mercoledì 16 dicembre 2020

L'EX OSPEDALE GIUSTINIAN FUTURA SEDE DELL'AUTORITÀ EUROPEA PER LE PANDEMIE? ZAIA AVANZA L'IPOTESI, OSTACOLO ROMA

La nuova Autorità europea per la preparazione e risposta all’emergenza sanitaria, a Venezia. È l'iniziativa avanzata dalla Regione Veneto, che ha individuato negli spazi dell’ex ospedale Giustinian a Dorsoduro la sede idonea per concorrere a ospitare il nuovo polo biomedicale europeo per la gestione delle future pandemie. Gli oltre 13500 metri quadrati del Giustinian verrebbero interamente ristrutturati, con l’investimento di 26 milioni da parte della Regione.
La candidatura veneziana vede già la concorrenza interna di Roma, sostenuta in tandem dalla sindaca Virginia Raggi e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, e sponsorizzata dal commissario europeo Paolo Gentiloni. L’agenzia si chiamerà HERA, sigla che sta per Health Emergency Response Authority, ma è ancora presto per indicare quanto personale avrà e dove sarà stabilita, spiegano i funzionari della Commissione Europea.
Per il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha inviato al premier Giuseppe Conte un articolato dossier relativo alle potenzialità della scelta veneziana, essa offre un valore aggiunto «in termini di accoglienza, preparazione, ricerca ed innovazione in materia biomedica avanzata oltre a una posizione mitteleuropea ideale per gli spostamenti all’interno dell’Unione». Inevitabile la collaborazione con le eccellenze sanitarie di Padova, che a sua volta si era fatta avanti per ospitare HERA proprio nell’area dove sorgerà il nuovo ospedale, il quale però non sarà pronto prima di 8 anni.
Il governo dovrà valutare quale città candidare per l’Italia, anche se in genere le agenzie di nuova creazione vengono assegnate prioritariamente agli Stati che non ne ospitano: mentre a Venezia -nella prestigiosa cornice dell’ospedale Civile- ha sede l’Ufficio europeo per la salute e lo sviluppo dell’OMS. Non un’agenzia, ma uno dei 5 centri tecnici predisposti nel continente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
E proprio da questo ufficio è partito il rapporto sulla gestione italiana della pandemia, velocemente ritirato da OMS, che sta mettendo in imbarazzo il governo italiano e alcuni alti funzionari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in seguito all’approfondita inchiesta giornalistica della trasmissione televisiva Report di Rai 3, la quale ha svelato l’impreparazione italiana all’emergenza sanitaria tutt’ora in corso.

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