Sei giorni di apertura in quattro mesi. Si avvia a essere il magro bilancio provvisorio dei Musei Civici di Venezia nel primo quadrimestre del 2021. Con il Veneto ancora in zona arancione infatti, i musei della Fondazione non riapriranno nemmeno nel weekend della festa del Santo patrono e della Liberazione, come recentemente auspicato dal sindaco Luigi Brugnaro.
«Se non si riuscirà ad aprire i musei il 24 e il 25 aprile - ha dichiarato il primo cittadino, intervenendo ai microfoni di Radio 24 - sarebbe importante non rinviare oltre una settimana». Quanto alle riaperture, dunque, non ci sono certezze, così come nessuna notizia ufficiale è ancora pervenuta dai vertici della Fondazione Musei Civici. Mentre i veneziani attendono con ansia il momento in cui potranno nuovamente avere accesso al patrimonio museale della propria città, la linea -dettata dall’amministrazione comunale- di legare le aperture esclusivamente ai weekend festivi solleva nuovamente polemiche.
«È evidente - commenta la capogruppo del PD, Monica Sambo - che si tratta solo di uno “spot” senza alcuna strategia. Il Comune è rimasto alla finestra, senza compiere alcun investimento nella cultura, anzi chiudendo tutte le attività della Fondazione. Ma soprattutto, senza voler affrontare nuove e lungimiranti politiche per questa città».
Critici anche i sindacati: «Riaprire i Musei solo per le festività - ha dichiarato Daniele Giordano, segretario generale della CGIL Funzione Pubblica di Venezia - rappresenta l’idea di una città asservita al turismo. Occorre invece una prospettiva di turismo diverso, che metta al centro un’offerta culturale di qualità per dare lavoro adeguatamente retribuito, e che riconosca il contributo fondamentale delle persone che in questi settori operano».
Nessun commento:
Posta un commento