venerdì 12 febbraio 2021

CARNEVALE E MOVIDA, NUOVA ORDINANZA DEL COMUNE DI VENEZIA PER TRANSENNARE E PRESIDIARE CAMPI E FONDAMENTE

Se agli aperitivi del weekend in zona gialla si somma il fine settimana grasso di Carnevale, un po’ meno virtuale visti gli allentamenti di alcune restrizioni, il rischio di assembramenti è dietro l’angolo. Era già successo nel pomeriggio di sabato scorso, quando la situazione nelle zone più “calde” della movida della città d’acqua e della terraferma è finita fuori controllo, registrando affollamenti incompatibili con l’attuale emergenza sanitaria. Per correre ai ripari, per la prima volta dall’inizio della pandemia, Ca’ Farsetti ha firmato ieri l’ordinanza che tra oggi e domenica 14 febbraio regola gli accessi ad alcune aree della città. Dalle ore 15 alle 21, infatti, la polizia locale avrà la facoltà di gestire, anche attraverso transenne, le zone a rischio assembramenti.
Tre le aree di Venezia che potranno essere oggetto di attività di “filtraggio” da parte delle forze dell’ordine ci sono, a Cannaregio, le fondamente degli Ormesini e della Misericordia; a San Polo la zona dell'Erbaria con San Giacometto, campo Bella Vienna e le calli e i portici limitrofi; a Dorsoduro campo Santa Margherita e i campi e i ponti prospicienti. A Mestre, invece, le aree attenzionate saranno quelle centrali della riviera XX Settembre, piazzale Donatori di Sangue e calle Legrenzi. Se già lo scorso fine settimana si erano registrate in laguna le prime presenze da fuori città alla ricerca più dei bàcari che delle bellezze veneziane a cielo aperto, anche i giorni tradizionalmente culminanti del Carnevale, con l’impossibilità di organizzare manifestazioni, rischiano di essere appannaggio esclusivo di bar e osterie.
Ma la polemica non si limita ai bàcari. In città sono in molti ad auspicare anche un ripensamento dell’intero Carnevale, sempre più concentrato attorno a grandi eventi in funzione di folle oceaniche, poco attente al rispetto dell’isola. Tra questi, l’associazione culturale Compagnia de Calza “I Antichi”, che lancia un’invettiva contro le manifestazioni degli ultimi anni. «Preso atto dell’estinzione del Carnevale di Venezia a causa del virus - si legge in un loro comunicato - auspichiamo che tale manifestazione non debba più venire riproposta, dopo la pandemia, nelle sue disgustose, incivili e indegne forme attuali, ritenendole umilianti e offensive per la storia, la cultura e gli abitanti della città». La richiesta è di tornare a un Carnevale a misura di veneziano, per un futuro sostenibile.

1 commento:

  1. Carnevale, con un rispetto dei numeri ma pur sempre MITICO! CI SENTIAMO ALLEGRI E COLORATI PER UNA GIUSTA VENTATA DI ALLEGRIA QUANDO SI POTRÀ RIPROGRAMMARE! PAOLA E ROBERTO

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