È stato illustrato ieri sera, dal presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, il nuovo decreto Sostegni, finalizzato a ristorare le imprese dagli effetti nefasti dell'emergenza sanitaria. Molte le misure messe in campo: tra le altre, il contributo a fondo perduto per circa tre milioni di aziende e di professionisti, i quali devono aver subìto perdite di almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019.
Viene eliminato il riferimento ai codici ATECO e innalzata a 10 milioni la soglia massima di fatturato per i soggetti beneficiari. Gli aiuti saranno compresi dal minimo di mille euro per le persone fisiche e 2000 per le persone giuridiche, al massimo di 150mila euro per singolo beneficiario.
Ai ristori potranno accedere anche le start up. Ulteriori stanziamenti riguardano il settore delle fiere, della cultura e dello spettacolo, le organizzazioni di matrimoni, il commercio nei centri storici, la ristorazione, quindi agricoltura, pesca e acquacoltura. Infine, 150 milioni aggiuntivi sono destinati allo svolgimento di attività scolastiche extracurricolari, volte a favorire il recupero delle competenze di base e a promuovere la socialità dei ragazzi.
Il decreto Sostegni proroga la cassa integrazione ordinaria al 30 giugno, quella in deroga fino al 31 dicembre, la CISOA agricola per un massimo di quattro mesi, nonché il blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno per le imprese che dispongono di cassa integrazione, fino al 31 ottobre per chi lavora in aziende coperte da strumenti in deroga.
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