lunedì 30 marzo 2020

UNA DOMENICA MATTINA AL REPARTO DI MALATTIE INFETTIVE DELL'OSPEDALE CIVILE DI VENEZIA, NEI GIORNI DELL'EMERGENZA VIRUS

Turni potenziati nel reparto di Malattie Infettive dell'ospedale Civile di Venezia. Il carico di lavoro è aumentato di tre, quattro volte rispetto ai periodi di normale attività: ma all'interno della squadra, che ora lavora con tre infermieri per turno, anche di notte, si respira un clima di attenzione e collaborazione. «È aumentata alla responsabilità - spiega la dottoressa Erika Morelli, in turno di domenica mattina - ed è sicuramente aumentata la tensione: sentiamo di dover dare, anche di fronte a questo aumento dei casi, la stessa cura e la stessa assistenza a tutte le persone ricoverate».
Il periodo di degenza, nelle stanze isolate delle Malattie Infettive, può non essere facile per i pazienti, spesso anziani, che hanno contratto il Coronavirus: «Ci vorrebbero sempre in stanza con loro - racconta la dottoressa Morelli - per alleviare la solitudine che li prende, per alcuni pesantissima. Siamo il loro contatto con il mondo di fuori, che sembra loro sfuggire, e siamo il loro contatto con i familiari, che non possono accedere al reparto, anche perché spesso a loro volta sono in isolamento o in quarantena per verificare un eventuale contagio».
Così il personale si dedica con molta disponibilità ai contatti telefonici: «I familiari chiamano, chiedono, ringraziano. Si costruisce un rapporto intenso, e mai fino ad ora abbiamo sentito chi telefona lamentarsi; al contrario, i familiari comprendono molto bene che ogni regola di isolamento, ogni restrizione introdotta nel reparto di Malattie Infettive è necessaria per il bene dei degenti, per garantire loro ogni possibile via di uscita dalla malattia». E dal loro letto, i pazienti sanno che il personale è come la loro finestra sul mondo: ogni volta che i pazienti vedono aprirsi la porta della camera isolata, sanno che arriveranno, dalla voce dei medici o degli infermieri, i saluti dai parenti, l'incoraggiamento di chi ha chiamato, di chi ha chiesto informazioni sulla salute del proprio caro ricoverato.
In realtà, gli operatori sanitari devono fare attenzione, quando entrano nelle stanze, al pieno rispetto dei protocolli: «Questo non è un reparto normale - spiegano - perché qui ad ogni accesso gli operatori devono indossare i presidi anticontagio. Ad ogni stanza si accede attraverso una particolare anticamera, in cui avviene ogni volta la vestizione e poi, uscendo, la svestizione. È un processo complesso, che non può essere ripetuto ogni volta che il paziente ci vorrebbe al suo fianco, ma secondo una precisa programmazione, anche perché è importante utilizzare questi dispositivi di sicurezza in modo appropriato».
E poi c'è il «casco": «Molti dei degenti - spiega la dottoressa Morelli - hanno necessità di supporto quanto alla respirazione; e qui in reparto viene loro fornito attraverso un ventilatore a pressione positiva, che per la sua forma e per la modalità d'uso chiamiamo comunemente "casco". È un presidio importante, una strumentazione meno invasiva rispetto ai respiratori che invece si utilizzano nei reparti di Terapia Intensiva; ma ad alcuni pazienti questo strumento dà un ulteriore disagio, perché si sentono isolati ancora di più, ancora più costretti, ed hanno una sorta di reazione claustrofobica. Quando entriamo, per il pranzo e per le operazioni di consueta igiene, per loro siamo noi il vero momento di respiro libero».
Proseguono le infermiere: «Guardiamo ai degenti come a persone che, in mezzo a questa emergenza, ci sono state affidate, e a noi si affidano. Siamo con loro, anche quando la situazione si aggrava, ed è necessario trasferirli in Terapia Intensiva». Il passaggio alla Rianimazione, però, non è una sentenza: «Anzi: il paziente che passa al reparto intensivo è affidato a cure più forti, e necessarie. Sappiamo che i colleghi della Terapia Intensiva hanno le stesse attenzioni, e lo stesso obiettivo: restituire alla vita normale i pazienti che giungono all'ospedale, con ogni mezzo possibile».
E alcuni dei pazienti, anche se purtroppo non tutti, tornano dalla Rianimazione al reparto di Malattie Infettive, una volta superata la fase più critica: è la dimostrazione che si può vincere la battaglia anche contro le forme più gravi di contagio. «Alcuni pazienti poi - continua la dottoressa Morelli - dopo un certo periodo risultano non più positivi al Covid-19. Allora dal reparto, o addirittura dalla Rianimazione, vengono accolti dall'area medica, dai reparti "normali" quali Medicina e Geriatria. La collaborazione con le altre équipe dell'ospedale è piena: ad esempio, sentiamo fortemente la disponibilità dei colleghi dell'area medica, pronti ad accogliere i pazienti non più contagiosi, consapevoli che così si libera una postazione preziosa per chi invece è malato di Coronavirus».

