CAOS VAPORETTI ALLA GIUDECCA, PROTESTANO I PENDOLARI DELL’ISOLA

Continuano i disagi nel trasporto pubblico per i cittadini e i pendolari veneziani, in particolare per quelli delle isole. Dopo lo sciopero del biglietto organizzato dagli utenti muranesi, la situazione si è fatta negli ultimi giorni sempre più tesa anche nei vaporetti e agli imbarcaderi di ACTV che servono la Giudecca.

Giovedì e venerdì, in particolare durante l’orario di punta tra le 16 e le 18, sono stati sfiorati attimi di tensione quando diversi pendolari sono stati lasciati a terra a causa della capienza ridotta dei mezzi e delle corse rarefatte. Un servizio giudicato non sufficiente dagli abitanti dell'isola, ma anche da capitani e marinai di ACTV che si trovano nella difficile posizione di dover da una parte imporre il rispetto del decreto governativo quanto alla capienza dei mezzi, dall’altra fronteggiare le legittime richieste dei veneziani che pagano per il servizio.

Dai vertici dell’azienda di trasporto pubblico locale -in grave crisi a causa dei mancati incassi della bigliettazione turistica e, secondo i dipendenti di ACTV e AVM, di una mancata riorganizzazione generale- non è arrivato il via libera all’aumento delle corse, ancora ferme alla programmazione stilata durante la zona arancione. A fare le spese di questo corto circuito economico-organizzativo sono soprattutto residenti e pendolari, che negli ultimi giorni hanno manifestato la loro insofferenza: in alcuni casi con urla e proteste rivolte a capitani e marinai.

Particolarmente delicata la situazione nei motoscafi della linea 4.2 che porta alla stazione ferroviaria di Santa Lucia, dove essere lasciati a terra implica la perdita di ulteriori coincidenze per chi deve recarsi in altre zone della città o in terraferma. A preoccupare ulteriormente i giudecchini sarebbe la possibile sospensione della linea 8, la balneare estiva che collega Sacca Fisola a San Nicolò: se anche questo servizio verrà tagliato, i residenti minacciano di non pagare più l’abbonamento.