mercoledì 17 febbraio 2021

ACTV E COMUNE NON RITIRANO LA DISDETTA, SINDACATI IN SUBBUGLIO: FILT CGIL VERSO LO SCIOPERO, CISL E UIL PRENDONO TEMPO

Nessun accordo e un nuovo sciopero dei lavoratori di ACTV dietro l’angolo. Non è bastato, almeno per il momento, il tentativo di mediazione di ieri pomeriggio del prefetto Vittorio Zappalorto tra i sindacati e la holding AVM: cruciale per la trattativa, il nodo della lettera con la quale l’azienda di trasporto pubblico veneziana annunciava unilateralmente il taglio degli accordi integrativi di secondo livello, che causerebbe una riduzione degli stipendi dei dipendenti di ACTV e Vela fino al 30%.

Per i sindacati, seppure con sfumature diverse, senza il ritiro della disdetta non ci si può sedere attorno a un tavolo. Ma Comune e AVM tirano dritti: «Se i sindacati non accetteranno di trattare - minaccia l’assessore comunale al Bilancio, Michele Zuin - l’azienda procederà a dichiarare decaduti tutti gli accordi dal 1° aprile». Posizioni distanti e, con questi presupposti, inconciliabili.

Mentre azienda, Comune e sindacati si rimpallano le accuse di intransigenza che non permetterebbero alle trattative di andare avanti, Zuin e il direttore del personale di AVM Carlo Alberto Papaccio alzano la posta chiamando in causa ripetutamente la salvaguardia dei posti di lavoro, evocando così, implicitamente, lo spettro di possibili licenziamenti.

Diversa invece la risposta delle organizzazioni sindacali: mentre CGIL, CISAL e USB programmano un nuovo sciopero di 3 ore tra una decina di giorni, CISL e UIL si prendono una settimana di tempo per consultare i delegati e «decidere se andare a vedere le carte di ACTV».

Nel frattempo però, la Regione si è offerta quale garante di un tavolo di confronto tra la società e le organizzazioni sindacali, approvando all’unanimità una mozione bipartisan che bolla come «inaccettabile che a pagare siano i lavoratori». Un nuovo incontro in Prefettura è previsto per martedì prossimo.

Nessun commento:

Posta un commento