sabato 31 ottobre 2020

NUOVI ALBERGHI DI LUSSO A CANNAREGIO E A MURANO NONOSTANTE IL CALO DI TURISTI. E A MESTRE GLI OSTELLI GIÀ SI RITIRANO

Gli hotel di Venezia sono in crisi, ma già fervono i lavori per aprirne di nuovi. Ponteggi in allestimento infatti a Cannaregio, dove palazzo Giovannelli diventerà il nuovo Rosewood Venice a gestione cinese: l’imponente edificio, incastonato tra Santa Fosca e il rio di Noale, sarà l’ennesimo albergo di lusso in laguna e verrà inaugurato nel 2023. Conterà almeno 50 camere, due ristoranti esclusivi, un centro benessere con spa, zona fitness e sala congressi.

Ma l’attenzione particolare dei colossi orientali dell’ospitalità per Venezia non si ferma qui: nonostante la delibera cosiddetta "blocca alberghi", approvata dal consiglio comunale, nuovi hotel continuano a sorgere sulla base di progetti di cambio di destinazione d’uso, già approvati in precedenza e in attesa di essere sviluppati, come nel caso di palazzo Giovannelli.
Ad esempio sorgerà a Murano sempre nel 2023, dove la delibera non è operativa, The Langham Venice, un mastodontico complesso alberghiero (di lusso, ovviamente) negli spazi dell’ex Casino Mocenigo. Qui, tra gli affreschi degli allievi di Paolo Veronese che verranno restaurati per i clienti della struttura, Langham Hospitality Group di Hong Kong realizzerà 138 camere, un cortile con piscina, due ristoranti, un rooftop bar, una sala da ballo e una «Chuan spa» basata sulle filosofie curative della medicina cinese.
Mentre il lusso continua a prosperare lungo la Via della Seta, il progetto dell’accoglienza a basso costo realizzato in via Ca’ Marcello a Mestre inizia invece a scricchiolare. L’ostello della catena irlandese Wombat’s è il primo a chiudere i battenti, licenziando tutti i dipendenti: «La chiusura dello Wombat’s - commenta il capogruppo di Terra e Acqua al consiglio comunale, Marco Gasparinetti - dovrebbe convincere della necessità di un cambiamento rispetto all’ostinazione a perseguire la monocoltura turistica».
In attesa di nuovi sviluppi, e nuovi cantieri, il 5 novembre avrà luogo una seduta straordinaria del consiglio comunale relativa alla vicenda dei Pili, che in modo più o meno diretto riguarda anche la trasformazione in hotel di altri due palazzi veneziani, Donà e Poerio-Papadopoli, venduti dal Comune e acquisiti dal magnate di Singapore Ching Chiat Kwong.

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