Il sindacato Funzione Pubblica della CGIL di Venezia, attraverso le figure del segretario generale Daniele Giordano e di Chiara Cavatorti, ritiene grave la chiusura di due strutture a sostegno delle famiglie da parte del Comune di Venezia, ma considera ancor più gravoso il fatto che i lavoratori e le lavoratrici delle stesse strutture non siano stati informati in maniera congrua di ciò che sta avvenendo. Le strutture in questione sono due Spazi Cuccioli, servizi da sempre considerati un fiore all'occhiello del Comune di Venezia, ideati per sostenere la famiglia nel promuovere e valorizzare il bambino, aiutandolo a maturare la propria identità, conquistare l'autonomia, sviluppare le competenze e la socializzazione.
Le sedi del progetto che l'amministrazione comunale sta pensando di chiudere sono quella di Altobello e quella del Piccolo Principe, entrambe a Mestre. Chiusure che, nell'ottica del sindacato, vanno viste come una riduzione ulteriore dei servizi offerti alla cittadinanza. Questi servizi sono ritenuti indispensabili per consentire a molte madri di poter conciliare le esigenze della famiglia con il lavoro, e necessari, a causa delle difficoltà che le famiglie incontrano quando sono costrette a trovare per i figli un posto negli asili del Comune, oltre che basilari, nonostante il calo delle iscrizioni, che si presume essere temporaneo a causa della pandemia. Questo dal punto di vista chi chi usufruisce del servizio.
La gravità della situazione emerge anche dal profilo occupazionale: sono infatti molte le lavoratrici impiegate nel progetto, venute a conoscenza della chiusura dei due Spazi dalle stesse famiglie, contattate dagli uffici dell'ente per modificare la scelta di iscrizione all'asilo già effettuata. Lavoratrici che da un giorno all'altro rischiano di trovarsi senza lavoro, non potendo essere reimpiegate in altri servizi.
Secondo il sindacato, far circolare notizie simili senza che le persone direttamente interessate ne siano messe al corrente -e senza che le organizzazioni sindacali vengano necessariamente coinvolte- è un fatto molto grave.
L'assessora al Personale, alle Politiche Educative e ai Servizi al cittadino, Laura Besio, è stata interpellata per un incontro urgente da parte del sindacato stesso, ma non ne ha ancora fissato la convocazione. Vista la situazione, è necessario che vengano informati in modo puntuale e adeguato tutti coloro che saranno coinvolti dalle chiusure, lavoratrici e cittadinanza, attorno al futuro dei servizi per la prima infanzia, ora vittima - si legge nella nota sindacale - di una «gestione comunale volta al risparmio». Secondo il sindacato, «deve essere garantita la tenuta occupazionale per le lavoratrici ora impiegate nei servizi, per i quali non servono continui tagli, ma maggiori investimenti sia in termini economici che di personale».
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