mercoledì 3 febbraio 2021

PROGETTO ANTI TRATTA DEGLI ESSERI UMANI, IL COMUNE DI VENEZIA SI DEFILA? INTERROGAZIONE DELLE OPPOSIZIONI

Venezia città sempre meno attenta all’assistenza e all’inclusione sociale. Dal 2016 il Comune coordina a livello regionale l’intero sistema integrato di emersione e assistenza alle vittime della tratta e dello sfruttamento, oltre a gestire dall'anno 2000 il numero verde nazionale 800.290.290, in aiuto alle vittime di tratta.

Ma ora, dopo la fine del progetto Darsena, il ruolo del Comune di Venezia quale capofila del progetto N.A.Ve potrebbe essere in dubbio: a sollevare la questione la capogruppo del PD Monica Sambo, prima firmataria di un’interrogazione che coinvolge unitariamente tutti i gruppi di opposizione e che punta a fare chiarezza sul possibile passo indietro del Comune dal ruolo di capofila nel progetto.

«In questi anni - si legge nell’interrogazione - ci sono stati risultati importanti che hanno permesso l’emersione dalla schiavitù e la lotta alle reti criminali. Ridimensionare o, peggio, buttare via tutto questo rappresenterebbe un triste passo indietro e un grave danno per l’intera città».

Dalla tratta di esseri umani allo sfruttamento sessuale e lavorativo fino all’accattonaggio, il progetto N.A.Ve è articolato in azioni di contatto, emersione e identificazione delle potenziali vittime e nella realizzazione di programmi di assistenza e inclusione sociale che, negli anni, hanno tutelato i diritti umani di centinaia di persone.

Eccellenza riconosciuta a livello nazionale, fondata sul lavoro multiagenzia e multidisciplinare, il Network Antitratta del Veneto è efficace proprio per la capacità di mettere in relazione i molti partner progettuali, un traguardo al quale la leadership veneziana ha contribuito in maniera significativa, almeno fino ad oggi. «Gli sforzi del Comune di Venezia, della Regione e di tutta la rete - dichiarava nel 2018 l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini - sarebbero giustificati anche solo da un’unica vita salvata». Ma ora, il ruolo del Comune di Venezia nel futuro della rete è incerto.

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