Con il decreto Sostegni del 22 marzo scorso erano state introdotte indicazioni relative alle misure di sostegno al reddito, di cui avrebbero dovuto beneficiare imprese e operatori economici, necessarie a causa del perdurare dell'emergenza sanitaria connessa al Covid-19. A riguardo l'INPS, il 29 aprile, ha diramato -di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali- una circolare nella quale le misure intraprese sono state definite nel dettaglio.
Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 22 marzo ed è entrato in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione. Tra i contenuti dettagliati, figurano anche le disposizioni che impattano sul sistema degli ammortizzatori sociali, laddove sussista un rapporto lavorativo,
esplicando le nuove disposizioni in materia di cassa integrazione salariale, ordinaria e in deroga, e l'assegno ordinario con causale Covid-19.
A riguardo viene introdotto un ulteriore periodo di trattamenti di cassa integrazione salariale, che può essere richiesta da tutti i datori di lavoro i quali, per motivi legati all'emergenza epidemiologica in atto, hanno dovuto necessariamente limitare o interrompere l'attività lavorativa. Potranno fare richiesta del sostegno al reddito i datori di lavoro privati, inclusi coloro che non hanno mai presentato domande di integrazione salariale con causale Covid-19. Di tali trattamenti potranno beneficiare tutti il lavoratori alle dipendenze dei datori di lavoro richiedenti la prestazione al 23 marzo, giorno in cui il decreto legge è entrato in vigore. La circolare emessa riporta anche le modalità di presentazione della domanda stessa.
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