sabato 24 luglio 2021

DOPO 200 VACCINAZIONI COVID FREE LA ROTTERDAM ALLA FINCANTIERI

Duecento marinai provenienti da ogni angolo del mondo si sono vaccinati al Pala Expo di Marghera alle ore 14 di ieri pomeriggio. Sono 189 uomini e 11 donne, tutti prevalentemente sotto i trent’anni. Compongono l’intero equipaggio della Rotterdam, la nave ora Covid free costruita nel cantiere di Fincantieri di Marghera, che salperà dal porto di Venezia tra una settimana esatta, sabato 31 luglio. Destinazione, tra le tante, Caraibi. I marittimi provengono da Filippine, Stati uniti, Sudafrica, Indonesia, Inghilterra, Olanda, Panama, Belgio, Romania, Croazia, Serbia, Polonia, Turchia, Irlanda. Accompagnati con un pullman dal loro armatore, dopo il controllo della temperatura e l’igienizzazione delle mani hanno raggiunto in fila indiana l’ala del Pala Expo a loro dedicata, reggendo il passaporto e l’elmetto. Una interprete ha fornito istruzioni in lingua per quanto riguarda le procedure di vaccinazione e la tipologia di vaccino somministrato. Dopo l’anamnesi del medico vaccinatore, nel giro di un’ora hanno ricevuto nei due ambulatori momentaneamente riservati la loro prima dose di Moderna. Poi l’attesa dei 15 minuti per le eventuali reazioni avverse, la consegna del certificato vaccinale e di nuovo in fila indiana verso l’uscita. Al prossimo scalo, a Trieste, riceveranno la seconda dose del vaccino.
Per riuscire a registrarli nel sistema informatico, l’Usmaf ha fornito all’azienda sanitaria l’elenco dei marinai con dati anagrafici e codice numerico del passaporto, che in questo caso vale come tesserino sanitario. Il buon esito dell’operazione ha richiesto lo sforzo congiunto di Ulss 3, Fincantieri e Confindustria. E costituisce un’ulteriore testimonianza della collaborazione e della comunione di intenti che ha animato già dalla prima ora le iniziative portate avanti sul territorio. È un’opportunità che ha potuto concretizzarsi nell’ambito della più ampia convenzione sottoscritta da Ulss 3 e Fincantieri per agevolare la vaccinazione a tutti i lavoratori dello stabilimento di Marghera, dipendenti diretti del cantiere e lavoratori delle ditte terze, mettendo a disposizione da parte di Fincantieri personale amministrativo per la gestione dei processi di prenotazione del vaccino all’interno del cantiere. “Questa nave è un’eccellenza del nostro Paese e lo dimostra avvalendosi dei nostri servizi sanitari per navigare sicura attorno al mondo, fino alla vaccinazione completa del proprio equipaggio - dice il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. Le ottime sinergie create tra azienda sanitaria, Fincantieri e Confindustria dimostrano attenzione nei confronti della filiera della sicurezza sanitaria nei luoghi di lavoro, per la tutela dei propri dipendenti e dei propri utenti, e questo permette di contribuire all’efficienza del sistema Italia. Dobbiamo impegnarci a far uscire il Paese da una crisi profonda in cui è piombato. E ognuno di noi, sulla base delle proprie competenze, deve mettere in campo i propri talenti. La sanità veneta e quella veneziana stanno accanto a tutti questi processi, per dare una spinta anche all’eccellenza imprenditoriale”.
Carlo Cremona, direttore Risorse umane e Relazioni industriali di Fincantieri dichiara: “Assecondare e rendere più agevole l’accesso al percorso vaccinale da parte di tutte le maestranze impegnate nei nostri cantieri, costituisce per l’Azienda una priorità, indirizzata a conseguire il più elevato standard di sicurezza per tutti i lavoratori e per il contesto produttivo e un contributo allo sforzo eccezionale profuso dalla Sanità pubblica sul territorio. La vaccinazione dei membri dell’equipaggio di Rotterdam si inserisce a pieno titolo in questa logica e ribadisce il ruolo assolutamente centrale che per Fincantieri assume la sicurezza sul lavoro e la tutela di tutte le risorse umane coinvolte a diverso titolo nel proprio processo produttivo. L’emergenza determinata dalla pandemia non ci ha colto impreparati. Anche in questo frangente le grandi capacità reattive della nostra struttura ci hanno consentito di porre in essere con la massima tempestività misure efficaci per prevenire e contenere i fenomeni di contagio, ricercando e promuovendo nuove forme di collaborazione con le istituzioni e le autorità sanitarie dei diversi territori in cui siamo presenti. La campagna vaccinale nei luoghi di lavoro è un ulteriore tassello a riprova del nostro impegno: abbiamo lavorato intensamente e continueremo a farlo per fronteggiare al meglio l’attuale congiuntura”.
“Salvaguardia della salute e dell’economia sono aspetti necessari e inscindibili. Nel momento di difficoltà che stiamo vivendo, la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro ha consentito la realizzazione di un’opera di eccellenza come la nave Rotterdam. Attraverso il protocollo pilota sottoscritto lo scorso ottobre da Fincantieri, Ulss 3 e Confindustria Venezia, è stato avviato un modello positivo di collaborazione tra pubblico e privato. Il sistema di screening mediante test rapidi, infatti, ha permesso di azzerare i contagi all’interno del cantiere. Un percorso virtuoso che ieri è proseguito con la vaccinazione dell’intero equipaggio della nave. Questo risultato dimostra che, unendo le forze, è possibile affrontare la pandemia ed il suo impatto economico sulle attività produttive” dichiara il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese.

