Una passeggiata urbana nel cuore del sestiere di Dorsoduro alto per discutere di alcuni degli aspetti dell’abitare a Venezia, un tema più che mai attuale in laguna. È la terza “Camminata urbana di riappropriazione dell’abitare”, iniziativa organizzata stamane dall’Osservatorio CIvicO per la casa e la residenzialità (OCIO).
Dopo le camminate in Giudecca e a Castello, questa volta il percorso si è snodato tra Santa Marta e campo Santa Margherita, attraverso i luoghi simbolo dell’abitare -o del non poter abitare- a Venezia. A causa delle nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19, la passeggiata è stata trasformata in un incontro a frazioni consecutive, che hanno raggiunto alcuni luoghi simbolo dei problemi residenziali a Dorsoduro.
Quattro i momenti e altrettanti i luoghi per approfondire temi riguardanti la residenzialità a Venezia: i numeri dell’edilizia popolare di Santa Marta, gli student-hotel, annunci e progetti di housing sociale, infine l’incidenza delle locazioni turistiche sul tessuto urbano.
Dal 2012 peraltro non esiste più l'Osservatorio Casa del Comune di Venezia, così OCIO si è fatto carico di monitorare e approfondire la problematica questione: «Sono giornate in cui - afferma Patrizia Veclani dell'Osservatorio - assieme agli abitanti entriamo nel quartiere e cerchiamo di carpire quale sia la consistenza del patrimonio abitativo, e quali problemi ci sono relativamente all’abitare».
Proseguendo nel percorso di approfondimento, Maria Fiano di OCIO parla anche di social housing: «All’ex ospizio Contarini, l’IRE si è affrettata a dichiarare che è in corso un progetto per anziani non abbienti, ma non è ancora attivo alcun tipo di cantiere». La mattinata si è conclusa con un momento di confronto davanti al circolo Peroni di Santa Margherita.
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