mercoledì 4 novembre 2020

IN TUTTA ITALIA DA DOMANI COPRIFUOCO DALLE 22 ALLE 5, VENETO COL FIATO SOSPESO TRA ZONA VERDE O ARANCIONE

Il Veneto è col fiato sospeso, in attesa di conoscere se il Comitato Tecnico Scientifico in seno al Ministero della Salute lo destinerà alla zona cosiddetta arancione (scenario 3, elevata gravità) oppure verde (scenario 2). Nella notte infatti il presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha firmato l'atteso nuovo decreto che sarà valido fino al 5 dicembre prossimo: il provvedimento suddivide l'Italia in tre settori non confinanti, in forza del tasso di crescita del contagio da Coronavirus, ed entrerà in vigore da domani (giovedì 5 novembre).
Se cinque regioni sono certe di figurare nella zona rossa (scenario 4, il più grave), ovvero Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Valle d'Aosta e Calabria, altre come il Veneto oscillano tra verde e arancione: questo perché il tasso di contagio sfiora il passaggio a restrizioni ulteriori ma l'organizzazione sanitaria delle cure è ritenuta in grado di far fronte con efficacia all'avanzata del Covid. Non è escluso che il governo proceda a una differenziazione interna, con le province meno colpite in zona verde.
Tuttavia, per l'intero Paese valgono le disposizioni minime che si applicano alle regioni in zona verde: non si potrà uscire di casa dalle ore 22 alle 5 del mattino se non per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità. La didattica a distanza sarà estesa al 100% nelle scuole secondarie di secondo grado, là dove l'attività scolastica è prevista in presenza (ovvero alle primarie e alle medie inferiori) sarà necessario l'uso della mascherina. Nei giorni festivi e prefestivi chiuderanno i centri commerciali.
Se il Veneto, come pare probabile, sarà collocato nella zona arancione, oltre alle regole espresse in precedenza sarà vietato spostarsi all'esterno del territorio comunale di residenza, salvo urgenti motivi di lavoro, salute, studio o necessità. I bar, i ristoranti, le gelaterie e le pasticcerie saranno chiuse anche di giorno (finora la serrata scattava alle ore 18), potendo lavorare solo attraverso consegne a domicilio oppure vendere per asporto fino alle 22.

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