Zottis e Montanariello (PD): “Ulss 4, più investimenti sulla sanità, per rendere maggiormente attrattivo il nostro territorio”

“La carenza di medici di medicina generale va affrontata anche a livello regionale, non è sufficiente chiedere un intervento nazionale, come ricordano sempre i colleghi di maggioranza in Consiglio. Sono necessari investimenti sul territorio per rendere maggiormente attrattiva la Venezia Orientale, risolvendo alcune delle troppe criticità”. È l’appello dei consiglieri regionali del Partito Democratico Francesca Zottis e Jonatan Montanariello, sulla scia della lettera inviata dal segretario dem della Venezia Orientale Enrico Franchin al dg dell’Ulss 4 Mauro Filippi, preoccupato in primis per la mancanza di medici di medicina generale, molti dei quali vicini al pensionamento. 


“Vista la carenza, vanno create le condizioni perché le aggregazioni dei medici possano essere reali, mettendo a disposizione luoghi idonei, attrezzature, risorse economiche e rivedendo gli ambiti; è inconcepibile che un cittadino di Caorle debba recarsi a Torre di Mosto. In alcune aree ‘periferiche’ come Cavallino rischiamo addirittura di non riuscire a dare continuità di cura, dalla guardia medica ai pediatri fino ai medici di medicina generale”.


L’occasione per un ‘ripensamento’, spiegano è la prossima revisione delle schede ospedaliere: “È evidente la necessità di far ripartire l’attività ordinaria dell’ospedale di Portogruaro per scongiurare l’aumento delle fughe verso il Friuli e quella di San Donà per assicurare le cure previste dalla programmazione. Dobbiamo mettere al centro un territorio attraente che veda nei distretti un luogo di rilancio dell’assistenza: pensiamo a ciò che è successo ad Eraclea dove è stato spazzato via, lasciando una comunità senza reali punti di prima cura. Così come occorre creare una rete più capillare per il sostegno alla disabilità, alla psichiatria, partendo da quella infantile, valorizzando le realtà esistenti. Abbiamo grosse potenzialità come servizio pubblico: sarebbe imperdonabile perderle o svenderle, dopo quello che ci ha mostrato la pandemia. Il rilancio della medicina turistica e del polo "riabilitativo" di Jesolo devono continuare ad essere una priorità attraverso un piano straordinario di investimento nel plesso jesolano".  Da qui, chiudendo il cerchio, l’invito alla Regione: “Con in Pnrr possono arrivare risorse importanti, ma va compreso subito come conciliare territorialità e prossimità, evitando di rincorrere soluzioni che poi non siamo in grado di far partire in modo capillare come le aggregazioni dei medici di medicina generale”.



