Il giudice del lavoro al Tribunale civile di Venezia, attraverso due sentenze, ha riconosciuto la qualifica di malattia professionale per i dolori alla schiena avvertiti dai conducenti degli autobus di ACTV, i quali dovranno essere indennizzati per danno biologico permanente. Il contenzioso era stato promosso dal sindacato FILT CGIL e ha portato a riconoscimenti tra 7mila e 10mila euro, considerando gli arretrati.
Circa altri quaranta dipendenti hanno instaurato una causa analoga, tutt'ora pendente in giudizio. Fino ad ora, INAIL aveva negato la natura professionale della malattia in questione, in base ai documenti forniti dall'azienda del trasporto pubblico veneziano. Secondo il sindacato, le sentenze sono la riprova che il lavoro dei conducenti di autobus è usurante.
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