mercoledì 6 gennaio 2021

FERRAZZI (PD): «IL PADIGLIONE AQUAE A MARGHERA (EX VENICE EXPO) PUÒ DIVENTARE IL NUOVO PALASPORT PER LA REYER»

Una cattedrale nel deserto che potrebbe finalmente avere uno scopo. Si parla del padiglione Aquae a Marghera, e a sostenerlo è il senatore del PD Andrea Ferrazzi, il quale ha commissionato uno studio per valutare la conversione del PalaExpo in un palazzetto dello sport da almeno 5000 posti. L’ex padiglione Aquae, inaugurato in pompa magna nel 2015 come unico evento collaterale all’Expo di Milano, è stato da subito un flop, snobbato dai visitatori e finito presto nel dimenticatoio dal quale non è mai uscito.

Un buco "nell’aquae" che secondo l’esponente democratico veneziano potrebbe invece oggi risolvere la questione palazzetto per la Reyer, sempre più pressante vista l’inadeguatezza del Taliercio che ospita le partite in casa della società di basket. Lo studio voluto dal senatore ha concluso che la struttura a ridosso del parco scientifico tecnologico Vega, ora abbandonata e in stato di visibile degrado, «può tranquillamente ospitare 5000 spettatori, tutti perfettamente in grado di vedere il campo di gioco. Togliendo le colonne, con un rinforzo della volta, si può arrivare a 7000». In pratica, l'involucro sarebbe praticamente pronto, la struttura compatibile, anche con le richieste della Federazione Italiana Pallacanestro: rimarrebbero le opere per realizzare campo e tribune.
Di tutt’altro avviso il presidente della Reyer, nonché sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro che da sempre preme per la realizzazione di un nuovo palazzetto per la sua squadra nell’area dei Pili di sua proprietà, a poche centinaia di metri dal PalaExpo. Una volontà ribadita anche nel consiglio comunale del 5 novembre scorso, dedicato proprio ai piani di sviluppo di quei terreni, che però secondo il PD e Ferrazzi risultano ormai chiaramente destinati a rimanere come sono, anche solo per i tempi e le bonifiche da fare.
Con un parcheggio sotterraneo da oltre mille posti auto e il prossimo completamento della viabilità del Vega, che collegherà direttamente la zona alle autostrade, oltre alla fermata ferroviaria già disponibile e alla vicina linea del tram, la struttura avrebbe il vantaggio di non necessitare di altri interventi logistici, dunque nemmeno di un ulteriore consumo di suolo.
Da circa un anno, la programmazione urbanistica dell’area compresa tra via Pacinotti, via Ferraris e il canale Brentelle in cui si trova il PalaExpo, liberata con specifico decreto dall’Autorità Portuale, è in capo al Comune di Venezia. Ora resta da capire se i conflitti di interesse tra il primo cittadino e l’imprenditore fondiario impediranno al presidente della Reyer di valutare una proposta che potrebbe dare ai tifosi della compagine veneziana un nuovo palazzetto in tempi relativamente brevi.

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