“Da settembre il Partito locale come preannunciato dal coordinatore del Pd Veneto Orientale inizierà una campagna locale di Stati generali della salute nell’Ulss 4 per sostenere le attività istituzionali, nel costruire risposte a partire dalle persone con maggiore fragilità - annunciano i due esponenti dem - Dobbiamo ripartire dal concetto di Città sane dove la prevenzione è al primo posto. Non agire sul sistema territoriale ha come conseguenza diretta un appesantimento della spesa sanitaria, ad oggi insostenibile, che a sua volta si riflette negativamente sulla continuità di cura. E non possiamo più permettercelo”.

 


giovedì 22 luglio 2021

IN OTTO ORE L'USS 3 HA VACINATO 60 SENZATETTO MESTRINI


Tra le 9 e le 17 della giornata di oggi si sono volontariamente protetti contro il Covid e si sono altrettanto volontariamente sottoposti a tampone, all’ombra della chiesa del Sacro Cuore di Mestre, rispettando turni, distanziamento, igienizzazione delle mani e uso dei dispositivi di protezione. Nessuno di loro è risultato positivo al test rapido.


Su 170 senza fissa dimora del territorio di Mestre individuati dall’Azienda sanitaria veneziana con l’aiuto di Caritas e assessorato alla coesione sociale del Comune, 60 clochard hanno accolto l’invito di Ulss 3, Patriarcato e Comune di Venezia a usufruire della prima protezione vaccinale, riproposta per loro tra poche settimane, in occasione del richiamo. A 50 di loro è stato inoculato il vaccino Moderna, poiché sotto i sessant’anni o risultati non idonei al vaccino a vettore virale in sede di anamnesi. Ai restanti ultrasessantenni è stato somministrato il monodose J&J.



A presentarsi all’interno dei due ambulatori mobili dell’azienda sanitaria, che hanno sostato nell’ampio giardino, non sono stati solo i senza fissa dimora, ma anche persone indigenti, residenti o meno, che usufruiscono abitualmente delle mense per i poveri della città.

Due su tre non erano in possesso di documenti sanitari, motivo per cui da settimane ormai l’azienda sanitaria si è messa al lavoro riuscendo a superare l’ostacolo burocratico della somministrazione vaccinale in assenza di tessera sanitaria.



L’operazione è stata effettuata dalla squadra dell’Ulss 3 Serenissima, con l’aiuto dei volontari Caritas e della Protezione civile di Venezia.


Il direttore dei servizi socio sanitari dell’Ulss 3 Massimo Zuin dichiara la sua soddisfazione, “in quanto, grazie alla collaborazione di diverse istituzioni, anche le persone più deboli ed emarginate non sono rimaste escluse dalla campagna vaccinale”.