domenica 29 marzo 2020

IN CORSO VERIFICHE E TAMPONI NELLE CASE DI RIPOSO PER ANZIANI DELLA PROVINCIA

Anche le case di riposo, con i loro ospiti e con gli operatori, sono già entrate nel vasto Piano Tamponi dell'ULSS 3 Serenissima. Gli operatori dell'assistenza domiciliare, coordinati dall'Unità di Crisi, sono stati oggi nella casa di riposo Vittorio Allegri di Salzano, dove sono stati sottoposti a tampone tutti gli 86 ospiti, assieme a 25 operatori della struttura. Nella stessa giornata odierna, l'intervento dell'ULSS 3 Serenissima ha riguardato poi l'IPAB Casson di Sottomarina: il tampone di verifica è stato somministrato a 221 persone, 170 ospiti e 51 operatori della struttura, dove già una persona ospite era risultata positiva.
Già programmato poi il completamento della verifica alla casa di riposo Adele Zara di Mira, dove già nei giorni scorsi -a seguito dell'evidenziarsi di un caso- erano stati eseguiti 130 tamponi, mentre un'indagine epidemiologica completa, di concerto con il medico competente della struttura, era già stata svolta a Quarto d'Altino, nella struttura Anni Azzurri, a seguito del decesso di un ospite positivo al Coronavirus.
«Prosegue senza soluzione di continuità - sottolinea il direttore generale Giuseppe dal Ben - l'azione di verifica che l'ULSS 3 Serenissima sta svolgendo nel territorio. Le case di riposo sono il secondo nodo di una rete di protezione stesa sui soggetti deboli, gli anziani, ma anche sugli operatori che agli anziani prestano la propria assistenza. Questi sanitari sottoposti a tampone nelle strutture per anziani si sommano così agli altri 1300 operatori, medici di famiglia e di continuità assistenziale, pediatri, farmacisti e operatori delle parafarmacie e delle medicine di gruppo, che l'ULSS 3 Serenissima ha invitato agli esami di accertamento del Covid-19 nei giorni scorsi».
Nella giornata di domani, le verifiche dell'ULSS riguarderanno Casa Nazareth di Zelarino: in questa struttura, dopo i due casi di positività accertati nei giorni scorsi e l'indagine epidemiologica svolta a seguito dell'evidenziarsi degli stessi, i tamponi vengono somministrati a tutti i contatti, operatori e ospiti, così da evidenziare eventuali nuove positività e circoscrivere l'episodio. Sempre nei prossimi giorni, infine, gli operatori dell'ULSS 3 Serenissima porteranno la propria azione di verifica, con i tamponi a tutti i soggetti coinvolti nell'indagine epidemiologica, in un altro istituto in cui si è evidenziata una positività: si tratta della casa di riposo Residenza della Salute di Fiesso d'Artico.

