È stata ufficialmente costituita in Veneto la tredicesima delegazione italiana dell'associazione Marevivo, riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente, con oltre trent'anni di esperienza nella tutela del mare e delle sue risorse. Attore “super partes”, lontano da appartenenze politiche, Marevivo ha confermato negli anni la propria reputazione generando una rete articolata di rapporti con istituzioni, cittadini e categorie di settore, su scala nazionale ed internazionale.
Presidente è Antonella Moretti: «Ho ritenuto importante che il Veneto avesse una delegazione di Marevivo, dopo aver osservato il meraviglioso risveglio della laguna di Venezia durante il lockdown, mesi nei quali la natura ha mostrato una illimitata capacità di ripresa. La delegazione veneta inizierà subito a portare anche in regione tutti i progetti nazionali: tra questi, l’adozione delle spiagge, la loro pulizia, le campagne di sensibilizzazione, coinvolgendo in primis le scuole e formando squadre di volontari.
Stiamo inoltre costituendo un comitato scientifico assieme all’Università di Padova, a quella veneziana di Ca’ Foscari e al CNR. Il lavoro è davvero enorme, e speriamo fortemente di collaborare con tutte le associazioni già presenti in Veneto e attive per la tutela del litorale e del mare Adriatico. Tenevo molto a far nascere la delegazione nel mese di gennaio 2021, data d’inizio del decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile, proclamato dall’ONU».
Fanno parte della delegazione i soci fondatori Alessandro Dissera Bragadin, Giacomo Ferrato di Sbrojavacca (tesoriere), Sebastiano Giorgi, Carlo Marinello (consigliere), Antonella Moretti, Davide Pesavento (vicepresidente) e Julia Zanussi (segretaria). Marevivo cercherà di inserirsi nei concetti espressi dal Green New Deal europeo, cornice normativa e di finanziamento della trasformazione della società in senso sostenibile: «L'ambiente non è solo uno scopo di alto valore sociale - afferma l'associazione - ma occasione di miglioramento della qualità della vita, e di sviluppo economico attraverso la riconversione sostenibile delle attività».
Nessun commento:
Posta un commento