martedì 20 luglio 2021

ALLARME VARIANTE DELTA: IL MINISTERO DELL'INTERNO RACCOMANDA IL TRACCIAMENTO

Come comunicato dal Ministero dell’Interno si apre un allarme nazionale per la variante delta del Covid a fronte dell’incremento dei casi in numerosi Paesi Europei. Numerosi casi in Finlandia a seguito delle partite di UEFA EURO 2020 giocate in Russia. 481 casi sono stati notificati tra i tifosi che hanno seguito gli incontri a San Pietroburgo oltre ulteriori 165 casi. Tutti i casi sequenziati hanno presentato la variante Delta. Nei Paesi Bassi si è riscontrato un aumento dei casi di contagi tra ragazzi provenienti da vacanze svolte in Spagna e Portogallo, circa 400 casi in totale in una fascia di età in cui molti non sono ancora stati vaccinati e il rischio di ulteriori contagi tra coetanei diventa alto. Oltre 5000 contagi tra studenti spagnoli rientrati dalle Balneari associati alla partecipazione ad attività di svago, senza il corretto rispetto delle misure di prevenzione. Il sequenziamento in questi casi è ancora in corso. Anche in questo caso l’elevato numero di casi interessa una fascia d’età in cui la campagna vaccinale non è ancora stata completata. La destinazione di buona parte dei ragazzi contagiati era Maiorca, quindi le autorità sanitarie spagnole stanno valutando se adottare restrizioni ulteriori per alcune località raccomandando di cancellare tutti i viaggi con Maiorca come destinazione.
Il centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) in base ai dati pervenuti aggiornerà una mappa in grado di mostrare i livelli di rischio delle diverse regioni europee, pubblicata sulla piattaforma web “Re-open Eu” che fornisce ai viaggiatori informazioni generali sul livello di rischio del paese di destinazione. A seconda del rischio le aree sono contrassegnate con diversi colori, dal grigio (un numero di casi molto basso o mancanza di informazioni), verde, arancione, rosso e rosso scuro. Entro la fine d’agosto si prevede che il 90% dei casi Covid presenti in Europa sarà dovuto alla variante Delta. Se nei mesi estivi le misure restrittive subiranno un allentamento senza un contemporaneo aumento di copertura vaccinale completa si rischia un aumento dei casi Covid in tutte le fasce d’età. In Italia il restringimento delle misure restrittive e l’aumento della mobilità stanno portando all’aumento delle interazioni sociali in un momento in cui la campagna vaccinale non ha ancora raggiunto copertura sufficiente in tutte le fasce d’età. Il pericolo è che la trasmissione del virus possa avere un impatto rilevante. La raccomandazione del Ministero dell’Interno è, quindi, di monitorare la circolazione delle varianti rafforzando le attività di tracciamento, applicando le misure di contenimento, di isolamento e di quarantena, sequenziando con priorità i campioni di alcune categorie di persone contagiate, garantendo inoltre strategie vaccinali adatte alla situazione della copertura attuale.

lunedì 19 luglio 2021

CS CGIL

Mentre in alcune ULSS si stanno sospendendo i lavoratori nella sanità che si rifiutano di vaccinarsi per non metterli a contatto con le persone più fragili che devono accudire, a Venezia le cose sembrano andare diversamente.

Si sta pensando infatti di tenere in servizio il personale non vaccinato sottoponendolo a tampone molecolare ogni 48 ore per sopperire alla mancanza dello stesso anche in vista delle ferie. 

Il Segretario CGIL, Agiollo, e il Segretario FP CGIL, prendendone atto, dichiarano che non rendere più obbligatorio il vaccino al personale sanitario significherebbe un duro colpo per la campagna vaccinale, senza contare che umilierebbe chi, pur contro la propria volontà, si è vaccinato nell’interesse delle persone più fragili.

Ciò potrebbe far erroneamente pensare che l’utilizzo del tampone possa sostituire il vaccino, senza dimenticare che il costo dei tamponi è a carico della comunità.

La direzione da intraprendere deve essere univoca, sottolineano i sindacati. Non è concepibile che ogni ULSS decida per proprio conto ed è la Regione che deve farsi carico della situazione. 

Pur comprendendo le difficoltà nel garantire i servizi e nel dare una continuità alle prestazioni, ora si presentano problemi che dovevano già essere prevedibili avendo a portata di mano i numeri del personale sanitario non vaccinato. Serve quindi riprogrammare le attività in modo da permettere al personale di godere a buon diritto delle proprie ferie e all’utenza di poter accedere alle prestazioni. 