GLI PSICOLOGI DELL'ULSS 3 SERENISSIMA AL SERVIZIO DELLE PERSONE IN ISOLAMENTO E DEI PARENTI DEI MALATI

Gli psicologi dell'ULSS 3 Serenissima sono al servizio delle persone in isolamento e dei parenti delle persone ricoverate. È attivo infatti il numero telefonico dedicato 041 2607919, al quale risponde uno psicologo, dal lunedì al venerdì negli orari 8.30-12.30 e 14-17-30. Il servizio può essere contattato anche via email, indirizzando la propria richiesta di sostegno a psicologi.emergenza@aulss3.veneto.it
Il centro di ascolto è stato avviato a cura degli psicologi di tutti i servizi territoriali, quale sportello di assistenza per le persone che, a seguito di un contatto, sono poste in quarantena o sono in isolamento, e per i familiari delle persone ricoverate nei reparti che accolgono pazienti di Covid-19. Esso si aggiunge all'analogo servizio che l'ULSS 3 Serenissima ha avviato negli ospedali per gli operatori sanitari impegnati nelle cure delle persone affette da Covid-19.

sabato 28 marzo 2020

IL PIANO TAMPONI DELL'ULSS 3 SERENISSIMA CONTINUA A MESTRE, MIRANO E DOLO CON I MEDICI DEGLI OSPEDALI E DEL TERRITORIO

L’Ulss 3 Serenissima prosegue nell’attuazione del Piano Tamponi” indicato dalla Regione Veneto, per il personale sanitario sia degli ospedali che del territorio, dove gli operatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica sono partiti lo scorso fine settimana con il Distretto di Chioggia (effettuati tutti i 189 tamponi). L'operazione è proseguita con il Distretto di Mestre, dove sono stati invitati per effettuare il tampone 554 operatori sanitari: 24 medici di medicina generale, 19 pediatri, 18 medici della continuità assistenziale, 58 specialisti ambulatoriali interni e una cinquantina di operatori delle medicine di gruppo, più 285 farmacisti e parafarmacisti.
Ieri gli operatori del SISP hanno iniziato ad effettuare i tamponi anche nel Distretto di Mirano-Dolo, dove verranno analizzate 602 persone, di cui 242 sono medici, 310 sono farmacisti e dipendenti delle farmacie e una cinquantina è rappresentata da operatori delle segreterie anche delle medicine di gruppo.
Nel Distretto di Dolo-Mirano sono state organizzate quattro giornate per effettuare i tamponi al personale sanitario del territorio, nella sede del dipartimento di Prevenzione a Villa Massari (ingresso vecchio dell’Ospedale di Dolo): tra ieri e oggi ne sono stati eseguiti circa 250, nelle prossime due giornate -che saranno organizzate- si completerà lo screening.
«Il Piano Tamponi sta procedendo rapidamente – ha ricordato il direttore generale Giuseppe dal Ben – con il coinvolgimento di diverse unità operative dell'ULSS 3 Serenissima: esso impegna infatti non solo i clinici che eseguono gli esami, ma anche quella parte di personale amministrativo che, con la creazione di un CUP specializzato per l'accettazione, ha creato i contatti e il calendario, oltre ovviamente agli specialisti che poi processano i tamponi effettuati«.
Dal punto di vista organizzativo, per il Piano Tamponi l’ULSS 3 ha messo in campo, all'interno del dipartimento di Prevenzione, una unità specifica con personale addestrato e riconvertito dalle attività ospedaliere -in questo momento sospese- e con personale qualificato rientrato dalla quiescenza.

A CHIOGGIA E NEL VENETO ORIENTALE INTESA TRA COOP E ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER CONSEGNARE LA SPESA A DOMICILIO

