Il gruppo Arriva, uno dei più grandi operatori nel settore della mobilità, cerca nuovi investimenti nel trasporto pubblico locale italiano. Nel mirino di Arriva Italia, società controllata dalla tedesca Deutsche Bahn, ci sarebbe anche il servizio di trasporto locale a Mestre: lo riporta la Nuova Venezia in edicola stamane, in un articolo a firma di Mitia Chiarin.
Il progetto di espansione della società satellite del colosso dei trasporti con sede a Berlino comincia dopo aver completato un processo di fusione per l’incorporazione delle aziende italiane a oggi completamente controllate: SAVDA (Aosta), SADEM (Torino), SAB (Bergamo), SIA (Brescia) e KM (Cremona).
Le società partecipate invece -tra le quali Arriva Veneto che gestisce il trasporto extraurbano tra Venezia, Chioggia e Sottomarina con le linee 80, 85 e 87- non rientrano nella fusione che sarà operativa dal 31 dicembre prossimo. In atto nel mercato vi sono trasformazioni epocali, dalla transizione energetica alla crescente digitalizzazione dei processi: rivoluzioni che rendono possibile l’ingresso di nuovi operatori concorrenziali anche in Veneto.
Dopo il passaggio a Busitalia (società del gruppo Ferrovie dello Stato) del trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano nella provincia di Padova, un altro player potrebbe inserirsi anche nell'area metropolitana di Venezia, segnatamente per le vetture su gomma nella terraferma. Arriva Italia prevede nuovi investimenti nei prossimi tre anni per ulteriori 50 milioni di euro circa (di cui 30 milioni per l’acquisto di nuovi autobus e 10 milioni per la bigliettazione elettronica). Ancora da valutare invece le possibili implicazioni per AVM e ACTV, finora monopoliste.
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