sabato 7 novembre 2020

LA FESTA PER LA MADONNA DELLA SALUTE È CONFERMATA, PUR CON RESTRIZIONI. DAL 17 AL 23 NOVEMBRE INSTALLATO IL PONTE DI BARCHE

Sarà una festa della Salute diversa dal solito, ma le celebrazioni non saranno cancellate. Il Patriarcato di Venezia accoglie la decisione dell’amministrazione comunale di confermare anche quest’anno la festa della Madonna della Salute sia a Venezia che a Mestre, con tutte le precauzioni del caso, e riservandosi di rivalutare la decisione se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare nelle prossime settimane.
Il tradizionale ponte votivo di barche sarà realizzato come sempre, e rimarrà operativo dal 17 novembre fino alle 18 di lunedì 23, con la conseguente interdizione del transito in canal Grande tra il ponte dell’Accademia e il Bacino di San Marco alle imbarcazioni con larghezza superiore a 4.5 m e altezza superiore a 3.70 metri.
Inevitabili alcuni limiti imposti per garantire un pellegrinaggio sicuro, vista l’emergenza sanitaria in corso: gli ingressi saranno contingentati e il percorso senza soste. I fedeli potranno accedere alla Basilica solo attraverso il portone centrale, arrivare fino all’altare maggiore, proseguire attraverso la sagrestia e raggiungere l’uscita in campo della Salute.
Tra le ulteriori prescrizioni anti Covid-19, per evitare assembramenti non sarà consentito raccogliersi attorno al fuoco delle candele, che potranno essere acquistate in alcuni banchetti appositi e portate all’interno della Basilica, ma verranno accese in un secondo momento, nel corso della giornata. Nei prossimi giorni saranno comunicati gli orari delle funzioni e le modalità dettagliate di accesso alla Basilica e agli altri luoghi di culto.
Quella dedicata alla Madonna della Salute è una festa quanto mai simbolica in questo momento, un rito che si protrae dal 1631: anno in cui cominciarono le celebrazioni per scongiurare la Madonna di liberare Venezia dalla pestilenza, come avvenne e come testimonia il tempio votivo. Un auspicio che i veneziani, fedeli e non, sperano possa ripetersi presto anche con la pandemia del 2020.

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