Come lo scorso marzo, nella circolare emanata ieri dalla Regione Veneto non vengono solo "requisite" le terapie intensive negli ospedali per i malati di Covid, salvo naturalmente altri casi di sola urgenza, ma viene anche ridotta l'attività chirurgica già programmata. Viene fatta salva l'assistenza ai pazienti in ambito oncologico, materno-infantile e alle malattie rare, mentre sono sospese le visite specialistiche ambulatoriali pure nelle strutture private accreditate, anche in questo caso salvo urgenze.
Tuttavia queste disposizioni riguardano dal principio i Covid hospital, come ad esempio quello di Dolo, mentre almeno per ora rimarrà invariata la capacità degli ospedali hub, tipo l'Angelo di Mestre. Previsto l'ampliamento delle attività di telemedicina e di assistenza a distanza, già entro i prossimi due giorni. L'assessora alla Sanità Manuela Lanzarin ha spiegato che queste misure vengono attuate allo scopo di poter disporre del maggior numero di personale possibile da destinare alla cura dell'emergenza Covid nei reparti di area non critica.
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