Sono i lavoratori che puliscono gli ospedali, igienizzano le case di riposo, tengono aperti e ordinati i luoghi della cultura. E il loro contratto non viene rinnovato da sette anni: per questo stamane, a Marghera come in tutta Italia, hanno protestato assieme ai sindacati confederali, accusando la controparte (aziende e cooperative) di non aver mostrato disponibilità a rivedere le condizioni di lavoro, che prevedono ancora una paga netta di 5 euro l'ora.
Dopo un'altra agitazione andata a vuoto lo scorso 20 ottobre, ci hanno riprovato questa mattina: da Venezia, da Mestre e da tutta l'area metropolitana si sono radunati alle 10.30 davanti l'Expo Venice, per marciare con cori e striscioni verso la sede di Confindustria, al parco scientifico Vega. I dipendenti delle società multiservizi sono 30mila nel Veneziano, 600mila a livello nazionale. Dopo il nuovo sciopero, le sigle sindacali attendono la convocazione di un tavolo per promuovere i diritti di lavoratori necessari eppure spesso, purtroppo, invisibili.
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