferimento è un atto di civiltà renderlo accessibile, assicurando la presenza di mezzi pubblici che possano condurre l’utenza in modo diretto

 


NEGLI OSPEDALI E NELLE STRUTTURE DELL’ULSS 3 MANIFESTI CONTRO LA VIOLENZA: “NON VA TOLLERATA NELLE PIAZZE, TANTOMENO NEI LUOGHI DI CURA E ASSISTENZA”

(01.12.21) Una nuova campagna contro la violenza verbale e fisica nei luoghi della salute: negli spazi aperti al pubblico delle strutture dell’Ulss 3 Serenissima vengono collocati in questi giorni i manifesti studiati ad hoc: “Sono il frutto di un lavoro svolto di concerto dentro l’Ulss 3 Serenissima – sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato – ed hanno l’obiettivo preciso di veicolare un messaggio di riflessione rivolto all’utenza. E’ necessario abbassare i toni: le polemiche e le contrapposizioni di questi mesi sono forse inevitabili nelle piazze, ma non devono entrare nelle strutture della sanità; tantomeno la violenza, verbale e fisica, che non dovrebbe avere spazio nemmeno nelle piazze, e a maggior ragione dev’essere bandita nei luoghi dove si assiste, si cura, si danno risposte di salute”. Con i manifesti collocati in tutti gli spazi, a partire dai Pronto Soccorso, l’Ulss 3 Serenissima rinnova l’appello all’indomani di alcuni episodi di intimidazione e di aggressione verbale e fisica avvenuti nei luoghi del contrasto alla pandemia: “Cerchiamo di far scaturire da quanto è successo – spiega la dottoressa Francesca Rossi, Direttrice delle Professioni sanitarie – una nuova sensibilità e una nuova attenzione, anche nei reparti, e anche nei luoghi più soggetti a momenti di tensione, quali i Pronto Soccorso: chi entra in un ambiente sanitario non deve dimenticare mai il rispetto reciproco; deve ricordare, ad esempio, che in un Pronto Soccorso ci sono persone che stanno male, alcuni anche molto male, e che ovunque ci sono persone che lavorano, e moltissimo, al servizio di chi sta male o ha bisogno di cure e di assistenza. E là dove c’è sofferenza e lavoro di cura non ci può essere violenza, nemmeno la violenza verbale, specie se perpetrata da persone che non sono portatrici di disagio ma assumono comunque atteggiamenti di insofferenza e di provocazione". I manifesti distrubuiti negli Ospedali e nelle sedi distrettuali sono il risultato del lavoro svolto da un tavolo specifico, denominato “Prevenire gli atti di violenza”. A questo tavolo sono rappresentati tutti i livelli, e le figure di coordinamento lavorano insieme agli RLS, cioè ai “Responsabili dei lavoratori per la sicurezza”, e insieme all'équipe del Rischio clinico e alla Psicologia ospedaliera. La prima direttrice percorsa è quella della formazione che viene offerta e sollecitata agli operatori, in stretta collaborazione con l'Ordine degli Infermieri: attraverso corsi specifici, realizzati da esperti di comunicazione e psicologia, si punta a dare loro gli strumenti per leggere più in profondità le situazioni di pericolo, e per prevenirle là dove possibile. Il secondo livello è appunto quello della comunicazione verso gli utenti, che ha permesso di realizzare la campagna di infografica: “Ci rivolgiamo in questo modo ai cittadini utenti: solo con la loro collaborazione – conclude la dottoressa Rossi – i nostri operatori sanitari possono eventualmente farsi carico degli episodi estremi, purtroppo a volte inevitabili, inserendoli ed affrontandoli in un clima complessivo di rispetto e di collaborazione”