Il sindacato ha vissuto questo periodo di difficoltà mettendo al centro il senso di responsabilità, continuano, ma non saranno tollerate pressioni su lavoratori che hanno vissuto il periodo in prima linea.

La sigla sindacale suggerisce piani straordinari di assunzione e di formazione del personale sanitario e questo, a sua volta, sia valorizzato e non abbandonato. 

Un segnale a favore della campagna vaccinale dovrebbe essere fatto anche dalle istituzioni, concludono. Al contrario di alcuni Sindaci, Brugnaro si è dimostrato disattento, non attuando alcuna campagna informativa e non invitando la popolazione a vaccinarsi

 

lunedì 12 luglio 2021

INAUGURATA LA CASA DELLA PESCA A PUNTA SABBIONI

Il consigliere regionale Marco Dolfin con l'europarlamentare Rosanna Conte e
Il consigliere regionale Marco Dolfin ha partecipato all’inaugurazione della Casa della Pesca , a Punta Sabbioni, a Cavallino-Treporti. Inaugurazione in cui sono intervenuti il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il sindaco di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto, e l’onorevole eurodeputata Rosanna Conte.
La Casa del Pescatore è stata messa a disposizione dal Comune di Cavallino-Treporti come sede e zona logistica al Consorzio Ittico Veneziano. Qua sorgerà il nuovo porto peschereccio per le unità navali dedite alle attività di pesca con sede nel Comune di Cavallino-Treporti e nell’Isola di Burano. L’intento del Consorzio è quello di gestire la venericoltura in modo centralizzato, innovando la gestione e il metodo, intraprendendo una strada che va in una direzione ben diversa da quella che sono abituati a percorrere gli operatori, che da sempre coltivano il proprio lotto di laguna, attivandosi in maniera collettiva solo in qualche sporadica occasione.
Per superare le reticenze, un piccolo gruppo operatori nel settore hanno fatto da pionieri, sperimentando il nuovo metodo di lavoro. L‘esigenza delle piccole cooperative di venericolturi di associarsi e dare vita a un Consorzio nasce dal cercare di rilanciare le attività di venericoltura cominciando dalla zona lagunare per poi includere anche aree costiere. La costituzione del Consorzio ha permesso di cominciare a progettare le modalità di gestione e le attività di pesca, finalizzando la redazione di un Piano di Gestione.

giovedì 8 luglio 2021

VENEZIA PRIMO COMUNE IN ITALIA PER QUANTITÀ DI RACCOLTA DIFFERENZIATA

Il numero dei comuni che fanno parte dell'area di competenza dell'Azienda per i Servizi Ambientali Veritas, dichiarati da Legambiente Rifiuti Free, è aumentato rispetto allo scorso anno. Erano già classificati tali Cona, Fossalta di Piave, Ceggia, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore e Meolo, oltre a Mira e San Donà di Piave. Si sono aggiunti Camponogara e Stra. La premiazione è avvenuta in modalità virtuale a causa delle restrizioni imposte dal Covid. La classifica dei Comuni Rifiuti Free viene elaborata da Legambiente con cadenza annuale incrociando i dati inerenti la percentuale di raccolta differenziata, che deve essere superiore al 65%, con la produzione del rifiuto secco residuo, che deve risultare inferiore a 75 kg/anno per ogni individuo. Anche Veritas figura in un'ottima posizione nella classifica dei gestori, pur operando in un territorio con maggior affluenza turistica rispetto ad altri. Il calcolo del rifiuto secco residuo nelle località turistiche o frequentate da studenti o pendolari viene infatti falsato dalla variabilità delle presenze. Nella classifica di Legambiente risulta assente Venezia che è stata dichiarata da ISPRA il primo grande comune italiano per percentuale di raccolta differenziata per il quarto anno consecutivo. Veritas è la prima azienda in Italia ad aver tracciato e certificato le filiere di tutti i materiali e ogni anno fa registrare percentuali maggiori di raccolta differenziata. In discarica viene conferito solo il 3% dei rifiuti raccolti: 150mila tonnellate di rifiuto secco residuo che, dopo il trattamento e un’ulteriore cernita di altri materiali riciclabili sfuggiti ai primi controlli, diventano 60mila tonnellate di Combustibile Solido Secondario (CSS) che sarà trasformato in energia elettrica all'impianto di Fusina.