Anche i supermercati Coop aderiscono alla grande campagna per la consegna gratuita della spesa a casa delle persone più vulnerabili rispetto al Coronavirus, ovvero anziani, ammalati e soggetti con basse difese immunitarie. Nel comune di Chioggia e in quelli del Veneto orientale, Coop Alleanza 3.0 ha firmato un protocollo d'intesa con la Protezione Civile e l'ANCI, che si avvalgono delle organizzazioni del volontariato locale: i supermercati mettono a disposizione la propria rete di vendita per il progetto solidale, le associazioni di volontariato svolgeranno così le commissioni per conto dei cittadini più deboli ricevendo da Coop un contributo economico per la propria realtà, finanziato con l'1% del valore degli acquisti sui prodotti Coop.
Il servizio supporterà anche gli operatori sanitari impegnati nell'emergenza, ai quali manca il tempo per fare la spesa. Nel sito di Coop Alleanza sono consultabili le aree di intervento già attivate, assieme all’elenco dettagliato dei negozi Coop aderenti, oltre alle associazioni e ai Comuni che aderiranno progressivamente al progetto e a cui si potrà segnalare la necessità di usufruire del servizio. Per Chioggia, Sottomarina e le frazioni partecipano sia l'Ipercoop al parco commerciale Clodì che la filiale Coop in corso del Popolo a Chioggia, mentre il referente è la sezione della Croce Rossa raggiungibile al numero di telefono 041 982333 (fino al sabato mattina, domenica esclusa) e all'indirizzo mail servizio.gentilezza@crivenezia.it
La consegna è senza alcun costo per i richiedenti, e serve a incentivare le persone a non uscire di casa e a non esporsi quindi al rischio di contagio; i beneficiari dell'iniziativa saranno individuati direttamente dai Comuni e dalle associazioni di volontariato. Le persone che intendono richiedere la consegna della spesa possono rivolgersi a queste ultime, mentre le associazioni che vogliono collaborare e sottoscrivere il protocollo possono contattare Coop tramite la mail politiche.sociali@alleanza3-0.coop.it

venerdì 27 marzo 2020

VERITAS CERCA IL NUOVO RESPONSABILE DELL'AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE: BANDO APERTO FINO AL 24 APRILE

Il gruppo Veritas, la società multiservizi a partecipazione pubblica che opera nel territorio metropolitano di Venezia, ha lanciato mercoledì 25 marzo un bando di selezione per ricercare il suo nuovo responsabile dell'amministrazione del personale. Veritas ha affidato il procedimento di selezione all'impresa People di Padova, esperta in materia, cui andranno indirizzate le domande di ammissione alla selezione. Le attitudini richieste sono competenze relazionali, gestione delle risorse umane, capacità di problem solving, pianificazione del lavoro e gestione delle risorse finanziarie.
Tra i requisiti, laurea preferibilmente in discipline economiche o giuridiche, e specifica esperienza maturata in analogo ruolo per aziende strutturate e complesse. La domanda (qui il fac simile) deve pervenire entro le ore 12 del 24 aprile a People, piazza Insurrezione 1, 35139 Padova. Per ulteriori informazioni è attivo il numero di telefono 049 0990062.

giovedì 26 marzo 2020

DOMENICA SUPERMERCATI DI NUOVO CHIUSI IN TUTTO IL VENETO, GOVERNO ALL'OPERA PER SCONGIURARE LO SCIOPERO DEI BENZINAI

Anche domenica prossima, 29 marzo, in Veneto i supermercati e i negozi di alimentari rimarranno chiusi. Resta infatti in vigore l'ordinanza emanata dal presidente della giunta regionale Luca Zaia lo scorso 20 marzo, attorno alla quale erano sorti dubbi interpretativi in concomitanza con il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, che non disponeva di tale misura nel territorio nazionale. L'aggiornamento della disciplina è stato esplicitato nel consentire alle Regioni di promulgare provvedimenti anche in senso più restrittivo riguardo il decreto stesso, e pertanto nelle domeniche a venire -almeno fino al 3 aprile- tali esercizi non saranno aperti in tutto il Veneto.
Ieri intanto si è svolta in videoconferenza la riunione tra la ministra dei Trasporti Paola de Micheli, quello dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e i rappresentanti sindacali dei benzinai, i quali avevano preventivamente messo in cantiere la possibilità di un blocco a partire da ieri sera nelle autostrade e via via anche nelle strade secondarie. Al momento pare scongiurato lo stop immediato alle pompe di carburante, ma i sindacalisti hanno chiesto particolare attenzione e misure concrete a sostegno del settore, che come altri sta subendo in maniera drammatica gli effetti del virus. Quindi lo sciopero non è ancora scongiurato del tutto, anche se rispetto a martedì appare più lontano.
Un'altra categoria di lavoratori avanza le proprie istanze: sono gli agenti della polizia di Stato che si riconoscono nel sindacato FSP, il quale chiede che i proventi delle sanzioni amministrative per chi trasgredisce l'imperativo di muoversi solo per necessità e con la giustificazione, aumentate da un minimo di 400 al massimo di 3mila euro, vadano destinati alle esigenze dei reparti di Terapia Intensiva, potenziando con strumentazioni di somma urgenza l'attività dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari. Intanto è stato allestito un nuovo modulo per giustificare la propria circolazione: è possibile stamparlo da questo link, compilarlo ed esibirlo durante i controlli.

