Le antenne della telemedicina dell'ULSS 3 Serenissima entrano nelle case dei pazienti contagiati dal Covid-19 e isolati a domicilio. «Due particolari strumenti, piccoli gioiellini della telemedicina - spiega il direttore generale Giuseppe dal Ben - sono stati acquistati e sono stati consegnati alle squadre dei medici di continuità assistenziale (USCA). Servono a rilevare i parametri essenziali dei pazienti, dalla pressione alla saturazione, dall'elettrocardiogramma di base alla temperatura corporea, direttamente al loro domicilio; i due devices poi trasmettono in modo immediato i dati raccolti nel database della telemedicina dell'ULSS 3. I parametri rilevati saranno immediatamente a disposizione sia dei medici USCA che valutano i pazienti positivi a domicilio, sia del medico di medicina generale di questi pazienti, che continua ad essere il loro primo riferimento».
I medici USCA poi, potranno anche lasciare le due strumentazioni a domicilio dei pazienti: «In quelle case in cui i pazienti isolati - sottolinea il direttore generale - siano sintomatici e siano in grado di utilizzarle, i medici USCA lasceranno le due piccole strumentazioni per il prosieguo dell'isolamento.
Saranno così i pazienti stessi ad utilizzarli, permettendo ai devices di fare da collegamento istantaneo con gli USCA e con il medico di famiglia». I due devices sono in grado non solo di rilevare e trasmettere i dati raccolti ma anche, tramite la piattaforma di telemedicina dell'ULSS veneziana, di segnalare con un alert l'eventuale rilevazione di dati anomali o preoccupanti.
Dei due devices, l'ULSS 3 Serenissima ha messo a disposizione dei medici USCA un'ottantina di esemplari: «Sono riservati a pazienti - spiega Dal Ben - che rispondono ad alcune particolari caratteristiche. Non è infatti necessario utilizzarli con gli asintomatici, e non potranno essere lasciati a disposizione di utenti che, per la loro età avanzata e per particolari difficoltà, non garantiscono di saperli utilizzare correttamente, anche se il loro utilizzo è assolutamente elementare».
A quei pazienti sintomatici ma giovani, e in grado di utilizzare ad un livello maggiore le recenti acquisizioni della tecnologia digitale, i medici USCA offrono invece direttamente l'utilizzo di un'applicazione dedicata al telemonitoraggio, sviluppata sempre dalla piattaforma di telemedicina "Paginemediche", che l'ULSS 3 Serenissima ha adottato come proprio riferimento, appunto, per la medicina a distanza.
«Se oggi possiamo dotare i pazienti positivi di queste strumentazioni - sottolinea il direttore generale Dal Ben - non è tanto perché ne abbiamo acquistati; conta piuttosto che sia già attivo in-house il sistema complessivo della telemedicina, e conta che a questa piattaforma vasta abbiano già aderito tutti gli specialisti degli ospedali ma anche moltissimi dei medici del territorio, dei medici di famiglia e delle USCA. Senza il sistema e l'infrastruttura che l'ULSS veneziana ha saputo darsi, e senza la partecipazione diretta dei medici a questo sistema, l'utilizzo dei devices sarebbe un gioco, mentre oggi nell'ULSS 3 è una procedura utilissima».
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