I sindacati FP CGIL e UIL FLP tornano sulla chiusura dei Musei Civici veneziani fino al prossimo 31 marzo. «Il sindaco - sottolineano i segretari Daniele Giordano e Mario Ragno - non ha, dopo quasi 6 anni, compreso di cosa si occupa la Fondazione Musei Civici. Forse sarebbe bene che il Ministero dei Beni Culturali, che ha competenza in materia, disponga un’ispezione per verificare la compatibilità della conservazione dei beni con la chiusura di tutte le attività».
Secondo le sigle, l'esternalizzazione alle cooperative dell'accesso ai musei non ha tutele per i lavoratori: «Il compito principale del Comune, come sta scritto nella convenzione per palazzo Ducale, è la conservazione e la cura del bene, oltre alla sua fruizione. Chiediamo e auspichiamo l'apertura dei musei al pubblico, ma soprattutto la conservazione del patrimonio culturale, assegnata alla Fondazione che non la può assicurare, perdurando la chiusura».
Non è chiaro inoltre come sarà possibile lavorare alla celebrazione dei presunti 1600 ani di Venezia, a partire dal 25 marzo, con il personale è a casa e in cassa integrazione: «Eppure il buco non c'è, lo Stato ha stanziato 7 milioni. Non vorranno spenderli per il salone nautico?», si chiedono CGIL e UIL. «Ovviamente - concludono i sindacati con Giordano e Ragno - ci riserviamo di mettere in campo tutte le azioni possibili a tutela del patrimonio culturale della città, auspicando che i parlamentari di tutte le forze politiche interroghino con urgenza il Ministro dei Beni Culturali».
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