lunedì 8 febbraio 2021

SCIOPERO DEI DIPENDENTI DI ACTV, I CONSIGLIERI REGIONALI MONTANARIELLO E DOLFIN: «AZIENDA ED ENTI LOCALI AL TAVOLO»

Alla manifestazione dei dipendenti di ACTV hanno partecipato, ieri mattina al Tronchetto e a San Giuliano, anche i consiglieri regionali Jonatan Montanariello e Marco Dolfin, entrambi pure lavoratori dell'azienda di trasporti. Il primo, assieme al collega Giacomo Possamai, ha diffuso una nota in cui definisce «sbagliata» la scelta unilaterale di disdire gli accordi integrativi, specie in questo momento. Montanariello, vicepresidente della commissione Trasporti a palazzo Ferro Fini e un lunga militanza sindacale nella categoria, parla di «grande mobilitazione, compatta e ordinata per difendere i propri diritti e il proprio salario, che rischia di subire tagli fino al 30%.
A questi lavoratori, che hanno dimostrato di non voler arretrare di un centimetro, va tutta la nostra solidarietà. Non possono essere loro a pagare la crisi legata al crollo del turismo, non sono ammesse scorciatoie. Crediamo anzi sia urgente convocare quanto prima un tavolo con governo e Regione, affinché la vicenda sia affrontata in modo più alto e responsabile, pur consapevoli delle difficoltà. I lavoratori - concludono i due consiglieri - non possono essere lasciati soli a difendere la mobilità veneziana, dove la scelta del mezzo di trasporto è obbligata e il servizio pubblico rimane imprescindibile».
Fa eco l'esponente della Lega, Marco Dolfin: «Ho portato la mia solidarietà ai lavoratori di AVM, ACTV e Vela. Da 23 anni lavoro nel settore degli autoferrotranvieri, e vedere i colleghi protestare a tutela della propria busta paga mi ha fatto veramente male. Il secondo livello è frutto di anni di battaglie sindacali, cancellate senza avere aperto alcun tavolo di crisi né presentare un piano industriale. I lavoratori hanno sempre fatto la propria parte, ma non possono essere trattati a pesci in faccia mentre i vertici si dividono i premi, senza trasparenza. I dipendenti hanno mostrato compattezza e serietà, non vi saranno passi indietro senza ripensamenti dell'azienda. Il Prefetto ha convocato gli enti territoriali, bene: ora serve la volontà. In Regione, ancorché rappresenta una vicenda indiretta, non mancherà la mia voce».

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