MARTEDÌ E MERCOLEDÌ PROSSIMI LE NUOVE PROVE DEL MOSE ALLE BOCCHE DI PORTO DI CHIOGGIA, NONOSTANTE L'EMERGENZA

Tra le attività che non sono state sospese dai recenti decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, vi è quella relativa ai test di funzionamento per le paratoie del Mose. La prossima settimana infatti, nei giorni di martedì 31 marzo e mercoledì 1° aprile, alle bocche di porto di Chioggia verranno effettuate nuove prove con due compressori: questo nonostante le imprese edili del Consorzio Venezia Nuova abbiano fermato le proprie opere, in ossequio al dettato legislativo, mentre continuano a lavorare gli impiantisti delle società appaltatrici.
Nei giorni scorsi lo SPISAL ha effettuato verifiche -chieste dallo stesso Consorzio- per il rispetto dei dispositivi di protezione individuale, ma la situazione non è facile: i cantieri sono obbligati anche a detenere strumenti di misurazione della temperatura corporea degli operai. Un'analoga prova che avrebbe dovuto aver luogo a Malamocco il 16 marzo era stata annullata.

martedì 24 marzo 2020

DI NUOVO BORA PER MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ SUL LITORALE E LA PIANURA: LA PROTEZIONE CIVILE DIRAMA LO STATO DI ATTENZIONE

Le previsioni meteorologiche odierne segnalano che nelle giornate di domani, mercoledì 25 marzo, e di giovedì 26 è prevista una fase di bora persistente sulla pianura veneta, particolarmente significativa sulla costa e le aree limitrofe. Sopra queste zone i venti potranno essere tesi ed a tratti forti. In base a questi dati, il centro funzionale decentrato della Protezione Civile della Regione Veneto ha dichiarato la fase operativa di attenzione per vento forte, dalla mezzanotte di questa sera fino a tutte le 24 ore di giovedì. Per la giornata di domani, 25 marzo, è previsto un quadro in prevalenza nuvoloso con probabili schiarite soprattutto al mattino, e probabilità -molto bassa- di qualche isolato e debole piovasco.

lunedì 23 marzo 2020

ULSS 3 SERENISSIMA: PROSEGUONO GLI SFORZI PER DOTARE GLI OPERATORI SANITARI DEI NECESSARI PRESÌDI DI PROTEZIONE PERSONALE

L'ULSS 3 Serenissima conferma il quotidiano impegno per dotare i propri operatori dei necessari presidi di protezione personale, in questo periodo di intenso lavoro per il contrasto alla diffusione del contagio da Coronavirus e per l'assistenza dei pazienti affetti. Dall'esplodere dell'emergenza sono stati reperiti sul mercato, superando le difficoltà, i presìdi e i materiali poi distribuiti alle ULSS della Regione. Sono circa 95mila le mascherine fornite fin qui alle strutture dell'ULSS 3 Serenissima; 4mila i camici idrorepellenti, 4500 i grembiuli PP/PE con lacci, 2800 i camici chirurgici impermeabili non sterili. All'ULSS veneziana sono giunti -tra le dotazioni fondamentali per l'allestimento di posti letto atti ad accogliere persona gravemente affette da Coronavirus- 25 ventilatori, 27 monitor dedicati e 17 letti speciali.
«Stiamo quotidianamente fornendo agli operatori sanitari dell'ULSS 3 Serenissima - sottolinea il direttore generale Giuseppe dal Ben - i dispositivi necessari; contemporaneamente monitoriamo l'appropriato utilizzo di ciascuno di questi presìdi». L'emergenza continua: occorre garantire i presìdi anche nei prossimi giorni e settimane, senza il minimo spreco, mentre vengono individuati nuovi fornitori: «Lo sforzo per un approvvigionamento coerente con le esigenze continua sia da parte dell'ULSS, sia da parte dell'Unità di Crisi regionale, capofila di importanti iniziative per il reperimento e la distribuzione di presìdi, distribuiti in primo luogo agli operatori sanitari per garantire il loro lavoro al servizio dell'utenza e in particolare degli utenti affetti da Coronavirus», conclude il direttore.

