venerdì 5 febbraio 2021

CITTADELLA DELLA GIUSTIZIA, OK AL RESTAURO DELL'EX MANIFATTURA TABACCHI. INCOGNITA SUL FUTURO DEI PALAZZI "SVUOTATI" A RIALTO

La nuova cittadella della giustizia a piazzale Roma si avvia verso la sua conformazione finale. Il consiglio comunale ha approvato ieri il progetto definitivo dei lavori di ristrutturazione dei compendi ex Manifattura Tabacchi e palazzo Gritti, affacciati sul rio delle Burchielle e su rio terà dei Pensieri.

Il piano di sviluppo promosso dal Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche prevede di riunificare il più possibile gli uffici giudiziari in un’unica area, recuperando allo stesso tempo immobili abbandonati di proprietà dello Stato.
Un progetto considerato di prevalente interesse pubblico, che razionalizzerà gli spazi dell’amministrazione giudiziaria a Venezia, ma che non manca di suscitare pressanti interrogativi sul futuro degli immensi e storici immobili nel cuore della città, che verranno privati dell’attuale funzione una volta completato il trasferimento degli uffici nella nuova cittadella della giustizia.
Quando, infatti, Corte d’Appello, Procura Generale e tutti gli altri uffici giudiziari troveranno spazio nel polo amministrativo di piazzale Roma, cosa accadrà alle cinquecentesche “fabriche” vecchie e nuove di Rialto (di proprietà del Comune), a palazzo Cavalli e palazzo Grimani (di proprietà sempre del Comune il primo, e dello Stato il secondo), sull’altra sponda del canal Grande?
«Fin dalla Serenissima - nota il consigliere comunale di Terra e Acqua, Marco Gasparinetti - questi edifici sono da sempre sede di magistrature amministrative. Preoccupa molto pensare che tali palazzi affacciati sul canal Grande possano diventare mira di speculazioni edilizie o alberghiere». Mentre in consiglio viene chiesto all’amministrazione comunale di rendere pubblici fin da ora i piani futuri per quegli edifici, un’altra parte vitale della città d’acqua rischia di essere prosciugata.

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