L’assemblea dei sindaci che fanno parte del Consiglio di Bacino della laguna di Venezia ha approvato l’aggiornamento del Fondo perdite idriche occulte. Si tratta di uno strumento a tutela dei cittadini, realizzato da Veritas e dal Consiglio di Bacino stesso, che permette agli aderenti di ricevere il rimborso dei consumi, nel caso si verifichino perdite occulte (quindi invisibili) nell'impianto interno, dopo il contatore.
L’aggiornamento -che prevede la riduzione della quota di adesione a carico degli utenti, e l’aumento della percentuale di rimborso dei consumi in caso di perdita occulta- è stato studiato e realizzato in collaborazione con il comitato consultivo degli utenti, composto dai rappresentanti delle associazioni produttive, ambientali e dei consumatori.
Nella maggior parte dei casi, le perdite di acqua non visibili si manifestano solo con la rilevazione dei consumi e la segnalazione dell'anomalia da parte dell'utente. In alcuni casi, i cittadini si accorgono di una perdita occulta solo quando ricevono una bolletta idrica di importo elevato, spesso di migliaia di euro. L’adesione al Fondo è automatica per chi attiva un nuovo contratto, ovviamente con la possibilità di rifiutarla o di revocarla successivamente. Chi invece fosse già titolare di un’utenza idrica e non fosse associato al Fondo ma intendesse farlo, dovrà presentare richiesta.
Verificare la propria adesione è molto semplice: se nella riga "Adesione al fondo perdite" (colonna "Dati contrattuali" nella prima pagina dell’ultima bolletta idrica) c’è scritto SÌ, l’utente è assicurato. Aderire al Fondo costa 50 centesimi al mese per le utenze domestiche, 1.20 euro per quelle non domestiche. Una somma che permette di ottenere il rimborso dei maggiori consumi idrici, causati da perdite a valle del contatore e provocati da fatti accidentali, involontari, prodotti dalla vetustà o dalla corrosione del tratto di derivazione post‐contatore e dell’impianto interno di utilizzazione; e delle perdite non rilevabili esternamente in modo diretto ed evidente, perché si verificano in una parte interrata, sepolta nel muro o nel conglomerato di cemento.
Attualmente, tra i 344mila 675 utenti del servizio idrico integrato di Veritas, ne risultano iscritti al Fondo 326mila e 70 (94.6%). La percentuale più alta si trova nel Miranese e nella Riviera del Brenta (96.93%), seguono Chioggia (96.72%), Venezia (95.84%), la zona di San Donà di Piave e Jesolo (92.78%) e i sette Comuni trevigiani (81.84%), dove però molti utenti non sono allacciati all’acquedotto pubblico ma attingono l’acqua da pozzi privati.
Nessun commento:
Posta un commento