DONAZIONI AGLI OSPEDALI PER L'EMERGENZA DA CORONAVIRUS, L'ULSS 3 CHIEDE DI CONFERIRE ALL'UNICO CONTO CORRENTE REGIONALE

L'ULSS 3 Serenissima ringrazia le molte persone, gli enti e le associazioni che si stanno mobilitando per sostenere le strutture sanitarie in questo periodo complesso, e invita tutti ad utilizzare, per il proprio impegno di solidarietà, il conto corrente istituito dalla Regione Veneto proprio per l'emergenza Coronavirus.
Nessuno dei reparti o delle Unità Operative dell'ULSS veneziana ha necessità che non vengano quotidianamente affrontate e gestite, e invita appunto tutti a convogliare gli sforzi verso la raccolta fondi unica lanciata dalla Regione: è a livello di Unità di Crisi regionale che vengono valutate e affrontate le reali necessità, là dove si verificassero realmente.
Anche ai propri dipendenti, l'ULSS 3 Serenissima ricorda che non è utile né funzionale alla gestione dell'emergenza avviare iniziative personali o dirette ad un singolo reparto, paventando pubblicamente difficoltà presenti o future, smentite nei fatti. In particolare, non hanno senso le raccolte di fondi per i dispositivi di protezione, a cui provvede la Regione Veneto attraverso gli enti preposti.
A tutti quindi l'ULSS 3 Serenissima rinnova l'appello: sia fatto riferimento al lavoro dell'Unità di Crisi regionale, che conosce e affronta necessità di più vasta dimensione, e venga utilizzato per le donazioni il conto corrente istituito ad hoc. Le cui coordinate sono: IBAN IT 71 V 02008 02017 000105889030. Causale: sostegno emergenza Coronavirus, intestato a Regione del Veneto.

domenica 22 marzo 2020

TAMPONI AI MEDICI E FARMACISTI DEL TERRITORIO, COMPLETATO LO SCREENING DI CHIOGGIA: IN SETTIMANA MESTRE E DOLO

Gli operatori del servizio Igiene dell’ULSS 3 Serenissima sono stati impegnati in questi giorni nelle aree più “calde” del territorio anche con il Piano Tamponi, che è stato avviato per eseguire i controlli sugli operatori sanitari. Tra ieri e oggi 189 sanitari del Distretto di Chioggia sono stati invitati a e sottoposti a tampone nella palestra presente nella sede del SISP in località Borgo San Giovanni: i primi dati, sciorinati ieri pomeriggio in conferenza dal direttore generale Giuseppe dal Ben, parlano di un operatore positivo al Covid-19.
«Il Piano Tamponi è una importante iniziativa – spiega il direttore – che punta alla messa in sicurezza, in primo luogo, di chi lavora nelle strutture e sul territorio. Abbiamo deciso di partire da un territorio che attraversa una fase delicata per il numero di casi rilevati tra la popolazione. L’area territoriale di Chioggia è la prima in cui è stata svolta una completa analisi relativa agli operatori sanitari, per contribuire cosi al contrasto al virus nel territorio”.
Il piano prosegue ora in tutti i territori dell’ULSS 3 Serenissima: nei primi giorni della prossima settimana il focus sarà Mestre, dove saranno invitati e sottoposti a tampone quasi 600 operatori sanitari nella sede del dipartimento di Prevenzione in piazzale Giustiniani: saranno sottoposti a tampone 124 medici di medicina generale, 19 pediatri, 18 medici della continuità assistenziale, 58 specialisti ambulatoriali interni e una cinquantina di operatori delle medicine di gruppo. Infine, sono invitati e saranno sottoposti a tampone 285 operatori sanitari delle farmacie e delle parafarmacie del territorio.
Venerdì e sabato gli analisti si trasferiranno a Dolo: «Tutta questa attività di controlli sui singoli operatori – conclude Dal Ben – si somma ovviamente all’attività di controllo svolta, sempre attraverso i tamponi, in situazione di urgenza: ad esempio su una persona che sia soccorsa dal 118 con i sintomi del Coronavirus, o per le necessità di indagine epidemiologica, cioè sulle persone che sono state a contatto con un caso accertato. L'ULSS 3 Serenissima così conta di poter arrivare a 1800 tamponi effettuati in ogni giornata per rispondere alle esigenze del territorio provinciale».

