mercoledì 12 maggio 2021

SCIOPERO ACTV, CITTÀ PARALIZZATA PER TRE ORE. TRANQUILLO IL RADUNO IN CAMPO MANIN, SINDACATI E LAVORATORI RICEVUTI IN COMUNE

Circa duecento lavoratori hanno partecipato stamane, in campo Manin a Venezia, alla manifestazione sindacale correlata allo sciopero di tre ore che dalle 10 alle 13 ha paralizzato il trasporto pubblico locale di ACTV, sia in laguna che in terraferma. Dopo accordo con i gruppi consiliari, una delegazione di sindacalisti e dipendenti dell'azienda è stata ricevuta a Ca' Farsetti: «Ieri abbiamo compiuto alcuni passi in avanti - ha detto Walter Novembrini di FILT CGIL - anche se il tavolo istituzionale avrebbe dovuto essere convocato tre mesi fa, quando l'avevamo chiesto noi, prima di quello tecnico. Forse ora non saremmo in questa situazione».

Alla manifestazione, pacifica e tranquilla dopo il monito del prefetto Zappalorto e anche per via della pioggia, ha conferito anche il delegato di USB Alberto Cancian, il quale ha ricordato come i trasporti non reggeranno l'urto del ritorno del turismo, date le decisioni prese con la disdetta unilaterale dell'accordo integrativo di secondo livello, sia per quanto riguarda i salari (posticipata a ottobre) che i turni, le ferie e i riposi del personale.
L'astensione dal servizio, proclamata da settimane, è giunta all'indomani dell'incontro che ha riunito il prefetto Vittorio Zappalorto, il sindaco Luigi Brugnaro con l’assessore al Bilancio Michele Zuin, il direttore di AVM Giovanni Seno, i sindacati, la Regione (presenti l’assessora al Lavoro Elena Donazzan e la vicepresidente Elisa de Berti) e il rappresentante del Ministero delle Infrastrutture, Mauro Bonaretti.
Proprio il Ministero pare aver recepito la “specialità” veneziana in fatto di trasporti, che ha portato a un esercizio 2020 chiuso con 80 milioni di mancati introiti, e già un buco di 70 milioni nell’anno in corso. Da Roma è arrivata infatti la promessa della copertura dei mancati introiti, ma i problemi rimangono molti: la questione sarà al centro dei prossimi incontri, in cui le delegazioni trattanti entreranno anche nel merito delle ore di navigazione pagate dal Comune con la bigliettazione turistica e non finanziate dai fondi pubblici per il trasporto locale.
Per i sindacati si tratta finalmente di un passo avanti nel confronto istituzionale, ma il nocciolo della questione, ovvero il ritiro della disdetta unilaterale degli accordi integrativi di secondo livello e il relativo, cospicuo taglio degli stipendi dei lavoratori, rimane sul tavolo. «L’incontro non è andato bene - commentano le sigle sindacali che domani si riuniranno ancora - poiché l’azienda AVM/ACTV al momento non recede dalle proprie posizioni».

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