MANIFESTAZIONE A VENEZIA: STOP ALL'INVASIONE DEI CINGHIALI

I cinghiali invadono ormai gli ambienti urbani oltre che quelli rurali. Negli ultimi tempi si avvicinano in modo alquanto pericoloso alle abitazioni. Sono animali con cui la convivenza non è semplice, distruggono raccolti e rischiano di provocare incidenti invadendo le carreggiate. In definitiva costituiscono un pericolo per l’uomo, per la sua sicurezza e per la sua salute. Sono i Coldiretti di Belluno che si sono presentati questa mattina a Venezia in Piazzale Santa Lucia manifestando in un flash mob a cui hanno partecipato numerosi operatori del mondo agricolo e dell’allevamento. Una delle zone maggiormente interessate in Veneto dalle scorribande dei cinghiali e di altre specie selvatiche si trova nel bellunese, dove questi animali danneggiano malghe e coltivazioni, scorrazzando pericolosamente, ora costituiscono una vera e propria emergenza. Il loro numero va ridotto prima che diventino una minaccia per l’ambiente oltre che per la sicurezza e la tranquillità dell'uomo. A Venezia è intervenuto Zaia che, concordando sul fatto che il sovrannumero dei cinghiali stia causando non pochi problemi e appoggiando le richieste dei coltivatori per avere una tutela maggiore, ha sottolineato la necessità che si attivi il ministero per l’ambiente per dare direttive a riguardo, oltre che l’ISPRA, il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente. Presente anche il consigliere Regionale Marco Dolfin.

sabato 3 luglio 2021

ARTIGIANI VENEZIANI E GIOVANI DISABILI: UN NUOVO PROGETTO PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO

Artigiani e maestri d'arte veneziani ora insegnano un mestiere ai ragazzi disabili, permettendo loro di esprimersi a livello professionale e di dimostrare il loro impegno. Sono una ventina i maestri coinvolti in questo progetto e i ragazzi, una cinquantina, sono quelli seguiti dal Servizio Integrazione Lavorativa. Le due realtà sono state messe in contatto tra loro dagli specialisti della ULSS 3 Serenissima e dall’Associazione Aeres di Venezia. Dopo le chiusure dovute al Covid, per inserire i ragazzi in un contesto di vita produttiva si è reso necessario scoprire nuove vie si è scoperta questa collaborazione, individuando un contesto adeguato nell’ambito dell’artigianato, spiega il responsabile dell’Area Disabilità dell’ULSS 3, dott. Mario Zotta.
A ogni ragazzo viene assegnato un maestro dell’artigianato storico locale, ciò nel rispetto delle esigenze , delle condizioni psicofisiche e delle abilità della persona. I ragazzi impegnati sono a carico del Servizio Integrazione Lavorativa dell’ULSS 3 e, a causa della pandemia, hanno dovuto interrompere il tirocinio che svolgevano abitualmente con le aziende pubbliche e private. La chiusura dovuta ai lockdown ha portato alla ricerca di nuove strade dando vita a “Impronta di Comunità”, uno dei progetti che nel territorio della ULSS 3 porta a una reale integrazione, in questo caso affidandosi a esperienze formative, pratiche e lavorative. Progetti che si intersecano con associazioni di categoria, in questo caso Aeres. L’Azienda sanitaria lancia un appello perchè queste occasioni possano moltiplicarsi.. Gli artigiani, dal canto loro, affermano di ricevere dai ragazzi, ogni giorno, lezioni civiche. in uno scambio di sapere e passione e vedendosi restituire il piacere di vederli impegnati, soddisfatti e sempre più autonomi.