sabato 21 marzo 2020

FORTE VENTO DI BORA TRA DOMENICA SERA E LUNEDÌ MATTINA: ALLERTATA LA PROTEZIONE CIVILE, I COMUNI LITORANEI E DI PIANURA

Il centro funzionale decentrato della Protezione Civile del Veneto, in considerazione delle previsioni meteorologiche, ha emesso un avviso di attenzione per vento forte che interesserà nelle prossime ore le zone costiere e la pianura limitrofa, in particolare quella centro-meridionale. Tra domenica 22 e il primo mattino di lunedì 23 è segnalato un rinforzo dei venti di bora, che saranno da tesi a forti sul litorale e la pianura, con una fase più intensa nella zona centro-meridionale e pianura adiacente.
Al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del sistema regionale di Protezione Civile, si dichiara la fase operativa di attenzione per vento forte, da riconfigurare, a livello locale, in fase operativa di pre-allarme o allarme a seconda dell’intensità del vento, sulle zone costiere e pianeggianti. Le amministrazioni locali dovranno porre in atto le procedure di allertamento dovute dalle previste criticità nel territorio di competenza. Le prescrizioni sono valide dalla mezzanotte di domenica 22 marzo fino alle ore 9 di lunedì 23 marzo. La Protezione Civile regionale seguirà l’evoluzione dell’evento e comunicherà tempestivamente ogni eventuale sviluppo negativo.

L'ULSS 3 SERENISSIMA: 666 PERSONE CONTAGIATE NELL'AREA METROPOLITANA DI VENEZIA DALL'INIZIO DELL'EPIDEMIA

Consueta conferenza stampa oggi del direttore generale dell'ULSS 3 Serenissima, Giuseppe dal Ben, che dalla sede di Mestre ha fatto il punto della situazione riguardo il trattamento dell'emergenza Coronavirus nel Veneziano. Prima di parlare del piano tamponi e del piano Spisal nelle imprese, il direttore ha fornito i dati aggiornati del contagio: sono 666 gli infetti nell'area metropolitana di Venezia, di cui 148 ricoverati, con 474 persone positive non ricoverate e 3120 in stato di isolamento domiciliare.
Il comune di Venezia annovera 219 contagiati dall'inizio dell'emergenza, Chioggia 46, seguono Mira e altre realtà con 17, fino ai 3 di Cavarzere e nessun caso si è ancora verificato a Cona. Padova e Verona le province più colpite nel Veneto, dopo l'escalation iniziale a Vo', ma anche Belluno comincia a far registrare numeri preoccupanti in rapporto alla densità di popolazione e assodato che - come ha detto lo stesso Dal Ben - probabilmente il virus girava "sotto traccia" da diversi mesi, prima di evidenziarsi.
Negli ultimi giorni sono stati effettuati 6023 tamponi a dipendenti dell'ULSS e medici esterni. Fra i primi, che sono 1314, i positivi sono 63: all'ospedale di Chioggia nel presente fine settimana sono stati controllati 189 sanitari e un dipendente dell'ospedale è stato riscontrato positivo. I laboratori processano 700 tamponi al giorno, e i tecnici ormai lavorano su turni di 24 ore ciascuno.
La fascia più corposa dello screening è quella che va da 45 a 65 anni: finora vi hanno avuto accesso 4481 persone, più donne che uomini. Nel Veneziano il numero di persone in isolamento domiciliare è più alto rispetto alle altre ULSS per via del maggior numero di tamponi eseguiti. Il tasso di letalità è dell'1% fra 50 e 60 anni, nella decade prima scende allo 0.4% per scomparire del tutto al di sotto dei 30 anni.
Lo Spisal ha controllato 64 aziende che danno lavoro complessivamente a 8500 dipendenti, e nessuna delle quali ha rilevato criticità considerevoli. Quanto agli ospedali allestiti, il "Covid-hospital" di Villa Salus è attrezzato per ospitare fino a 200 letti, mentre Dolo può metterne a disposizione altrettanti nell'area medica e materno-infantile, prima di tornare alla sua normale funzione una volta terminata l'emergenza: il nosocomio rivierasco vanta una tecnologia all'avanguardia in vari reparti, utile più che mai in casi come questi. L'ULSS 3 sta attrezzando anche l'ex ospedale di Noale, mentre ha intenzione di mantenere l'hub di Mestre per l'emergenza e le urgenze.

