domenica 23 maggio 2021

MANIFESTAZIONE A MESTRE CONTRO L'AUMENTO DELLE MORTI NEI LUOGHI DI LAVORO: SINDACATI E POLITICA, «PIÙ FORZA ALLO SPISAL DELL'ULSS»

Ha avuto luogo giovedì mattina, in via Palazzo davanti al Municipio di Mestre, un presidio sindacale della funzione pubblica di CGIL, CISL e UIL, per protestare contro le continue morti nei luoghi di lavoro. L'iniziativa è stata organizzata anche nelle altre province venete e in tutta Italia, unita dal filo della videoconferenza. I primi tre mesi del 2021 hanno visto moltiplicarsi gli infortuni mortali durante lo svolgimento della propria professione: dalle 357 denunce del marzo 2020, queste sono passate a 769 un anno dopo nel Veneziano.

Tutti gli oratori, dai leader sindacali all'assessore Simone Venturini, alla capogruppo del PD Monica Sambo, hanno volto l'attenzione verso il buon funzionamento dello SPISAL all'interno dell'ULSS 3 Serenissima, quale condizione affinché le misure preventive vengano osservate scrupolosamente da aziende e lavoratori. Occorre quindi investire risorse per potenziare lo SPISAL e gli ispettorati del lavoro, comminando in modo tempestivo le giuste sanzioni a chi mostra di non adeguarsi alle regole.

L'emergenza sanitaria in atto l'ultimo anno - sottolineano le organizzazioni sindacali - ha ulteriormente peggiorato la situazione: i giovani sono i più colpiti perché esposti alla precarietà e a una maggiore ricattabilità, spesso mancando di formazione e di una cultura della sicurezza. Inoltre l'aumento dell'età pensionabile rende più rischiosa la condizione di chi non è più in grado di sostenere certi ritmi o compiti faticosi negli ambienti di lavoro, con la conseguenza di una diminuzione dell'attenzione. Bisogna quindi, concludono CGIL, CISL e UIL, intervenire nei processi produttivi per migliorarli a vantaggio del lavoratore.

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