L'attesa ordinanza odierna del presidente della giunta regionale veneta, Luca Zaia, conferma tutti i presupposti della precedente, diramata il 12 novembre scorso, aggiungendo un paio di nuove disposizioni relative alla necessità di evitare affollamenti. Viene quindi prorogato fino al 4 dicembre prossimo il grosso dei provvedimenti, in attesa del nuovo decreto governativo che sarà diramato attorno al 3 del prossimo mese: le novità riguardano i bar e i ristoranti, dove il menu sarà offerto solo tramite supporto digitale, altrimenti cartaceo ma usa e getta. Nessuna forma di buffet sarà autorizzata, e potranno sedere allo stesso tavolo non più di 4 soggetti non conviventi.
La seconda novità è relativa agli esercizi di commercio al dettaglio, dai negozi di prossimità ai supermercati, ai parchi commerciali: vengono introdotti gli indici massimi di compresenza all'interno della struttura, secondo tre categorie. Le imprese che occupano fino a 40 metri quadri di superficie di vendita potranno ospitare soltanto un cliente per volta, quelle tra 40 e 250 mq potranno avere simultaneamente un cliente ogni 20 mq, quelle superiori a 250 mq potranno avere un cliente ogni 30 mq. Durante le code di attesa all'esterno è necessario rispettare la distanza di un metro tra i clienti. Il gestore è responsabile della pratica di queste misure, e dovrà esporre il numero massimo di accessi consentiti, pena la chiusura dell'esercizio.
Per il resto rimane in vigore tutto com'è stato dal 14 novembre a oggi: sport e passeggiate consentite solo in parchi e aree rurali, non nelle strade e piazze dei centri storici o nelle località turistiche, salvo che per i residenti («so che è un sacrificio anche per i commercianti oltre che per i cittadini», ha detto Zaia in conferenza). L'accesso agli esercizi che vendono generi alimentari è riservato a una sola persona per ogni nucleo familiare, salva la necessità di accompagnamento o la presenza di minori di 14 anni. Fortemente raccomandato l'accesso allo shopping nelle prime due ore di esercizio alle persone con età superiore a 65 anni, anche se lo stesso presidente è consapevole che la norma non è stata fin qui rispettata. Sempre per i bar rimane l'obbligo di servire solo al tavolo fra le ore 15 e le 18, sia all'interno che all'esterno, con divieto della consumazione in area pubblica o aperta al pubblico, se non le sedute adiacenti all'esercizio (come per le gelaterie).
Nessun commento:
Posta un commento