Un’agenzia per la locazione a uso residenziale del Comune di Venezia. È l'istanza avanzata da alcuni consiglieri di opposizione per provare ad arginare l’inesorabile spopolamento della città, che ora coinvolge non solo la parte insulare, ma anche quella di terraferma. L’obiettivo della mozione è costituire un soggetto pubblico che favorisca l’incontro tra la domanda e l’offerta di locazioni e si faccia garante allo stesso tempo verso i proprietari e gli inquilini.
Il Comune di Venezia è già da tempo considerato “ad alta tensione abitativa”, in particolare nella città d’acqua, a causa degli squilibri derivati dalle dinamiche dei canoni di locazione degli alloggi. È quasi impossibile trovare casa in laguna, non solo per chi si trovi in difficoltà economiche, ma anche per le le famiglie con un reddito normale che devono confrontarsi con un mercato immobiliare “drogato” dalla monocultura turistica.
Ma la crisi pandemica, con molte unità immobiliari adibite a locazione turistica attualmente vuote, potrebbe portare con sé l’occasione per ripensare e riequilibrare il rapporto tra affitti di breve e lunga durata, nell’interesse reciproco dei piccoli proprietari e dei possibili residenti. Secondo i firmatari della mozione promossa dal consigliere del PD Emanuele Rosteghin e sostenuta dal gruppo dei democratici, da Marco Gasparinetti di Terra e Acqua, da Gianfranco Bettin di Venezia verde e solidale e da Cecilia Tonon di Venezia è tua, sarebbe proprio questa agenzia a «coniugare il ruolo del pubblico con quello dei privati, promuovendo, agevolando e tutelando iniziative di locazione a canoni calmierati».
Di sicuro la drammatica questione dello spopolamento del Comune non può più essere rimandata, in particolare nella città d’acqua che rischia di raggiungere a breve la quota di 51mila residenti. «L'ipotesi di apertura di un ufficio per la locazione residenziale - spiega Gasparinetti che da anni con il Gruppo 25 Aprile si occupa dello spopolamento di Venezia - ha due principali obiettivi: sostenere la residenzialità e consentire ai proprietari di trasformare le locazioni turistiche ormai sfitte in abitazioni per residenti, offrendo una serie di garanzie». Tuttavia è per nulla scontata, visti i rapporti tesi in consiglio comunale, la collaborazione nel merito con il sindaco e le forze di maggioranza.
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