sabato 2 gennaio 2021

VENEZIA UNICA: TESSERE VALIDE MA PROFILO DA CAMBIARE, IN PRESENZA E SENZA PREAVVISO, PER CENTINAIA DI UTENTI IN ZONA ROSSA

È arrivata in zona Cesarini, a pochi giorni dalla fine di un anno già abbastanza funesto, la lettera di AVM che intimava a centinaia di possessori della tessera Venezia Unica di recarsi agli sportelli Vela entro il 31 dicembre 2020, per cambiare il proprio profilo clienti, pena la decadenza immediata del titolo (anche se ancora valido) e l’obbligo di richiedere una nuova card.
Destinatari della comunicazione sono i titolari di tessere con profilo “studenti” e “residenti nelle isole” che, secondo l’azienda municipalizzata, avrebbero continuato a usufruire di agevolazioni a loro dedicate nonostante la perdita dei requisiti di età (26 anni per gli studenti) o di residenza, seppure la scadenza della tessera fosse ancora lontana. L’ultimatum è arrivato in seguito alla nuova disciplina generale di AVM, adottata in sordina alla fine di novembre e comunicata agli interessati solo negli ultimi giorni dell’anno, in alcuni casi addirittura il 31 dicembre stesso.
A ricevere la lettera poi, sarebbero state anche persone defunte o che non hanno mai cambiato il loro status, come testimonia l’ex presidente della Municipalità del Lido Danny Carella che ha visto recapitarsi a casa due lettere indirizzate alla madre e al nonno, entrambi deceduti, in cui veniva sollecitata la regolarizzazione delle loro posizioni.
Il profilo del cliente sarebbe fisicamente legato alla tessera e quindi non modificabile online, cosa che impedisce al titolo elettronico di essere aggiornato anche da remoto, fino alla naturale scadenza per la quale è già stata pagata l’abilitazione.
Incomprensibile -se non per chi sostiene si tratti di un'operazione per "fare cassa", visto il bilancio magro di quest'anno e "l'ammanco" dei biglietti da mezzo milione- la richiesta di AVM di intimare, con pochissimo preavviso, di recarsi agli sportelli in presenza, nonostante la zona rossa e le conseguenti limitazioni degli spostamenti che, di fatto, costringeranno molti utenti a vedersi disabilitare la tessera da un giorno all’altro e a doverne sottoscrivere un'altra, pagandola nuovamente per intero.

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