giovedì 1 aprile 2021

FUORI LE GRANDI NAVI DALLA LAGUNA: PORTO OFFSHORE PER CROCIERE E CONTAINER, BANDO DI OLTRE 2 MILIONI PER IL PROGETTO

Le grandi navi fuori dalla laguna. Con il decreto legge firmato ieri dal Consiglio dei Ministri, che stanzia 2 milioni e 200mila euro (metà dei quali andranno al vincitore) per il concorso di idee per la realizzazione di un terminal offshore, inizia a concretizzarsi un futuro diverso e più sostenibile per la portualità veneziana.
L’obiettivo del concorso è trovare «soluzioni ideative e progetti di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione e la gestione di punti di attracco fuori dalle acque protette della laguna di Venezia, utilizzabili dalle navi adibite a trasporto passeggeri di stazza lorda superiore a 40mila tonnellate e dalle portacontainer transoceaniche».

Non solo le grandi navi da crociera dunque, come già prevedeva il decreto Clini-Passera del 2012, non passeranno più davanti a San Marco, ma anche i cargo commerciali sempre più grandi potranno arrivare a Venezia senza i limiti dei bassi fondali dei canali interni, e dell’impatto ambientale nella laguna. Ora spetterà all’Autorità Portuale promuovere il concorso entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
«È una grande soddisfazione, morale e politica» commenta Cesare de Piccoli, ex vicesindaco e viceministro, e sostenitore del progetto elaborato da Duferco di una stazione passeggeri alla bocca di porto del Lido, l’unico già approvato secondo la valutazione d'impatto ambientale.
Ma il percorso che porterà al rilancio del porto di Venezia e all’estromissione delle grandi navi dalla laguna è ancora lungo e complesso: per concludere il concorso di idee serviranno mesi, per realizzare la struttura in mare anni (almeno due e mezzo, basandosi sulle stime del progetto Venis Cruise 2.0).
Nel frattempo si continua a lavorare per la soluzione “provvisoria” di approdo delle navi a Porto Marghera, per la quale si parla di uno stanziamento di 41 milioni destinato all’adeguamento delle banchine industriali al traffico passeggeri. Sempre nella speranza che il carattere “provvisorio” della soluzione rimanga tale, e che finalmente l’odissea delle grandi navi nel cuore di Venezia venga superata una volta per tutte.

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