lunedì 23 novembre 2020

A VENEZIA IMMOBILI MESSI A DISPOSIZIONE DI GIOVANI VOLENTEROSI: A PATTO CHE NON APRANO SALE GIOCHI, ARMERIE O COMPRO ORO

Un bando per contrastare la desertificazione del tessuto commerciale e artigianale di Venezia. Il Comune renderà disponibili 6 immobili di sua proprietà, in comodato gratuito per 5 anni a giovani partite IVA tra i 18 e i 30 anni, che vogliano aprire un’attività nella città d'acqua. L’obiettivo è contrastare l’impoverimento delle realtà commerciali di prossimità nella laguna, iniziato ben prima delle acque alte straordinarie del 2019 e delle ondate pandemiche che stanno funestando il 2020. Gli spazi concessi, di diversa dimensione e ubicazione, non potranno essere correlati al turismo, né diventare sale giochi, compro oro, take away o agenzie d’affari.
Le superfici dei locali messi a disposizione dal Comune vanno dai generosi 143 metri quadrati dell’edificio in calle Bettoni alla Giudecca a spazi più ristretti, come gli 11 mq in calle della Mandola al civico 3718/V e i 22 mq a San Stae 1994. Ma l'offerta, che vorrebbe dare un segnale in controtendenza rispetto alla gestione degli ultimi anni della ben nota crisi dei negozi di vicinato, rischia di cominciare già azzoppata: il bando è stato pubblicato nel sito del Comune il 22 ottobre, ma nell’albo pretorio solo il 19 novembre, mentre le visite degli interessati ai locali andavano prenotate entro il 10 novembre.

Un problema per i potenziali assegnatari che, comunque, dovranno far pervenire la propria offerta entro e non oltre il termine perentorio delle ore 12 del 21 dicembre prossimo, senza peraltro aver potuto valutare le condizioni degli immobili. Un inghippo burocratico che -salvo adeguamenti da parte degli uffici preposti- rischia di vedere andare deserto anche il bando, così come già ormai arido è il tessuto commerciale veneziano in cui le nuove attività andrebbero a inserirsi.

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