Una punta di polemica finale del direttore Dal Ben, quando ha ricordato che l'ULSS comunica alla Prefettura di Venezia i dati sensibili relativi ai nomi, alle patologie e ai recapiti dei malati da Coronavirus, e che quindi i sindaci possono rivolgersi al prefetto Zappalorto per riceverli. Ieri il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro aveva lamentato «l'invio tardivo» dei dati da parte dell'Unità Sanitaria, o anche il loro silenzio. Sempre con riferimento a Chioggia, il direttore generale nega l'applicazione di ulteriori tamponi di massa nella frazione di Valli, e ai residenti dice di restare a casa e attendere che l'epidemia affievolisca il proprio effetto.

venerdì 20 marzo 2020

ACTV, DA LUNEDÌ ULTERIORI MODIFICHE AL SERVIZIO DI NAVIGAZIONE. DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE DA APRILE PER NOVE SETTIMANE

Ancora novità nel trasporto pubblico veneziano di ACTV in seguito all'emergenza da Coronavirus. Da lunedì entreranno in vigore alcuni cambiamenti ulteriori al servizio di navigazione: la linea 2 dei vaporetti riprenderà il giro normale da San Zaccaria a piazzale Roma con una corsa ogni 20 minuti, la linea 1 dilata le corse che transiteranno nel canal Grande ogni 20 minuti invece che ogni 12. Quindi le linee esterne 5.1 e 5.2 effettueranno il giro lungo mentre sono state introdotte nuove corse alla linea 14 per favorire i pendolari e il personale ospedaliero fino a Punta Sabbioni.
Anche per i dipendenti di navigazione si prospettano novità: l'azienda infatti ha aderito alla Cassa Integrazione Straordinaria promossa dal governo con il decreto Cura Italia, valida 9 settimane. Ciò significa che a partire da domenica 22 marzo fino al 24 maggio, per circa 60 giorni, i turni di lavoro vengono modificati in corrispondenza al cambio delle linee: in particolare per aprile e maggio i lavoratori saranno divisi in tre gruppi, ciascuno dei quali osserverà venti giorni di lavoro e dieci di cassa integrazione.
Probabilmente diversa sarà la ripartizione nel settore cantieri e in quello automobilistico, fermo restando che i dipendenti dovranno prima esaurire il computo delle ferie arretrate e di eventuali permessi di assistenza, cosiddetti "104". Il timore di chi lavora nei vaporetti è che tale situazione si protragga anche verso l'estate, nella speranza ovviamente che il virus venga debellato e che i turisti tornino a visitare la città.

ORDINANZA DI ZAIA: SUPERMERCATI E ALIMENTARI CHIUSI LA DOMENICA, JOGGING E BISOGNI DEI CANI ENTRO 200 METRI DA CASA

Nella giornata di oggi il presidente della giunta regionale, Luca Zaia, ha emanato l'ordinanza numero 16 relativa a nuove limitazioni per contrastare l'emergenza da Coronavirus. Fino al 3 aprile in Veneto rimarranno chiusi la domenica i negozi di alimentari e i supermercati. mentre continueranno a essere aperte le farmacie di turno festivo e le edicole per la vendita di pubblicazioni quotidiane, settimanali e mensili. Altro aspetto fondamentale dell'ordinanza, la chiusura di parchi e giardini pubblici: sarà possibile effettuare attività ginnico-podistica entro 200 metri dalla propria residenza, stessa distanza consentita per portare il cane a espletare i propri bisogni.