A pensar male purtroppo, fatti alla mano, i veneziani sono abituati. Tra privatizzazioni di campielli pubblici e nuovi alberghi che continuano a sorgere un po’ ovunque in laguna, le ruspe all’opera sulla verde isola della Certosa hanno suscitato nei residenti fondati dubbi attorno a quale sia il reale programma di valorizzazione del parco pubblico, situato a poche centinaia di metri da San Pietro di Castello.
A rivelare i piani di sviluppo dell’isola, approvati dalla precedente giunta e programmati da Vento di Venezia, partner privato a cui il Comune ha affidato -con una concessione che scadrà nel 2106- la realizzazione delle bonifiche e il progetto di recupero a parco urbano, è stata una richiesta di accesso agli atti del consigliere di Terra e Acqua Marco Gasparinetti.
Dal quadro emerso, in effetti, qualche dubbio relativo all’interesse pubblico del progetto (a cui gli interventi sono vincolati) sembra esserci: nuovi alloggi, piscine (delle quali una galleggiante), spiaggia attrezzata, ormeggi a pagamento -o comunque a rotazione- anche per i residenti, un nuovo chiosco gourmet e una vasta area dell’isola adibita a orto e vigneto, che limiterà i percorsi naturalistici.
Ma non solo: anche se le quattro casette sugli alberi e le altrettante galleggianti previste, per il momento, sono già state stralciate dal progetto originale grazie all’intervento della Soprintendenza che «non ritiene opportuno realizzare manufatti i quali, se diffusi anche in altre zone, potrebbero generare uno sfruttamento selvaggio delle aree verdi e dei canali della laguna», la trasformazione della Certosa in marine resort con alloggi per turisti, ristorante e chiosco in mano ai celebri Alajmo, nuovi pontili e ormeggi e un ponte verso le Vignole richiede una discussione in Municipalità e in consiglio comunale. Che, di fatto, non ci sono state.
Diverse le questioni da approfondire: dalla variante del 2019 al progetto approvato nel 2016, poi bocciato dal TAR, che porta molti nuovi elementi finora ignoti ai cittadini, allo stato degli interventi “indefettibili” (percorsi e servizi per la fruizione del parco e allestimento dell’area giochi) alla base della convenzione pubblico-privato per l’isola della Certosa.
Alcune risposte potrebbero arrivare dalle due interrogazioni depositate in consiglio comunale, avanzate da Gasparinetti e da Sara Visman del Movimento 5 Stelle, ma anche attraverso l'assemblea cittadina via web di questa sera (inizio alle ore 18), organizzata da Veneziamiofuturo e dal Gruppo 25 Aprile, che si preannuncia assai partecipata.
Nessun commento:
Posta un commento