domenica 31 gennaio 2021

RIAPERTURA DEI MUSEI, QUALCOSA SI MUOVE. RIPARTONO ACCADEMIA E M9, SPIRAGLI PER DUCALE E CORRER: I CIVICI ATTENDONO I TURISTI

Di ufficiale c’è ancora poco, almeno a giudicare dalle comunicazioni nei rispettivi siti internet, ma qualcosa sembra muoversi sul fronte delle riaperture delle istituzioni museali a Venezia che, come in tutta Italia, dovranno rimanere comunque chiuse nei weekend fino al 5 marzo. A fare da capofila al segnale di ripresa culturale del capoluogo pensano le sedi del Polo museale veneziano: il museo di Palazzo Grimani aprirà al pubblico dal 3 febbraio, dal mercoledì al venerdì, dalle 10 alle 19, mentre le Gallerie dell’Accademia, che esporranno ancora per qualche settimana la splendida “Sacra conversazione con i Santi Caterina e Tomaso” (1526-1528) di Lorenzo Lotto, saranno pronte ad accogliere i visitatori da lunedì 8 febbraio, il primo giorno fino alle 14 e nei successivi fino alle 19.15.
In terraferma, invece, sarà il Museo del '900 ad aprire per tre giorni la settimana, rispettando tutti i protocolli sanitari nonostante le complicazioni logistiche di un museo “interattivo”, cominciando da mercoledì 3 e giovedì 4 dalle 10 alle 18, mentre venerdì l’M9 sarà visitabile dalle 12 alle 20. Qualche timido segnale di movimento sembra arrivare anche dai Musei Civici veneziani, da settimane al centro della polemica per le dichiarazioni di chiusura preventiva di tutte le sedi fino al primo aprile voluta unilateralmente dal sindaco. È la stessa presidente della Fondazione, Mariacristina Gribaudi, a suggerire l’ipotesi (non ancora confermata) di una riapertura di Palazzo Ducale e del museo Correr per l’11 febbraio, giovedì grasso. Prematuro invece un piano di riaperture per le altre nove realtà della rete dei Musei Civici.
Non cambia invece la logica dietro la differente visione dell’offerta culturale tra Polo museale e Musei Civici: se per il direttore delle Gallerie dell’Accademia Giulio Manieri Elia «la riapertura dei musei potrà aiutare non solo gli appassionati d’arte, ma anche le varie attività commerciali, come i bar e i ristoranti, che hanno faticato parecchio in questi mesi», per la presidente dei Musei Civici Gribaudi, interlocutore privilegiato rimane il settore ricettivo, con l’apertura o meno dei musei soggetta al numero delle prenotazioni alberghiere e non propulsore della ripartenza culturale ed economica veneziana. A mancare nell’equazione, come sempre, i residenti della città, rei di poter accedere gratuitamente ai Musei Civici e pertanto visitatori economicamente irrilevanti. Per i veneziani, la cultura può attendere.

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